venerdì 12 febbraio 2021

Il castello di venerdì 12 febbraio



LORANZE' (TO) - Castello Rosso

Durante il periodo medievale, nonostante facesse parte dei possedimenti terrieri del vescovo eporediese dell’abbazia di Santo Stefano, fu governata da alcune famiglie nobili, quali i Griva e i Soleiro di Ivrea. I conti di Rivarolo, nel 1260, vendettero alcuni possedimenti del feudo al conte Umberto di Castelnuovo; questo spiega la presenza di tre rami genealogici: i San Martino di Parella, quelli di Loranzè e quelli di Castelnuovo. I San Martino di Loranzè parteciparono alla guerra contro i marchesi di Monferrato, ma al termine di essa furono assoggettati al potere dei Savoia. La popolazione del luogo partecipò anche alla ribellione dei tuchini, con la speranza di liberarsi dal potere feudale. Il castello è la costruzione più antica di Loranzè, di cui rimangono parti importanti risale all'XI secolo, sulle rovine di un edificio circolare, forse une torre di guardia. Dello stesso periodo è il più antico documento in cui esso è menzionato (carta di fondazione del Monastero di S. Stefano d'Ivrea del 1041). A questo periodo appartengono alcuni muri inglobati poi nelle successive costruzioni, tuttora riconoscibili, e la torre quadrata. Nei primi decenni del XIV secolo i San Martino, coinvolti nelle lotte tra Impero e Papato si schierarono con il Vescovo di Ivrea a favore degli Angioini; il Castello fu attaccato dalle truppe dei Valperga, ma resistette agli assalti senza subire distruzioni. Gravi danni subì invece durante la rivolta popolare dei Tuchini del 1386/87, nella quale venne invaso, depredato ed in parte distrutto. La ricostruzione immediatamente successiva, fatta a nord-ovest della parte distrutta, (probabilmente tra un muro rimasto in piedi e l'antico muro di cinta) è caratteristica di quegli anni con le sue torrette d'angolo, piombatoie e saracinesca al portone d'entrata, e il largo oso del mattone Nel XVI secolo Carlo di Loranzè iniziò la costruzione ex novo dell'ala a Sud-est, sopra all'antico accesso per i cavalli. I grandi mutamenti avvenuti in campo politico e sociale condizionarono la forma della nuova costruzione, che non ebbe più strutture difensive, ma assunse l'aspetto di abitazione. L' intonaco rosato che ricopre quest'ala spicca nel verde circostante e rende il Castello visibile per un largo raggio dando origine alla denominazione Castel Rosso. Nei secoli seguenti altre demolizioni, aggiunte, ricostruzioni con incorporazione di vecchie murature nelle nuove si susseguirono, rendendo difficile l'individuazione delle forme originarie. Altro link suggerito: https://www.youtube.com/watch?v=1SRxhJ1pxQk (video con drone di LightbeamVideo)

Fonti: http://www.italiapedia.it/comune-di-loranz_Storia-001-137, https://www.comune.loranze.to.it/it-it/vivere-il-comune/cosa-vedere/castello-rosso-2217-1-e93c219b7fb97c0603c0be0a41ba011f,

Foto: la prima è di halzy su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/42198/view, la seconda è di Laurom su https://it.wikipedia.org/wiki/Loranz%C3%A8#/media/File:Loranz%C3%A8_Castello_Rosso_01.jpg

Nessun commento: