La frazione di Bebbio sorge a sud-est del comune su un dolce declivio alla sinistra del fiume Secchia, affacciandosi gradevolmente sulla media vallata omonima e sull’ampia collina del paesaggio toanese. Notevole è la sua importanza sotto il profilo ambientale; la natura rigogliosa di boschi e prati consente una grande varietà di escursioni o passeggiate verso il fiume secchia o nelle colline tra coltivi e nuclei rurali. La località offre nel suo complesso una vasta gamma di antiche testimonianze quali il quattrocentesco palazzo (circondato da un giardino e cinto da mura merlate) detto "Castello", ricostruito più a valle del precedente castello medievale distrutto a seguito di vicende belliche. La struttura consiste in un corpo rettangolare, con spigoli orientati sui punti cardinali, fiancheggiato da due alte torri a pianta circolare. Quella a sud racchiude una scala a chiocciola che porta ai vari piani. Nella torre a nord, in corrispondenza di ogni piano, si trova una piccola stanza che, nel piano nobile, presenta decorazioni. Una scalinata esterna conduce al secondo piano (piano nobile) dove è la porta principale del castello. Ai lati della porta si notano due feritoie che attraversano il muro della sala interna. La sala e le altre camere di questo piano hanno il soffitto a cassettoni dipinto. Pure a cassettoni sono i soffitti degli altri piani. In una camera al piano terreno, cui si accede per una porta che si apre sul lato nord, si trova una botola che si dice in origine conducesse ad un passaggio sotterraneo. In una terza torre, pure rotonda ma di altezza inferiore rispetto alle altre, è situata, sul lato maggiore di sud-est, una cappella a pianta ottagonale con ingresso esterno. Si tratta di un oratorio del 1638 dedicato a S. Antonio da Padova, dove si venera anche la Madonna Assunta. Entro il recinto dell’antico castello medievale andato distrutto, di cui rimangono parti delle mura e tracce dei sistemi difensivi, su un colle con bella visuale, sorge ora la chiesa parrocchiale dedicata a S. Paolo, ricostruita tra il 1664-1675, come testimonia l’iscrizione leggibile sul portale architravato. L'esistenza di una costruzione fortificata è certificata da una carta del 1115. Si successero al dominio del castello prima i Bebbi (fino al 1341) e poi i Fogliani. Subentrò loro, nel dominio del feudo, il marchese Marliani che, agli inizi del XV secolo, commissionò l'innalzamento di un nuovo complesso ad un livello superiore rispetto all'antico. La nuova costruzione assunse l'aspetto di residenza. Nel 1707 i Marchisio, nuovi proprietari, provvidero ad arricchire il portale con lo stemma di famiglia, ancora visibile. Fu acquistato quindi nel 1826 dalla famiglia Ruggi che lo conservò disabitato. L'ultima discendente sposata al nobile De Marinis ha provveduto al riassetto e all'abbellimento della costruzione, venduta nel 1954 al conte modenese Benedetto Pignatti Morano di Custoza e nel 1996 alla famiglia Prodi. L'attuale residenza, frutto di questa rielaborazione del castello, è adibita a dimora privata, pertanto è osservabile solo dall'esterno. Altri link suggeriti: https://www.youtube.com/watch?v=yaN6s8JiJr4 (video con drone di elica360), http://geo.regione.emilia-romagna.it/schede/castelli/index.jsp?id=3770&pagina=3
Fonti: http://www.comune.carpineti.re.it/Sezione.jsp?idSezione=520, http://www.appenninoreggiano.it/schede.asp?lang=it&d=castello-di-bebbio, http://www.4000luoghi.re.it/luoghi/carpineti/castello_bianello_2.aspx
Foto: la prima è di Roberto Federici su http://gazzettadireggio.gelocal.it/reggio/foto-e-video/2016/02/09/fotogalleria/questo-strano-inverno-reggiano-nelle-foto-dei-nostri-lettori-1.12928584#7, la seconda è di Alfio Ansaloni su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/99710/view
1 commento:
Buongiorno, devo far presente che nel '700 la proprietà era del conte Marco Antonio Ricci, morto nel 1775 e che la famiglia Prodi lo acquistò nel 1966.
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