lunedì 5 settembre 2022

Il castello di lunedì 5 settembre



MANZIANA (RM) - Palazzo Tittoni

In piazza Tittoni, al centro del paese di Manziana, si affaccia l’omonimo palazzo realizzato nel 1500. L'edificio conserva la suo interno i resti della Rocca di Santa Pupa, il castello fatto costruire dai Prefetti di Vico agli inizi del 1200. Dopo aver assoggettato al loro potere la zona, la famiglia dei Signori di Vico costruì il maniero a cui diede il nome di “castrum Sanctae Pupae”. Il ramo della famiglia dei Signori di Vico che si trasferì dove oggi sorge Manziana si chiamò infatti “De Santa Pupa”; ancora il nome Manziana non era mai apparso in documenti ufficiali e la zona veniva chiamata, a nome di questo ramo della famiglia “Santa Pupa”. Nel 1290 il castello fu venduto all’Ospedale di Santo Spirito ed in questo periodo risiedevano qui il vicario del tempo e il castellano, qui veniva amministrata la giustizia, e qui, infine, si adunava il Consiglio degli “Huomini Capannari della Mantiana”. Dal ‘400 in poi subì una lenta decadenza fin quando, nel 1596, fu costruito al suo posto l’attuale palazzo, che conserva al suo interno due torrioni a pianta quadrata dell’antico castello. Il palazzo fu realizzato da Ottaviano Mascherino, architetto e membro dell’Accademia di San Luca, inviato a Manziana durante il pontificato di Sisto V con l’incarico di realizzare il Palazzo Baronale di Santo Spirito. L'edificio è concepito come residenza estiva del barone, ma anche come centro dell’azienda agricola e cuore della giurisdizione feudale. I lavori terminarono sul finire del secolo. Dopo esser stato per secoli di proprietà papale, il palazzo venne acquistato da Vincenzo Tittoni, senatore del neonato Regno d’Italia. Siamo nel Risorgimento. Il palazzo passò poi al figlio di Vincenzo, Tommaso Tittoni (1855-1931), politico e diplomatico, ministro degli Esteri con Giolitti e poi presidente dell’Accademia d’Italia, vissuto a cavallo tra il XIX ed il XX secolo. All’interno del palazzo vi è uno splendido giardino con numerose, antiche piante esotiche; tra di esse una palma da cocco il cui tronco misura 350 cm di circonferenza e 16 metri di altezza, nonché un leccio con una circonferenza di 300 cm ed un ippocastano con una circonferenza di 285 cm. Arriviamo al Novecento. Durante la seconda guerra mondiale, più precisamente nell’estate del ’44, i tedeschi in fuga dagli americani erano intenzionati a far brillare le mine anticarro che avevano ammassato nei sotterranei di Palazzo Tittoni. Per fortuna rinunciarono a questo scellerato proposito, ma numerosi fori di proiettile che si vedono su alcune porte utilizzate per le esercitazioni sono ancora lì a ricordarci quel periodo storico. Successivamente, negli anni ’60, gli anni del boom economico italiano, Palazzo Tittoni ha ospitato gli studenti delle scuole medie di Manziana, passando così da un periodo di distruzione ad uno di costruzione. Altri link: https://patrimonio.archivioluce.com/luce-web/detail/IL0000017502/14/manziana-villa-tittoni.html?startPage=0 (foto d'epoca), https://www.youtube.com/watch?v=B0x4kCxSpZ8 (video di PiccolaGrandeItalia.tv)

Fonti: https://www.tesoridellazio.it/tesori/manziana-rm-palazzo-tittoni/, testo di Monia Guredda su https://www.lagone.it/2018/10/05/le-origini-la-storia-secolare-palazzo-tittoni-manziana/,

Foto: la prima è presa da https://www.paesionline.it/italia/foto-immagini-manziana/6055_palazzo_tittoni_sec_xvi_e_giardini_pubblici, la seconda è di Alvaro ed Elisabetta de Alvariis su https://www.flickriver.com/photos/dealvariis/sets/72157627563551958/

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