CASTELL'ARQUATO (PC) - Pusterla in frazione Vigolo Marchese
Vigolo Marchese aveva originariamente il nome di Vicolo de' Marchesi, in quanto apparteneva ai marchesi Obertenghi, ed è uno dei nuclei abitati più antichi del Piacentino. Nel 1008 o, secondo altre fonti, nel 1012, Oberto II fece edificare il monastero benedettino dedicato a San Giovanni Battista. Negli ultimi anni dell'XI secolo i monaci benedettini furono costretti a lasciare il monastero per motivazioni politiche. I monaci ritornarono a Vigolo Marchese a seguito di una bolla papale di Innocenzo II datata 7 giugno 1135 che, preso atto del cattivo stato di conservazione del complesso, riconosceva come necessario il ritorno dei benedettini. Nel 1310 sia la chiesa che il convento furono oggetto di saccheggio e incendiati. Nel 1314, Galeazzo I Visconti fece incendiare le case e il locale castello conosciuto come "La Pusterla". Nel XVI secolo Vigolo Marchese divenne di proprietà dei conti Sforza di Santa Fiora, signori dell’intero territorio di Castellarquato e dell’alta Val d’Arda, mentre alla fine del XVI faceva parte della giurisdizione del cardinale Sforza. All’epoca del ducato farnesiano, l’edificio passò ai Pusterla, famiglia da cui prese il nome, a cui rimase fino all’estinzione, verso la metà del Seicento. Alla loro estinzione (avvenuta verso la metà del Seicento), l’edificio passò ai Bonini per il matrimonio di una delle discendenti della famiglia stessa. L’ultima della casata, ai primi del 1700, lo portò in dote ai Boselli che lo tennero fino al principio del corrente secolo. La Pusterla fu successivamente (1946) acquistata dal signor Carlo Zanetti, da cui passò ai suoi eredi. Ne sono gli attuali proprietari i signori Giovanna e Giorgio Freschi, proprietari dell’azienda vitivinicola Pusterla insieme alla famiglia Gandolfi (https://vinipusterla.it/). L’attuale edificio del Maniero della Pusterla a Vigolo Marchese è simile ad una casa rurale fortificata, possiede dell’originario castello la torre passante posta quasi al centro del complesso. In laterizio, con caditoie correnti su beccatelli e apparato a sporgere su tutti e quattro i lati, essa funge da passaggio tra due cortili, uno padronale e uno rustico, risalenti ad epoche diverse. La torre costituiva forse l'ingresso ad un più antico edificio a pianta quandrangolare con quattro torri d’angolo ed il mastio al centro. Degno di interesse é l’oratorio di San Giovanni Battista, ubicato vicino a castello ed edificato nel XVI secolo nel quale sono lapidi che ricordano i Pusterla, altri nobili locali e Vincenzo Boselli Bonini nato nel castello nel 1760 ed autore di “Storia di Piacenza” edita nel 1804.Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Vigolo_Marchese, https://www.turismopiacenza.it/2020/12/19/castello-di-pusterla-vigolo-marchese/
Foto: la prima è presa da https://vinipusterla.it/lazienda/la-storia/, la seconda è presa da https://www.turismopiacenza.it/2020/12/19/castello-di-pusterla-vigolo-marchese/
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