PIEVEPELAGO (MO) - Castello in frazione Roccapelago
Il centro abitato, tra i più piccoli del comune, sorge sulla strada comunale che collega il capoluogo comunale alla frazione di Sant'Annapelago, ad un'altitudine di 1.095 m s.l.m. Circondato dalle montagne, si trova prossimo alla cima del Sasso Tignoso, roccia unica in tutto l'Appennino Modenese, che nelle leggende locali è considerato antica dimora di una strega. Nel territorio è attestata dai ritrovamenti una frequentazione umana durante il neolitico. Il centro abitato è il più antico tra le frazioni della valle del Pelago. Il condottiero Obizzo da Montegarullo, in epoca medievale, vi costruì una Rocca/castello, dalla quale il paese prese successivamente il nome. Il nome di Obizzo era, all'epoca, sinonimo di terrore per le popolazioni dell'alto frignano. Al 1585 si deve la ricostruzione della chiesa parrocchiale, ricca di affreschi e reperti artistici del tardo Rinascimento, distrutta poco prima da un incendio. Ogni anno viene celebrata, con una breve processione religiosa per le vie del paese, la festa patronale di S.Rocco (16 agosto). Da uno sperone di roccia di oltre 1000 m. il poderoso castello domina la conca del Pelago, sulle antiche vie che collegavano l’area padana alla Toscana e al Mar Tirreno. Questa ardita ed impervia altura, imprendibile e naturalmente fortificata, costituì la dimora del leggendario Obizzo da Montegarullo, potentissimo feudatario del Frignano. Ospita il Museo sulle orme di Obizzo. Fu dei Longobardi, di Matilde di Canossa e dal 1240 dei Montegarullo. Fra Tre e Quattrocento il bellicoso Obizzo ne fece il fortilizio guelfo del Frignano, ribellandosi agli Este di Ferrara e combattendo i loro alleati Montecuccoli e la città di Lucca. I Lucchesi assediarono e presero il castello nel 1393; dopo fasi alterne, Obizzo fu sconfitto nel 1408 dalle truppe estensi di Nicolò III. Iniziava così il declino della rocca, con trasformazioni degli ambienti. Il fortilizio conserva elementi tipici dell'architettura castellana, con le mura dal perimetro intatto, il corpo di guardia all'ingresso, una torre trasformata in campanile; mentre i resti del mastio sembrano identificabili in un cumulo di massi squadrati, nel punto più elevato. La sala d'armi del palazzo feudale sembra fosse adattata a chiesa parrocchiale, del 1586. Del 2011 è la sorprendente scoperta nella cripta della chiesa di oltre 300 corpi sepolti dal ‘500 al ‘700, di cui quasi cento mummificati. Mummie e corredi funerari sono esposti nel museo della rocca “Sulle orme di Obizzo da Montegarullo". Altri link suggeriti: http://www.museomummieroccapelago.com/il-museo/obizzo-da-montegarullo/, http://www.roccapelago.it/araldica-montegarullo.html, http://www.roccapelago.it/leggende.html (leggende del posto), https://www.youtube.com/watch?v=5B9bND-nH1U (video di Chiaro Scuro).
Fonti: http://www.castellidimodena.it/page.asp?IDCategoria=287&IDSezione=5881, https://it.wikipedia.org/wiki/Roccapelago, http://www.portaleturismo.provincia.modena.it/page.asp?IDCategoria=305&IDSezione=7561&ID=122069
Foto: la prima è di Livio Casarini su http://mapio.net/pic/p-58153567/, la seconda è presa da https://media-cdn.tripadvisor.com/media/photo-s/0a/b0/96/d4/rocca-pievepelago.jpg
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