mercoledì 24 febbraio 2021

Il castello di mercoledì 24 febbraio



GENZANO DI ROMA (RM) - Castello di San Gennaro

Le strutture affioranti presso S.Gennaro hanno evidenziato almeno tre fasi edilizie, che sottolineano come questa zona sia stata oggetto di frequentazioni in età romana e medievale: IV-III secolo a.C.: età medio-repubblicana (testimoniata da blocchi di tufo in opera quadrata). I sec. a.C.-inizi I sec. d. C.: venne edificata una villa di cui si conservano i resti di una cisterna e dell’impianto termale. Particolarmente evidenti sono 3 ambienti paralleli, che fino in epoca recente sono stati utilizzati dai pastori come ricovero per il gregge. XII sec. d.C.: è la fase del Castello medievale di S. Gennaro, di cui si conservano le mura di cinta e resti dei torrioni. Anche se in rovina da secoli, il castello è tuttora chiaramente identificabile per la permanenza di cospicui tratti di mura di epoca medioevale in blocchetti di tufo, che racchiudono una spianata di circa 7000 mq. La costruzione della cinta fortificata va probabilmente attribuita alla famiglia degli Annibaldi nel XIII sec. d.C. Nel 1270 il luogo era già abitato come sembrerebbe testimoniare la notizia relativa al Prosenatore di Roma, Pietro de Sumoroso, che ordinò di raccogliere armate da luoghi diversi, tra cui “De sancto Iennaro”, per marciare contro Rocca di Papa e Cisterna. Il castello venne in parte distrutto nel 1303 dai Veliterni in una rappresaglia contro gli Annibaldi; i danni non furono riparati e il castello fu abbandonato. La zona di San Gennaro ha evidentemente suscitato, fin da tempi remoti, un certo interesse per la sua storia e ancor più per la presenza di resti antichi, come testimonia una concessione di scavo per ricerche di antichità del 10 ottobre 1563 e rinnovata il 2 marzo del 1575 a tal Andrea di Velletri. Sono stati rinvenuti molti oggetti all’interno del Castello e, soprattutto, nei terreni circostanti: frammenti in marmo di colonne, capitelli, lesene, sculture, fregi, piastrini scanalati ecc. Nel 1952 il crollo di una parte delle fondazioni del castello di S. Gennaro ha riportato alla luce i resti di una cinta di mura in opera quadrata di tufo del IV secolo a.C. Presso la torre medievale Nord venne così alla luce un tratto costituito da cinque filari alti circa 60 cm con blocchi alternati a testa e taglio, oggi ricoperto da un fitto roveto, il quale venne riutilizzato come fondazione per il castello medievale. Presso la porta d’ingresso del castello si conservano invece due blocchi in pietra arenaria, che poggiano direttamente sulla roccia naturale, adiacenti ai quali compaiono altri tre blocchi in tufo lionato alti 45 cm. Altri blocchi di tufo si scorgono ai piedi della torre Sud-Ovest, parzialmente rivestiti dalla muratura medievale. Tutto intorno al colle inoltre si scorgono dei tagli artificiali nella roccia realizzati per migliorarne il carattere difensivo.
Questa fortificazione corrisponde all’antica città di Maecium, presso la quale ebbe luogo la celebre vittoria dei Romani di Furio Camillo contro i Volsci nel 389 a.C. (Plutarco, Vita di Camillo, 34 e Diodoro, XIV, 117). Nel Medioevo le mura di cinta di Maecium e del Sublanuvium vennero riutilizzate come fondazioni per il castello di S. Gennaro, il quale ne ricalcò grossomodo anche la pianta. La muratura del castello è costituita da tufelli regolari del XIII secolo, corrispondenti all’epoca in cui risale l’erezione del castrum medievale..

Fonti: https://www.fondoambiente.it/luoghi/castello-di-san-gennaro, testo dell'Archeologo Dott. Christian Mauri su https://archive.fo/9vYEI#selection-429.0-445.11, https://keebboo.com/it/genzano-di-roma/castello-di-san-gennaro-e-via-appia-antica.html

Foto: la prima è di Deblu68 su https://it.wikipedia.org/wiki/File:Genzano_di_Roma_-_ruderi_castello_San_Gennaro.JPG, la seconda è presa da https://www.fondoambiente.it/luoghi/castello-di-san-gennaro?ldc

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