giovedì 26 settembre 2019

Il castello di giovedì 26 settembre





MARTA (VT) - Rocca

Le prime tracce della presenza dei Farnese a Marta risalgono al XV secolo quando il borgo venne in loro dominio sia attraverso il matrimonio di Ranuccio il Vecchio con Agnese Monaldeschi, sia a seguito di ripetute concessioni in vicariato da parte della Chiesa. A sigillo del potere farnesiano sull'antica torre ottagonale, detta "dell'orologio", è ancora collocata l'impresa araldica con il liocorno rampante, i gigli farnesiani e le iniziali di Ranuccio (a tal scopo si rimanda a questo link del mio blog: https://castelliere.blogspot.com/2011/09/il-castello-di-sabato-17-settembre.html). L'emblema, il più noto e il più antico del casato, celebrava le doti della Famiglia, simboleggiate da un animale fantastico (un cavallo bianco con un lungo corno sulla fronte e barba di caprone, zoccoli di bue e coda di leone), allegoria della potenza, della forza e della purezza. A questo periodo risale lo stemma matrimoniale Farnese-Orsini collocato sul portale di un palazzo del centro storico con i gigli accostati alle rose, probabilmente riferibile alle nozze celebrate nel 1488 tra Angelo Farnese, figlio di Ranuccio, e Lella Orsini del ramo di Pitigliano. Il potere dei Farnese sul centro abitato si consolidò nella prima metà del Cinquecento, attraverso la concessione in vicariato perpetuo da parte di Leone X (1513) e con l'inserimento di Marta nel territorio del Ducato di Castro (1537-1649).
Allo stesso secolo risale la nascita del borgo nuovo all'esterno delle mura del castello, con la piazza definita dal rinascimentale palazzo Sforza Ciotti (1571), dove un giglio araldico, collocato sopra il portale d'accesso al cortile, ricorda il rapporto tra questa famiglia e i Farnese. Lo stemma farnesiano di Papa Paolo III (Alessandro Farnese), proveniente dalla facciata del vecchio municipio di Marta demolito nel 1926, è oggi incastonato sopra il portone d’accesso del nuovo palazzo comunale di Marta, ultimato nel 1929 dall’ing. Daniele Manini, con la facciata ideata dall’architetto Fasolo.
Lo stemma, di forma ovale, è scolpito in bassorilievo su travertino e misura cm. 90 in larghezza e cm. 120 in altezza. È stato probabilmente realizzato da una bottega viterbese durante il pontificato di Paolo III (1536-1549) e vi sono rappresentati la tiara pontificia, le chiavi di San Pietro e lo scudo con i classici sei gigli farnesiani. L'edificio nelle due foto non ho ben capito se sia la rocca fatta costruire da Papa Urbani IV intorno al 1260 oppure abbia delle origini diverse. Sto cercando informazioni precise al riguardo e, non appena le avrò, integrerò questo testo.

Fonte: http://www.meteomarta.altervista.org/portale/la-storia-di-marta-dalla-regina-amalasunta-alla-famiglia-farnese

Foto: entrambe del mio amico e "inviato speciale" del blog Claudio Vagaggini, scattate sul posto in data 24 settembre

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