giovedì 24 gennaio 2019

Il castello di giovedì 24 gennaio



TERRASINI (PA) - Torre Alba e Torre Toleda

Torre Alba, detta anche Torre di Cala Rossa, è una torre di difesa costiera che faceva parte del sistema di Torri costiere della Sicilia, e si erge in località compresa tra Cala Rossa e Cala Bianca, in provincia di Palermo ricadendo nel territorio comunale di Terrasini. La torre nel 1578 al momento della ricognizione di Tiburzio Spannocchi non era stata ancora costruita, Camillo Camilliani nel predisporre il progetto nel 1586 l'aveva prevista come torre circolare con una scarpata nella parte inferiore e con base troncoconica. La torre esistente è invece a base quadrata con mura merlate sulla terrazza. Nel 1589 la costruzione era già stata completata ed era stata posta a carico della Deputazione del Regno di Sicilia, sempre da tali ultimi atti risulta che nel 1594 vi prestassero servizio tre uomini, e che la torre era stata posta sotto la responsabilità e soprintendenza di Carini. La contabilità dei salari dei torrari riporta che la torre fu continuamente presidiata per tutti gli anni 1619, 1714, 1717, 1797. Dal 1804 la soprintendenza passò al Principe di Carini, infine nel 1867 essa è ricompresa nelle fortificazioni da dismettere. A partire dal 2000 sino a tutto il 2007 è stata sottoposta a restauri e si presenta quindi, ora in ottimo stato. Faceva parte del sistema difensivo di avvistamento di naviglio saracene ed era in collegamento visivo ad est con la Torre Mulinazzo e con la Torre di Capo Rama ad ovest. La torre presenta il tipico aspetto "camillianeo", al basamento il lato è di metri 8,82 c.a., ed alta circa 15,70 metri, la terrazza è merlata con mensoloni su ogni lato che sicuramente sorreggevano i parapetti ormai scomparsi. La porta si apre a sud, con un arco a tutta volta, e non è provvista di scala, mentre le finestre contrariamente all'usuale si aprono solo su tre lati, essendone sprovvisto il lato est. La cisterna appare intatta e non "traforata" alla base come accade in altre torri purtroppo vandalizzate. Il tetto del primo piano è con volta a botte. Per molti anni era stata data in uso assieme all'edificio antistante ad un convento di monache ma, una volta ultimati i restauri (nel 2007), i due edifici tornarono sotto la “tutela” della Regione Sicilia. I locali di queste strutture difensive attualmente vengono usati per l’accoglienza dei turisti e per ospitare eventi culturali. È bello ricordare anche che questa torre sorge sul lungomare dedicato a Peppino Impastato e che qui fu girata una parte del film “I cento passi”. In questo luogo, spesso, gli eventi culturali affrontano il tema della lotta alla mafia e se ciò avviene è anche grazie al ricordo di Peppino e del suo impegno per difendere la bellezza della sua terra e liberarla dall’oppressione mafiosa.
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Non se la passa ugualmente bene la Torre Toleda, nel senso che è parzialmente crollata e ciò che ne rimane in piedi (solo parte della facciata che guarda verso sud e il lato verso Terrasini) è difficile che resista ancora a lungo senza oportuni interventi di messa in sicurezza. Era una torre di deputazione, una delle superbe architetture volute dagli Spagnoli a partire dal XVI secolo lungo tutto il perimetro dell’isola e dalla loro posizione, controllavano il mare e la costa. La Torre Toleda era posta a guardia della grande grotta marina chiamata «la Grottazza» in quanto qui, i vascelli dei pirati saraceni, riuscivano a nascondersi. La sua posizione strategica, permetteva la comunicazione non solo con le torri del Golfo di Castellammare ma anche con le altre sino a San Vito Lo Capo (Trapani). Edificata tra il 1565 e il 1588, è citata nelle fonti con i nomi di Paternella, l’omonima contrada, Toledo, nome che il marchese di Villabianca fa risalire al vicerè Garcia di Toledo, della Balata, per la splendida terrazza che degrada sul mare e infine torre dell’Articolo nelle carte dello Schmettau del 1720 e di Homann del 1747. La posizione della torre è significativa, in corrispondenza della torre di capo Rama e del Murro di Porco. La descrizione di Salvatore Mazzarella e, nel libro delle torri, Sellerio, nella ricognizione di quarant’anni fa, testimonia già allora “un ampio intacco nella parte terminale ed un grave crollo sul muro verso mare”. Le murature della torre sono spesse 1, 30 m, uno spessore non significativo che evidenzia che la torre era di avvistamento e non di difesa, non potendo sopportare il fuoco delle artiglierie. Quindi già nel 1976, la torre era in condizioni non soddisfacenti e in quarant’anni nulla si è fatto per un intervento di consolidamento e di restauro.

Altri link: https://www.vivasicilia.com/itinerari-viaggi-vacanze-sicilia/torri-in-sicilia/torre-alba-terrasini.html (con foto di Torre Alba), http://archivio.blogsicilia.it/il-tar-beffa-il-comune-di-terrasini-restituito-bene-confiscato-a-un-privato/,

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Torre_Alba, testo di Angelo De Grande su https://ilmegafono.org/2017/07/28/torre-alba-cala-rossa-terrasini/, http://www.palermotoday.it/cronaca/terrasini-crollo-torre-toleda.html, http://www.palermotoday.it/cronaca/torre-toleda-terrasini-fai-salviamola.html, testo di Antonio Catalfio su http://www.ilvespro.it/2015/09/19/salviamo-la-torre-paternella/

Foto: la prima e la seconda (con Torre Alba) sono prese rispettivamente da https://ilmegafono.org/2017/07/28/torre-alba-cala-rossa-terrasini/ e da http://archivio.blogsicilia.it/il-tar-beffa-il-comune-di-terrasini-restituito-bene-confiscato-a-un-privato/; la terza (con Torre Toleda), infine, è presa da http://www.ilvespro.it/2015/09/19/salviamo-la-torre-paternella/

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