Il Castello di Roccaromana è di origine longobarda (568-774 d.C.), vicino ad esso fu eretta nel 1190, una Cappella dedicata alla Beata Vergine del Castello, con adiacente l’abitazione dell’eremita, nel periodo in cui il vecchio maniero era dimora dei Duchi Di Roccaromana; ciò che di essa rimane, sia riferito alla pavimentazione che all’opera muraria superiore, fa pensare ad una Cappella di stile palatino. Successivamente il castello fece parte del Gastaldato di Teano, dipendenza della Contea di Capua e dal 1137 fu possesso dei Normanni. Nel 1269 fu ufficialmente feudo di Andrea di Roccaromana, investito direttamente da Carlo I d’Angiò, e successivamente possedimento della famiglia Marzano fino al Cinquecento, periodo in cui il feudo fu tolto a Sigismondo Marzano – schieratosi per Francesco I di Francia – e devoluto, prima, al Regio Fisco, poi venduto a Giovanni Colonna, ed infine, dal 1782 al 1806 ai Caracciolo di Migliano. Sul colle principale del territorio del comune si eleva un antico Castello longobardo (colonna storica di questo Comune) quasi a dominare e difendere la pianura sottostante, mentre sul pendio del colle sono ancora visibili due torri (come sentinelle che sorvegliano su tutto il territorio roccaromanese) dello stesso periodo, raggiungibili sia da Roccaromana che dalla frazione di Statigliano attraverso dei vecchi tratturi e un sentiero gippato. Nell’accogliente frazione di Statigliano si trova una torre fortificata. Al termine di un incantevole percorso che attraversa il bosco, si raggiunge l’imponente mastio realizzato tra l’XI e il XII secolo che venne potenziato probabilmente tra il XIII e il XIV secolo. Il mastio, superbamente restaurato di recente, ha un impianto cilindrico (probabilmente in origine doveva essere rettangolare) che si sviluppa su più livelli, dotati anche di diversi comfort. La torre ha un diametro interno di 9 mt mentre quello esterno misura 13 mt. La struttura è circondata da un’imponente scarpa alta oltre 6 mt e di quasi 2 metri di spessore. La sua altezza complessiva è di circa 18 mt. Grazie al lungo lavoro di restauro portato avanti dall’amministrazione comunale con la collaborazione dell’Università di Napoli, oggi sono di nuovo visibili la cisterna, il forno, il camino e parte della scala a chiocciola che conduceva ai piani superiori. Una passerella circolare, situata al primo piano, permette l’affaccio su un meraviglioso panorama che comprende un’immensa distesa di boschi e borghi circostanti, dal Matese a Monte Maggiore.
Fonti: https://www.campaniache.com/archivio/caserta/luoghi-di-interesse-a-caserta/198-il-castello-di-roccaromana, http://blog.zingarate.com/borghicastelli/roccaromana/, https://mediovolturno.guideslow.it/poi/torre-di-roccaromana/, https://www.touringclub.it/borghi-ditalia/torre-normanna-roccaromana-ce#header-contest-item-title
Foto: la prima è di Anna De Simone su https://www.touringclub.it/borghi-ditalia/torre-normanna-roccaromana-ce#header-contest-item-title, la seconda è presa da https://mediovolturno.guideslow.it/localita/roccaromana/
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