lunedì 21 gennaio 2019

Il castello di lunedì 21 gennaio




ROBBIO LOMELLINA (PV) - Castello Boschi

Dopo essere stata occupata dai Longobardi, ai quali si deve la fondazione della chiesa dedicata a san Michele Arcangelo, fu quindi in possesso della diocesi di Vercelli e, intorno all'anno mille, passò alla famiglia dei De Robbio, che ne furono feudatari e dominarono fino al XIII secolo anche sui paesi vicini (Palestro e Confienza). Fu contesa a lungo tra Vercelli e Pavia: al 1202 risale l'episodio più cruento, con la presa e la distruzione del castello da parte dei pavesi. Solo nel 1220 Robbio fu assoggettata definitivamente a Pavia da un diploma imperiale di Federico II, mentre il resto della Lomellina era pavese già dal 1164. Fece quindi parte del ducato di Milano e passò sotto altri feudatari, dai Porro (1387-1432) ai Crotti (fino al 1654 e dal 1532 parte del contado di Vigevano), ai Trotti, con il titolo di conti fino al XVIII secolo, brevemente ai Belcredi di Pavia e dal 1730 ai De Roma di Milano (che sostengono una parentela con la celebre famiglia romana degli Orsini). Come il resto della regione fu a partire del XVI secolo sotto la dominazione prima spagnola e poi austro-ungarica e nel 1748 passò al Regno di Sardegna. Nel 1859 entrò a far parte della provincia di Pavia nel Regno d'Italia. Il Castello di Robbio sorge al centro del paese, su uno spalto naturale del terreno ed è circondato da un parco con piante d'alto fusto, in corrispondenza dello scomparso fossato. Edificato nel XIV secolo sul luogo di un preesistente fortilizio risalente forse all'XI secolo, ha un impianto quadrangolare a corte aperta (verso occidente) e una bella torre, chiamata Torre Sanner, caratterizzata da un piccolo terrazzo sporgente, da una cordonatura in cotto e da bifore tardo-medievali. Il castello, oggi proprietà privata, ma ben visibile dall'esterno, fu fortemente rimaneggiato da alcuni restauri stilistici avvenuti a cavallo tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento e che hanno snaturato soprattutto le facciate prospicienti il cortile. L'edifico, tuttavia, lascia intravedere l'originale merlatura ghibellina e presenta tuttora le tracce di un antico ponte levatoio. Il maniero, dove ha anche soggiornato e dormito Ludovico il Moro, è passato tra le mani di Visconti, dei De Leiva, parenti della famiglia della monaca di Monza, fino agli Orsini di Roma. Dopo il passaggio alla famiglia Boschi che gli ha anche dato il nome il castello venne venduto a una società poi fallita. Di recente è stato venduto all’asta per circa 300 mila euro e acquistato dal facoltoso imprenditore italo-tedesco Mario Confalonieri, con il progetto di farlo diventare un hotel di lusso con 18 camere più una suite sulla torre. Altri link suggeriti: http://www.comune.robbio.pv.it/index.php/storia-e-tradizione, https://laprovinciapavese.gelocal.it/pavia/cronaca/2017/07/25/news/robbio-il-castello-boschi-diventa-un-resort-1.15657986, http://www.infolomellina.net/html/robbio.htm, https://www.youtube.com/watch?v=Vli3K8PuuVY (video di Telepavia On Demand)

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Robbio, http://www.visitpavia.com/it/poi/1917, http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/1A050-00210/, http://www.lalomellina.it/index.php/the-news/robbio/11269-il-castello-boschi-sara-un-hotel-extra-lusso

Foto: entrambe sono prese da https://laprovinciapavese.gelocal.it/pavia/foto-e-video/2016/02/19/fotogalleria/robbio-venduto-per-300mila-euro-il-castello-boschi-1.12985950

Nessun commento: