lunedì 7 febbraio 2022

Il castello di lunedì 7 febbraio

                                       




OLEVANO SUL TUSCIANO (SA) - Castello longobardo (o Castrum Olibani)


La costruzione sorse sulla sommità dell’attuale omonimo monte Castello (m. 636 s.l.m.) incastrato tra due colossali massi rocciosi in direzioni nord- ovest-sud-est e difeso da anfratti e dirupi inaccessibili ai rimanenti due lati. Le torrette avanzate lungo le mura di cinta furono ottimi osservatori su tutta la pianura sottostante. Attualmente sono visibili la costruzione centrale e la doppia cinta di mura con le torrette avanzate. L’unica porta di entrata era situata ai piedi di un enorme masso roccioso, ancora ora esistente esattamente all’inizio della borgata che dalla antica porta del castello conserva il nome di “La Porta”. La costruzione di una catena di fortificazioni (Castrum, castello, roccaforte, modellati sull’esempio di quelle romane) si rese necessaria sin dall’inizio del sec. IV e V in tutto il vasto territorio circostante la città di Salerno, per provvedere alla difesa della medesima. Il Castrum Olibani quindi era il naturale e necessario collegamento con quelli costruiti più al sud e cioè il Castelluccio di Battipaglia e quelli di Eboli, Capaccio, Agropoli ed altri. Assolse bene la sua funzione per l’evidente privilegiata posizione geografica. I Saraceni e altri popoli invasori, per lo più provenienti dal mare o dalle Calabrie, non riuscirono mai ad occupare Salerno e comunque giunsero fino ad Agropoli. Da considerare che l’attuale piana del Sele o di Salerno allora era impraticabile per le paludi e gli acquitrini, che scoraggiavano chiunque ad avventurarvisi, per i gravi pericoli e le insidie mortali per l’uomo. Il periodo più burrascoso e confuso fu certamente quello relativo alle incursioni della pirateria e alle invasioni barbariche. Un periodo di maggiore tranquillità e stabilità si determinò dopo il rafforzamento del principato longobardo di Salerno e la successiva dominazione normanna, con l’arrivo a Salerno di Roberto Guiscardo. Sin dall’epoca del predominio longobardo il castello di Olevano fu affidato alle responsabilità della Chiesa di Salerno, che naturalmente doveva provvedere a tutte le spese del mantenimento di questa fortezza. Ma in corrispondenza dei sopradetti periodi di stabilità politica e benessere economico la Chiesa medesima riduceva le spese per l’occorrente del castello di Olevano.È interessante conoscere che la guarnigione era costituita da ventisette soldati, un castellano, ed un cappellano in tempo di pace. Una sola donna provvedeva alla conservazione delle derrate alimentari ed alla cucina. In occasioni di immediati pericoli, conflitti esterne o stati d’allarme di varie origine il numero dei soldati saliva a quaranta, restante invariato il rimanente personale. La costruzione comunque era tanto grande ed ampia da poter ospitare tutti gli abitanti delle sottostanti borgate in casi di gravi e imminenti pericoli per le popolazioni minacciate dai nemici. In tal caso le provviste aumentavano nella misura giusta per tutti ed anche i cittadini contribuivano alla difesa del castello con compiti ben precisi ed a turni con perfetto ordine e regolarità. Il castello e tutta la popolazione delle borgate della Valle del Tusciano, nonché le altre località vicine, furono teatro di aspre contese durante la guerra del Vespro, scoppiata nell'anno 1282 che si concluse con la pace di Caltabellotta nell’anno 1302 tra Aragonesi ed Angioini. Degna di ricordo e l’occupazione del castello di Olevano per mano di Federico II di Svevia, per conflitti e discordie sorti tra il Papato è l’Imperatore. L’Imperatore infatti occupò i castelli di Olevano e di Battipaglia e li lasciò soltanto alla sua morte nel testamento. All’interno della “Castra exempta”, un elenco dei castelli demaniali del Regno di Sicilia che l'imperatore Federico II, con Decreto Imperiale del 5 ottobre 1239 emanato a Milano, alla voce di Giustizierato di “Terre Laboris, comitatus Molisii, Principatus et Terre Beneventane” vi è citato anche “Olibanum”. In quel periodo il castello fu amministrato da un giustiziere di nomina dell’Imperatore Federico II. I Giustizieri che si susseguirono nel governo del Castello di Olevano furono:
- Pietro de Dardania
- Errico de Palo
- Rodoerico de Rutunda –venuto nel 1240
- Hermann von Salza
- Menagoldo, di origine tedesca.
All’interno del Castrum ebbe la sua residenza Hermann von Salza (italianizzato come Ermanno di Salza), braccio destro di Federico II, che in effetti morì proprio nella provincia di Salerno nel 1239. Il cavaliere è considerato il fondatore dello Stato Prussiano. Secondo le leggi in merito promulgate dall’Imperatore svevo, i castellani non potevano allontanarsi dai loro castelli di residenza. Risulta ragionevole quindi supporre che Ermanno di Salza fu sempre nel suo castello di Olevano e se ne allontanò solo per curarsi nella vicina Salerno, sede della Prestigiosa Scuola Medica Salernitana. La fabbrica difensiva è incastonata tra due torrioni di roccia naturali in una località della frazione di Felitto, in un luogo impervio che domina l'intera vallata sottostante. La fortezza era contornata da una triplice cinta muraria di cui la prima ancora individuabile da alcuni frammenti inglobati nell'attuale urbanizzazione; la seconda, a mezza costa, presenta ancora intatte le torri di guardia e l'ingresso al Castrum; la terza con due torri quadrangolari era posta a custodia del nucleo centrale edificato a massima altezza. Nelle fabbriche è visibile il riutilizzo di frammenti fittili e precedenti costruzioni. Sono ancora bene evidenti i vari ambienti nei quali si svolgevano le attività quotidiane degli abitanti: tre cisterne per la raccolta delle acque piovane, saloni, area dei servizi, sale, archi sospesi ed altro. Tra la seconda e terza cinta muraria si individua ancora il vasto insediamento abitativo posizionato su una vasta superficie prevalentemente pianeggiante. In questa zona i ruderi di una chiesa cristiana delineano la piccola navata e l'abside. Altri link proposti: http://www.la-morella.it/castrum-olibani-castello-longobardo-olevano/, https://www.youtube.com/watch?v=jPoAmH6MbKE (video con drone di Salvatore Renda), https://www.youtube.com/watch?v=41t1Pv8qZaQ (video di Radio Flash Salerno),https://www.youtube.com/watch?v=rfL_G2gS9r8 (video con drone di vinxdj)

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Olevano_sul_Tusciano#Architetture_militari, https://www.icastelli.it/it/campania/salerno/olevano-sul-tusciano/castello-di-olevano-sul-tusciano, http://www.olevanosultuscianoarte.it/2017/01/15/castello-longobardo/

Foto: la prima è presa da https://michelenigro.wordpress.com/2010/05/11/castrum-olibani-poesia-olevano-tusciano/, la seconda è presa da http://www.olevanoproloco.it/olevano.html. Infine, la terza è presa da https://www.icastelli.it/it/campania/salerno/olevano-sul-tusciano/castello-di-olevano-sul-tusciano

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