mercoledì 6 marzo 2019

Il castello di mercoledì 6 marzo



MASSA MARITTIMA (GR) - Rocca Aldobrandeschi in frazione Tatti

Il paese sorse nell'alto Medioevo come possesso dei vescovi di Lucca; successivamente divenne proprietà dell'abbazia di Sestinga che lo mantenne fino al XIII secolo, epoca in cui lo cedette al controllo della famiglia Aldobrandeschi. Nel XIV secolo, dopo un temporaneo controllo da parte dei Pannocchieschi di Castel di Pietra (che lo vendettero alla nobile famiglia dei Malavolti di Siena, che rafforzarono castello e mura. Tatti prese, per breve periodo, il nome di Rocca dei Malavolti), passò a Siena, entrando a far parte della Repubblica di Siena fino alla metà del XVI secolo, quando Tatti venne definitivamente inglobato nel Granducato di Toscana. Vi fu la villa residenza estiva dei marchesi Bourbon del Monte Santa Maria, sovrani di Petrella. Le mura di Tatti costituiscono il sistema murario difensivo dell'omonimo borgo castellano in provincia di Grosseto. Una primitiva cerchia muraria fu costruita a Tatti già nel corso del IX secolo, a difesa del nascente borgo controllato, all'epoca, dai vescovi di Lucca. Durante i secoli successivi vi fu un'espansione dell'insediamento che, nel corso del Duecento venne notevolmente fortificato dagli Aldobrandeschi, con la ricostruzione delle mura e la realizzazione del complesso fortificato della rocca lungo il perimetro della nuova cerchia. Durante il Trecento il borgo di Tatti, come detto, entrò a far parte del territorio della Repubblica di Siena: la preesistente rocca venne ulteriormente fortificata e trasformata in cassero. In epoca rinascimentale il sistema murario difensivo venne mantenuto pressoché intatto, essendo stati apportati soltanto alcuni interventi di restauro conservativo; solo durante i secoli successivi lungo alcuni tratti del perimetro murario vi finirono addossate le pareti esterne di edifici del centro storico. Oggi le mura di Tatti si presentano in larga parte ben conservate, con i caratteristici elementi stilistici medievali. Sia i tratti a vista che quelli addossati alle pareti esterne di edifici abitativi, presentano rivestimenti in pietra che caratterizzano anche l'area fortificata della Rocca aldobrandesca; in vari punti della cinta muraria è presente un basamento a scarpa che, presso le strutture fortificate, diviene più imponente. L'accesso al borgo avviene attraverso una porta ad arco tondo di chiare origini medievali. Sulla parte più elevata del borgo si staglia l’imponente massa del cassero, o Rocca Aldobrandesca, in arenaria con il suo torrione, oggi scapitozzato, esteso intorno a un cortile cui si accede da due portali con arco romanico in arenaria. Altri link interessanti al riguardo: https://www.turismomassamarittima.it/tatti/, http://www.tatti.it/italiano/territorio.asp, http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/323216/view (altra foto di romy popona), https://vimeo.com/219206017 (video di Luigi Scalabrino con riprese aeree).

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Tatti_(Massa_Marittima), https://it.wikipedia.org/wiki/Mura_di_Tatti, http://www.castellitoscani.com/italian/tatti.htm

Foto: la prima è presa da http://www.fototoscana.it/mostra-gallery.asp?nomegallery=tatti, la seconda è di romy popona su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/288941/view

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