ROSATE (MI) - Castello
Borgo importante durante tutto il basso medioevo, fu uno dei capoluoghi storici del Contado di Burgaria, una delle contee che suddividevano la Marca di Lombardia, durante le dominazioni di Longobardi, Franchi e in parte sotto il Sacro Romano Impero Germanico. Nel X secolo divenne sede della Pieve di Santo Stefano da cui giunsero a dipendere una quarantina di parrocchie nell'area. Nel 1159 abbiamo notizia certa nel borgo di un castello (ancora oggi presente per quanto riconvertito nei secoli ad ospitare il municipio locale), che venne assaltato da Federico Barbarossa prima e dalle forze armate di Pavia nell'anno 1200. Durante il periodo rinascimentale e sino alla fine dell'epoca feudale nel 1796, diverse famiglie prosperarono in loco come gli Avogadro, i da Roxato (da cui il nome della cittadina), i Terzaghi, gli Stampa di Soncino e i Varese da Rosate. Il castello sito nel borgo di Rosate ha origine nel pieno medioevo, probabilmente ricalcando quella che era la piantina di un antico fortilizio romano. Esso venne ricostruito nelle forme attuali tra il 1323 ed il 1329 dalla famiglia milanese dei Torriani, ma già con l'avvento alla signoria di Milano dei Visconti esso perse gran parte delle proprie funzioni difensive. La struttura, pesantemente rimaneggiata nel corso dei secoli, si presenta oggi come una costruzione in mattoni ed intonaco, caratterizzata da una torretta a tre piani, contraddistinta in facciata da una pregevole finestra ad arcate multiple in cotto, il tutto sovrastato da una merlatura alla ghibellina. Sono ancora chiaramente visibili degli scassi nei muri per i bolzoni del ponte levatoio che un tempo garantiva o bloccava l'accesso alla struttura. Altri link suggeriti: http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-06245/, http://www.comune.rosate.mi.it/pubblicazioni/Informazioni/Informazioni.asp?ID_M=408
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Rosate
Foto: la prima è di piadvc su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/151417, la seconda è presa da http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-06245/
Borgo importante durante tutto il basso medioevo, fu uno dei capoluoghi storici del Contado di Burgaria, una delle contee che suddividevano la Marca di Lombardia, durante le dominazioni di Longobardi, Franchi e in parte sotto il Sacro Romano Impero Germanico. Nel X secolo divenne sede della Pieve di Santo Stefano da cui giunsero a dipendere una quarantina di parrocchie nell'area. Nel 1159 abbiamo notizia certa nel borgo di un castello (ancora oggi presente per quanto riconvertito nei secoli ad ospitare il municipio locale), che venne assaltato da Federico Barbarossa prima e dalle forze armate di Pavia nell'anno 1200. Durante il periodo rinascimentale e sino alla fine dell'epoca feudale nel 1796, diverse famiglie prosperarono in loco come gli Avogadro, i da Roxato (da cui il nome della cittadina), i Terzaghi, gli Stampa di Soncino e i Varese da Rosate. Il castello sito nel borgo di Rosate ha origine nel pieno medioevo, probabilmente ricalcando quella che era la piantina di un antico fortilizio romano. Esso venne ricostruito nelle forme attuali tra il 1323 ed il 1329 dalla famiglia milanese dei Torriani, ma già con l'avvento alla signoria di Milano dei Visconti esso perse gran parte delle proprie funzioni difensive. La struttura, pesantemente rimaneggiata nel corso dei secoli, si presenta oggi come una costruzione in mattoni ed intonaco, caratterizzata da una torretta a tre piani, contraddistinta in facciata da una pregevole finestra ad arcate multiple in cotto, il tutto sovrastato da una merlatura alla ghibellina. Sono ancora chiaramente visibili degli scassi nei muri per i bolzoni del ponte levatoio che un tempo garantiva o bloccava l'accesso alla struttura. Altri link suggeriti: http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-06245/, http://www.comune.rosate.mi.it/pubblicazioni/Informazioni/Informazioni.asp?ID_M=408
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Rosate
Foto: la prima è di piadvc su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/151417, la seconda è presa da http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-06245/
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