lunedì 23 settembre 2019

Il castello di lunedì 23 settembre




VILLA BASILICA (LU) - Rocca

Documentata con il termine "Villa" tra VIII e IX secolo e come "Villa Basirica" o "Villa Basilica" dal X in poi, fu un importante centro produttivo grazie all'abbondanza di numerosi corsi d'acqua e delle fitte boscaglie che hanno permesso lo sfruttamento intensivo dei prodotti naturali; protagonista assoluta delle attività dei piccoli e numerosi opifici che nel corso dei secoli si sono dedicati alla lavorazione dei vari prodotti, fu la Pescia Minore, un piccolo torrente d'acqua che attraversa la vallata villese. Nell'organizzazione amministrativa dell'antico stato lucchese Villa Basilica fu capoluogo di una vasta circoscrizione, o Vicaria, detta "della Pieve di Villa e di Valle Ariana", unita alla Vicaria della Val di Lima o a quella di Montecarlo. Dopo l'anno 1000 la valle fu attraversata da un grande risveglio religioso, intellettuale ed economico. La nascita della piccola borghesia, che trovando lavoro risparmia, commercia, capitalizza, porta benessere e ricchezza nella valle. L'amore per il bello e per l'arte, il sentimento religioso fecero in modo che venisse eretta la grandiosa Pieve di Villa Basilica, dedicata a S. Maria Assunta, in stile romanico-lucchese. Importante monumento situato all'interno della cinta muraria medievale. Il paese ed i suoi territori sono sempre stati oggetto di dispute tra i vari Imperatori ed i Vescovi, che per più di un secolo si contesero il potere sui territori della circoscrizione. Lo stesso Imperatore, allora Federico Barbarossa, nel 1185, particolarmente irritato nei confronti del Vescovo, restaurò il potere dei nobili rurali e gli tolse il territorio di Villa Basilica che possedeva dal 1164. Verso la fine del 1200 fu signore del luogo un certo Guido di Villa che ebbe in custodia e difesa tutta la catena centrale degli Appennini, costruendo a tale scopo diverse fortificazioni tra cui anche la fortezza della "Rocca di Villa", con le sue mura castellane di cinta. La Rocca, con le sue mura possenti, ha protetto il paese dagli attacchi nemici per secoli. Essa era formata da una struttura centrale di forma romboidale e da due torrette che venivano utilizzate per l'avvistamento degli eserciti nemici. Chiaramente l'aspetto attuale non è quello originario, che è stato modificato nel corso dei secoli a causa delle vicende belliche che lo hanno interessato. Originariamente dalla Rocca partivano due lunghe mura che andavano a proteggere la parte più antica del paese. Tutti quegli edifici che stavano al di là delle mura castellane sono stati costruiti tra il 1600 ed il 1700 (via di "Traccolle", via della Tribuna e la restante via S.Franchi). E' possibile ipotizzare che proprio a questo periodo (1200) risalgano anche la costruzione della fortificazione del Monte Battifolle e l'edificazione delle altre rocche dislocate nel territorio, tra le cui quella di S. Quirico, Pontito, Colognora e Stiappa. E' da supporre che già agli inizi del 1200 Villa Basilica avesse già goduto saltuariamente delle libertà comunali, delle quali si faceva già riferimento nel documento, datato 1104, in cui i conti Ugolino e Lottieri, figli del grande Uguccione di Borgonuovo, disponevano di beni nel territorio. Da un documento di Federico II risulta che nel 1226 Villa Basilica era capoluogo della Valleriana; quando, nel 1237 l'Imperatore, in seguito alla vittoria di Cortenuova, riportò i liberi comuni all'obbedienza dell'Impero, Villa Basilica fu posta sotto il castellano imperiale di S.Miniato. Nel 1258 "gli uomini di Villa Basilica" giurarono fedeltà al Comune di Lucca. Verso la fine del secolo fu costruito a Villa Basilica, su di una preesistente torre campanaria, il campanile alto circa 33 metri. Nel contempo è stato costruito il forte di Collodi. Nel 1345 era Podestà di Villa un certo Cinello da Collodi che tentò di cedere il castello di Collodi ai Guelfi di Firenze. A causa di questo fu in Lucca condannato a morire trascinato a coda di cavallo. In questo periodo anche la Lucchesia rimase colpita dal flagello della peste "la morte nera", così chiamata perché si manifestava con la comparsa di grosse macchie nerastre su alcune parti del corpo. Essa fu portata in Europa dai marinai che commerciavano con i paesi orientali. La diffusione della peste era anche favorita dalle precarie condizioni ambientali e igienico-sanitarie: la maggior parte della popolazione viveva in abitazioni malsane, non aveva l'abitudine di lavarsi, ignorava le norme più elementari dell'igiene personale. I medici del Medioevo avevano modeste conoscenze scientifiche e pochi mezzi a disposizione per curare i malati. Molte persone persero la vita a causa di questa epidemia e nel 1359 il governo di Lucca vietò di suonare le campane a morte durante le manifestazioni funebri per impedire l'agglomerarsi della gente ed evitare quindi il diffondersi del contagio. Altri provvedimenti cautelativi: periodo di isolamento per i viaggiatori; le porte delle città erano state chiuse agli stranieri; vennero accesi dei grandi fuochi con erbe aromatiche che - secondo la credenza popolare - avrebbero dovuto disinfettare l'aria. Nella speranza di porre fine alla tragedia si organizzavano continuamente solenni processioni religiose. Si calcola che negli anni 1348-1351 in Europa, a causa della peste nera, morirono quasi 30 milioni di persone, circa 1/3 dell'intera popolazione. Nel 1370 Villa Basilica strinse un'alleanza con i Forteguerra, una potente famiglia lucchese originaria di Villa Basilica. Insieme dichiararono guerra alla famiglia Guinigi di Lucca, i nuovi Signori della città. Ma i Guinigi, con un esercito formato da 1800 cavalieri, inviato loro da Filippo Maria Visconti signore di Milano, scesero dal vicino paese di Matraia, incontrarono l'esercito villese al di sopra della Rocca e lo sconfissero in loc. chiamata "La Rotta" in seguito ad una cruenta battaglia . L'esercito villlese fu decimato, il paese di Barbagliana interamente spazzato via. I Guinigi occuparono e saccheggiarono la Rocca e l'intero castello, incendiarono gli archivi che custodivano gli antichi documenti di Villa e uccisero la maggior parte degli abitanti causando grande desolazione e ruina. Il 23 novembre 1429 Villa Basilica fu nuovamente assalita. Questa volta dall'esercito di Niccolò Fortebraccio, un condottiero al servizio di Firenze. Dopo aspra battaglia saccheggiò il paese e imprigionò gli abitanti a causa della loro ostinazione. Successivamente l'Imperatore Sigismondo, amico dei Visconti, riconquistò Villa Basilica tuttavia i Fiorentini, alla metà di agosto 1432 accanitamente la ripresero e Villa Basilica restò incendiata e rovinata. Nel 1437 la Valle Ariana fu riconquistata dal conte Francesco Sforza alla Repubblica di Lucca che i Fiorentini rilasciarono stabilmente con il trattato di pace del 1441. In data 26 marzo 1442 alla Vicaria di Villa Basilica vennero assegnati: Collodi, Boveglio, Pariana, Colognora, Aramo, Fibbialla, Medicina, Pontito, Stiappa, Castello e Rocca di S. Quirico, Sorana, Lignano, Castelvecchio, Veneri, S. Pietro in Campo, Montecarlo, e successivamente S. Gennaro, Petrognano, Tofori, S. Martino in Colle, Gragnano. Nel 1446 a Villa Basilica funzionavano due spedali, il che dimostra l'importanza assunta in quel tempo. La terra di Villa Basilica era abitata inoltre da molti armaioli, specialmente fabbricanti di spade. Risulta pure che Cosimo dei Medici, intendendo acquistare delle spade preziose, inviò a Villa il celebre segretario Pulci che ne compro anche per sé dal fabbricante Biscottino (1467). Altri spadai di fama furono i Nacchi, Giovanni Angelo e Antonio Genovese. Successivamente la Repubblica Lucchese fu costretta a prendere provvedimenti contro le falsificazioni operate da Bergamaschi e Lombardi che venuti nello stato lucchese per apprendere l'arte e dare maggior credito alle loro spade, incidevano sulle medesime i nomi dei maestri di Villa Basilica. Talmente diffusa era in quel periodo la lavorazione del ferro che per alimentare le fucine con il carbone venivano distrutti interi castagneti, fonte di cibo per gran parte della popolazione. Con un decreto il governo di Lucca fece ridurre questa attività che poi andrà in decadenza nel secolo successivo con l'avvento della polvere da sparo. Si arriva così all'anno 1492 "scoperta dell'America" da parte di Cristoforo Colombo che determina la fine del " Basso Medioevo". Custodita da due precipizi, ancora oggi la Rocca domina l'abitato e la vallata. Da poco restaurata presenta la sua struttura originaria nella quasi totalità: di forma somigliante ad una losanga (40-50 metri di lunghezza), il torrione è imponente e sicuramente dava sicurezza ai Villesi dagli attacchi di Pisa e Firenze, le mura che si dipartono dalla torre terminavano con una torretta di dimensioni più ridotte; ad oggi, dopo i restauri cominciati nel 2006, che facevano seguito agli scavi archeologici dei primi anni ‘90 del secolo scorso, laddove sorgeva la torretta, si trova un cancello d’ingresso alla struttura, all’interno della quale si può ammirare una cisterna. Durante gli scavi sono stati recuperati punte di frecce, dardi da balestra, piastre di armatura e ceramiche lucchesi, tutti reperti di chiara origine militare. Per raggiungere la Rocca di Villa Basilica, il cammino non è dei più agevoli, visto che bisogna percorrere in auto una antica mulattiera, ora asfaltata, che conduce all’Altopiano delle Pizzorne. Non esiste alcuna segnaletica che indichi il punto esatto dove lasciare la macchina per addentrarsi nel bosco, ma ne vale la camminata tra i sassi se si vuole ammirarla in tutta la sua possenza. Le poche notizie, arrivate sino a noi, non permettono di stabilire un’accurata cronologia, delle varie fasi costruttive del castello di Villa Basilica e della sua rocca, anche se dall’esame accurato di alcuni scavi archeologici, effettuati all’interno della rocca, si è potuto far chiarezza su alcuni interventi di ristrutturazione e di rafforzamento (effettuati nei periodi di fine medioevo), senza chiarirne comunque l’origine. Secondo alcuni storici locali, la costruzione di una prima rocca (o torre), sarebbe avvenuta all’inizio del XIII secolo, con il divampare in lucchesia delle guerre comunali, combattute principalmente fra le città di Lucca, Pisa e Firenze, ipotesi che non possiamo condividere senza avanzare dei dubbi, la rocca di Villa Basilica le cui vestigia, possiamo ancora oggi ammirare, sorge in un punto altamente strategico, dal quale era possibile controllare l’accesso alla Val di Lima e alle Pizzorne, quindi non possiamo escludere la presenza in loco, di primitive fortificazioni (prevalentemente lignee) antecedenti al XIII secolo, la stessa Pieve edificata nei pressi del nodo viario, viene fatta risalire al VII – VIII secolo, quindi è lecito domandarsi, come poteva non esser sorvegliato, un nodo viario di questa importanza? Domanda che probabilmente rimarrà senza risposta, a meno che un’eventuale ripresa degli scavi archeologici, sul picco roccioso, che ospita le rovine della rocca, non rivelino le fondamenta od eventuali altre tracce di costruzioni antecedenti al Mille. Gli scavi archeologici effettuati fin dal 1991, hanno portato alla luce alcune traccia di mura medievali, erette in diverse epoche, frutto di piccoli ampliamenti e rafforzamenti. A questi primi interventi di rafforzamento della rocca, ne seguì uno ben più possente, per difendere il borgo, i villesi, realizzarono una nuova cinta muraria che nonostante il ripido pendio che separava la rocca dal borgo, riuscì a racchiuderli entrambi, non conosciamo l’epoca di edificazione di questa fortificazione, ma nelle “Croniche” del Sercambi, l’autore narra, di una serie di interventi di ristrutturazioni e rafforzamenti, di alcune importanti fortezze che la Repubblica di Lucca, effettuò nel 1399, e in questo documento, viene citato “lo castello di Villa Basilica”, confermando la già avvenuta edificazione della cinta muraria. Con l’avvento delle armi da fuoco, si rese necessario riguardare ed adattare le fortificazioni alle nuove armi, la grande torre nel XV secolo, fu ristrutturata (o ricostruita) completamente dotandola di mura a scarpata, in modo da assorbire l’urto delle palle (o deviarne la traiettoria) sparate dalle bombarde, dopo il XVII la situazione politica della lucchesia, iniziò a cambiare, alla fine di alcune guerre con Firenze e soprattutto con la fine della Repubblica Oligarchica, la fortezza perse la sua importanza strategica e venne abbandonata a se stessa, solo recentemente, con gli scavi archeologici, sono iniziati alcuni interventi di restauro alle vestigia della rocca. Altri link suggeriti: https://www.youtube.com/watch?v=0AgLJDGet_g (video di m15alien), https://www.youtube.com/watch?v=se18hWBE704 (video di NoiTv Lucca), http://www.noitv.it/2019/06/villa-basilica-i-commercianti-rilanciano-lantica-rocca-275085/, http://www.segnidellauser.it/roccadivillabasilica/Lo_scavo_e_il_restauro.html

Fonti: http://www.comunevillabasilica.it/index.php?option=com_inform&view=article&id=30, https://www.lucca360.it/item/rocca-di-villa-basilica/, http://www.contadolucchese.it/Villabasilica_home.htm

Foto: la prima è un fermo immagine del suddetto video di m15alien, la seconda è del mio amico, e "inviato speciale" del blog, Claudio Vagaggini, scattata sul posto il 21 settembre.

Nessun commento: