martedì 3 settembre 2019

Il castello di martedì 3 settembre




SESTINO (AR) - Torre in frazione Monteromano

Su lastre e cippi di travertino locale è inciso il racconto delle gesta dei Voluseni e dei Cesii, famiglie sestinesi che, ricoprendo alte cariche militari, hanno dato lustro a Sestino. Inoltre numerose statue in marmo rappresentano magistrati, imperatori, divinità ed altro. Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente (476 A.C.) Sestino appartenne all’Esarcato di Ravenna, come testimoniano la rotonda torre di Monteromano e le notevoli tracce di epoca Carolingia e Longobarda conservate nella cripta della Pieve romanica di San Pancrazio. Dopo il mille il territorio di Sestino passò alla Chiesa ai Della Faggiola, ai Malatesta, a Federico da Montefeltro, ai Della Rovere e, infine, nel 1520, a Firenze che lo tenne per oltre tre secoli donandogli pace o prosperità. Nel 1566 Cosimo I dei Medici iniziò a costruzione della città-fortezza sul Sasso di Simone, roccaforte periferica a difesa dei confini granducali contro le mire espansionistiche dei duchi di Urbino. Monteromano è un notevole aggregato abitativo posto in una splendida situazione ambientale che presenta al suo ingresso tracce di strutture murarie di origine medievale e forse di epoca anche più tarda. Elemento architettonico che caratterizza Monteromano è la splendida torre cilindrica ravennate (VIII – IX secolo), recentemente restaurata, testimonianza della dominazione bizantina nel territorio. Costruita in posizione strategica essa faceva parte di una lunga serie di torri “a vista” che costellavano tutte le alture a presidio del territorio.

Fonti: http://www.comunedisestino.it/c051035/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/1, https://visitsestino.it/territorio/le-frazioni-di-sestino/,

Foto: entrambe del mio amico e "inviato speciale" del blog Claudio Vagaggini (scattate verso la fine di agosto 2019)

Nessun commento: