mercoledì 5 maggio 2021

Il castello di giovedì 6 maggio


USTICA (PA) - Castello Saraceno

Recenti scavi effettuati hanno portato alla luce due insediamenti: uno preistorico vicino ai Faraglioni databile al 1200-1500 a.C. - che è tra gli insediamenti umani nell'isola quello più importante - e che presenta resti di capanne, la cui disposizione fa intravedere un vero e proprio centro urbano e l'altro in località "Castello Saraceno", dove situati sulla Rocca della Falconiera vi sono resti di un antico insediamento abitato sin dal III sec. A.C.. Ustica, terra aspra e ricca di storia, punto strategico per i traffici ed i commerci, vide susseguirsi nei secoli varie dominazioni come quelle dei Fenici, dei Greci, dei Romani dei normanni e degli spagnoli. In seguito fu la base delle scorrerie saracene che l'usavano per nascondere le loro navi e quindi attaccare di sorpresa i naviganti. L’isola restò abbandonata dall’VIII alla seconda metà del XII sec. d.C., quando vi venne insediato il cenobio benedettino di Santa Maria alla Case Vecchie e attorno ad esso una comunità di contadini. Le scorrerie di corsari barbareschi nel XIV sec. causò però un nuovo abbandono dell’isola e divenne covo di corsari. Nel 1759 Re Ferdinando, nell’intento di strappare l’isola ai corsari che osteggiavano i commerci marittimi, emise un bando per il ripopolamento promettendo ai coloni terreno agricolo, esenzione decennale di tasse e difesa militare. La colonizzazione venne avviata nel 1763 con famiglie liparote, 400 coloni a cui si aggiunsero commercianti palermitani e pescatori trapanesi. I Borbone a difesa dell’isola realizzarono la Torre di Santa Maria sulla cala omonima (https://castelliere.blogspot.com/2016/11/il-castello-di-lunedi-14-novembre.html) e la Torre dello Spalmatore, la fortificazione della Rocca della Falconiera, il fortino a mare, tutti muniti di cannoni, e una serie di garitte attorno all’isola. Fu anche pianificato l’attuale centro abitato e vennero realizzate la Chiesa San Ferdinando Re, affidata ai Cappuccini, e numerosi edifici pubblici. Furono costruite le cisterne per l'acqua piovana e case che andarono poi a costituire, intorno alla Cala Santa Maria il centro abitato principale. Il fortino chiamato Rivellino di San Giuseppe fu costruito dai Borboni come avamposto della fortezza della Falconiera nel 1804. Fu abitato dal Comandante Di Bartolo, poi dai tedeschi nell'ultima guerra e, dopo un periodo di abbandono, venne restaurato. In cima alla Rocca troviamo un fabbricato appartenente alla fortificazione borbonica del 1763 e una torretta di avvistamento, innalzato su antiche abitazioni scavate nel tufo abitate principalmente dalla civiltà romana. Tale fabbricato è la "fortezza della Falconiera" che ospitava i soldati borbonici a difesa. Altri link proposti: https://sicilyintour.com/luogo/rocca-falconiera-a-ustica/, https://www.usticasape.it/ustica-rocca-della-falconiera-vista-dallalto/, https://www.youtube.com/watch?v=xL8MvOZVLEw (video di Renato Orioli)

Fonti: https://www.mondimedievali.net/Castelli/Sicilia/palermo/provincia000.htm#usticafalc, http://www.comune.ustica.pa.it/index.php/vivere-ustica/storia

Foto: la prima è presa da http://www.foryousicily.com/resources/uploadfiles/route/380/Fortezza%20della%20Falconiera-%20USTICA%203.jpg;jsessionid=5398A0C5B019D6A7C5C1D2BFD5763D11, la seconda è di armagnak randazzo su https://it.wikiloc.com/percorsi-corsa-in-montagna/ustica-mulattiera-borbonica-rocca-della-falconiera-sent-dei-quattro-venti-sent-del-serpente-sent-de-10750850/photo-6495242

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