Devastata nel V-VI secolo dalle incursioni barbariche, Cologna divenne una Statio durante la dominazione longobarda (568-774 d. C.): una leggenda popolare vuole che Rosmunda, moglie uxoricida del re Alboino (572), avesse un castrum o castello in Sabbion. Dopo la dominazione dei Franchi (VIII-IX sec.) e le devastazioni degli Ungari alla fine del IX secolo, Cologna passò in dominio ai Vescovi di Vicenza e, dopo il 1000, fu feudo dei conti Maltraversi, nel ramo dei Malacapella. Nel 1204 il castello di Cologna divenne possesso degli Este: durante il loro dominio vi soggiornò brevemente S. Francesco d'Assisi (1220). Nel 1239 - durante il conflitto tra Federico II di Svevia e i Pontefici di Roma - Ezzelino III da Romano, capo della fazione imperiale in alta Italia s'impossessò del castello di Cologna e lo tenne per circa vent'anni. Nel 1256 Cologna si ribellò al tiranno e i rivoltosi occuparono il castello: ma presto dovettero arrendersi ed il loro capo Jacopo Bonfado, insieme al giovane figlio Aprile e a pochi altri ribelli, pagò con la vita il generoso tentativo. Nel 1260 Cologna passò in dominio agli Scaligeri di Verona al quali, nel 1387, succedettero i Visconti di Milano che stavano tentando di unificare sotto il loro potere tutta l'Italia settentrionale e parte di quella centrale. Ma, con la morte di Gian Galeazzo Visconti (1401), il loro sogno svanì e Cologna fu incorporata nel feudo del Carraresi di Padova (1402) che, però, erano entrati in conflitto con Venezia. Quest'ultima, nel 1405, li eliminò e incorporò Cologna ed il suo territorio nel Dominio della Serenissima. Il 16 aprile 1406, sotto il doge Michele Steno e per deliberazione del Gran Consiglio, Cologna ed il suo territorio furono aggregati al 'Dogado' e associati al Sestier di Dorsoduro, dichiarando "veneziani" i suoi abitanti. Sotto Venezia Cologna godette una meritata pace e divenne fiorente centro agricolo. Nel 1797, con l'occupazione francese e la pace di Campoformio, Cologna - come gran parte del territorio veneto - passò sotto il dominio austriaco. Sorto verso l'XI secolo, il castello venne distrutto verso il 1200 da parte dei Montecchi guelfi, fazione predominante della repubblica Veronese. Si dice che la riedificazione sia avvenuta con i resti del castello di Campiglia. Degli otto torrioni che componevano la rocca del castello scaligero, oggi ne rimane solamente uno, visibile vicino al campanile in via A.Papesso. Nella muratura si possono notare diversi strati di ciottoli che formano una scala, particolarità che distingueva le costruzioni scaligere. Dal 1996 è stato aperto il Museo Lapidario, ospitato nei sotterranei della Rocca Scaligera (XIV secolo) con entrata dal campanile del Duomo; qui sono raccolti elementi di acquedotto, mattoni, macine ed un cippo funerario di epoca romana; quattro capitelli gotici dell'antico Duomo (XVI secolo); una lapide del 1528 e due mascheroni in pietra di epoca rinascimentale. Altri link suggeriti: https://www.magicoveneto.it/Verona/ColognaVeneta/ColognaVeneta.htm, https://www.cittamurateveneto.it/i-comuni/cologna-veneta/
Fonti: http://www.comune.cologna-veneta.vr.it/web/colognaveneta/vivere/vivere-interna?p_p_id=ALFRESCO_MYPORTAL_CONTENT_PROXY_WAR_myportalportlet_INSTANCE_nc6A&p_p_lifecycle=1&p_p_state=normal&p_p_mode=view&template=/regioneveneto/myportal/html-generico-detail&uuid=8253c101-d167-4d98-8377-4eb71e1c3f6d&contentArea=_ColognaVeneta_vivere-interna_Body1_, https://it.wikipedia.org/wiki/Cologna_Veneta,
Foto: la prima è di ricklen su https://it.wikipedia.org/wiki/Cologna_Veneta#/media/File:Castello_scaligero_e_campanile_di_Cologna_Veneta.JPG, la seconda è di Mirko Rizzotto su https://it.wikipedia.org/wiki/File:Rocca_Scaligera_Cologna_Veneta.JPG
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