mercoledì 13 marzo 2019

Il castello di mercoledì 13 marzo




SALE SAN GIOVANNI (CN) - Castello

Verso l'anno 890 il territorio di Sale, come l'intera regione limitrofa, subì le incursioni saracene. Per i primi documenti scritti giunti fino ad oggi si devono attendere gli anni a cavallo del 1000, dove vien citato negli atti di donazione di Ottone III a favore del vescovo Bernardo. Nello stesso periodo venne anche edificata la prima pieve di san Giovanni Battista e la cappella di Sant'Anastasia, oggi nota come cappella di Sant'Anna. Attorno al 1135 il territorio di Sale entrò nei domini del Marchesato di Ceva, il quale concesse gli Statuti alla comunità nel 1330, con Guglielmo V. Questi statuti vennero poi rivisti e confermati decenni dopo da Cossano Doria. Nel 1380 la zona della pieve, detta Villa, divenne sede del capoluogo in quanto garantiva una migliore difesa. Nel 1531 il territorio di Sale passò sotto i domini di Casa Savoia per volere dell'imperatore Carlo V. Nel 1601 il marchese Alberto di Ceva, fattosi cappuccino, donò il castello di Sale San Giovanni al Santuario di Vicoforte, che lo vendette a sua volta a Gerolamo Germonio nel 1605. Passato nel 1684 alla famiglia Incisa-Germonio, restò in loro possesso fino la 1954, quando venne venduto all'ospizio di carità di Fossano. Nel 1992 e nel 2003 vi sono stati gli ultimi due passaggi di proprietà. Il 16 aprile 1796 Sale subì l'arrivo delle truppe napoleoniche con i relativi saccheggi e soprusi. A questa tragedia, seguirono anche calamità atmosiferiche che misero a dura prova gli abitanti della zona. Sale San Giovanni divenne comune autonomo solo nel 1948, quando venne distaccato da Sale Langhe di cui era frazione con il nome di Bricco. Il Castello dei marchesi di Incisa Camerana, edificato intorno all'XI-XII secolo, è sito sulla sommità di un poggio difeso su tre lati da dirupi. All'esterno è dotato di mura e di un parco, mentre all'interno è presente una scala monumentale che conduce al grande salone degli Alerami dove dodici affreschi raffigurano le gesta di Aleramo, marchese del Monferrato. Il salone è caratterizzato anche da un monumentale camino. Degne di nota sono anche una piccola cappella ricavata con un’apertura sulla parete ed una loggia vetrata che apre belle vedute sulla valle. La struttura, alla quale si accede attraverso un arco a forma di ogiva, è frutto di rifacimenti e modifiche in tempi diversi (nel Seicento e nel Settecento fu infatti residenza aristocratica) ed oggi è difficile riconoscerne i tratti medievali, complici le frequenti ristrutturazioni. L'odierna sistemazione dello stabile è da attribuirsi al marchese Gaetano Incisa di Camerana nel decennio 1820-1830. Il castello, oggi costituito da una torre cilindrica racchiusa da corpi di fabbrica a pianta irregolare, è attualmente una proprietà privata. Visitando questo sito si possono ammirare diverse foto del monumento: http://www.castellosalesangiovanni.it/

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Sale_San_Giovanni, http://www.langamedievale.it/monumenti-medievali-langhe/castello-di-sale-san-giovanni/, http://archeocarta.org/sale-san-giovanni-cn-pieve-di-san-giovanni-battista-e-castello/, http://www.comune.salesangiovanni.cn.it/Home/Guida-al-paese?IDPagina=22357&IDCat=3466, testo su pubblicazione "Castelli in Piemonte" di Rosella Seren Rosso (1999)

Foto: la prima è di mpvicenza su https://www.flickr.com/photos/36102477@N04/30694821685, la seconda è presa da http://www.langamedievale.it/monumenti-medievali-langhe/castello-di-sale-san-giovanni/

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