Castel Thun si trova all'ingresso della Val di Non, un ampio altopiano solcato dal torrente Noce, nel comune di Ton. E' un monumentale fabbricato civile-militare di stile gotico (e origine medievale), fra i meglio conservati del Trentino e da sempre destinato a sede principale della potente famiglia dei conti Thun. Il castello si chiamava in origine Castel Belvesino, dal nome del dosso su cui era stato eretto. Prese poi il nome della famiglia titolare, i Tono. Questi tedeschizzarono il cognome in Thun. Fu più volte danneggiato da incendi - durante uno dei quali, nel 1569, perse la vita Sigismondo Thun, oratore imperiale al Concilio di Trento. Imponente e austero, ma dotato al tempo stesso di una speciale eleganza, il castello rispecchia il carattere dell'omonima stirpe trentina che vi stabilì la propria sede intorno alla metà del XIII secolo. Già al tramonto del Medioevo i Thun estesero i loro domini su gran parte delle valli del Noce, incorporando castelli e giurisdizioni. Da allora rimasero una delle più potenti famiglie feudali della regione, dividendosi in numerosi rami, uno dei quali si radicò in Boemia, dove nel 1629 acquisì, per tutto il casato, il predicato di Thun-Hohenstein e il titolo di conti dell'impero. A tutt'oggi, diverse linee della famiglia vivono tra Austria, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Italia (in particolare Bolzano e Milano). Il maniero sorge in cima al colle sopra il paese di Vigo di Ton, in posizione panoramica rispetto all'intera Val di Non. L'edificio deve l'attuale aspetto alle modifiche intraprese nel Cinquecento e nel Seicento. Il palazzo baronale, slanciato in verticale, con tre torrette a cuspide gotica, si eleva al centro dei sistema fortificato che, verso l'attuale ingresso, la Porta spagnola, è composto da ben cinque torri, dal ponte levatoio e da un profondo fossato. Varcata la porta dei ponte levatoio, ci si trova nel più singolare ingresso dei castelli trentini. Si tratta dei Colonnato dominato dalle due torri medievali merlate dette delle prigioni. La singolare tettoia, sostenuta da 18 massicce colonne di pietra, serviva per riparare i cannoni dalle intemperie. Di fronte al Colonnato, il palazzo baronale; tutt'attorno, sopra il Cortile dei tornei, corre la cortina munita con la Torre basilia restaurata dal conte Basilio. Dalla parte opposta sorge la Torre della biblioteca che, in un grande locale a soffitto con stucchi barocchi, ospitava diecimila volumi e numerosi incunaboli. Il palazzo baronale rappresenta la parte più antica del castello, costruito sulla viva roccia da Manfredino, Albertino e dai quattro figli di Marsilio Thun. L'atrio è nella vecchia torre gotica; vi si possono ammirare un grande stemma dei Thun-Kónigsberg con la data 1585 dipinto sulla volta, tracce di affreschi quattrocenteschi e un recipiente per l'olio, scavato nella pietra, datato 1560. A sinistra del lungo corridoio si apre la porticina della cappella dedicata a S. Giorgio, decorata a tempera da uno dei discepoli di Jacopo Sunter della scuola di Bressanone. I piani superiori del castello conservano preziosi oggetti d'arredo, numerose opere d'arte e una ricca quadreria. La cappella del castello, dedicata a S. Giorgio conserva un interessante ciclo di affreschi di scuola tedesca risalenti alla seconda metà del XV secolo. Al 1566 risale la Porta Spagnola attraverso la quale si accede al ponte levatoio e al primo cortile, costruita in stile moresco, si racconta, dopo un viaggio in Spagna di Giorgio Thun. L'ambiente più famoso è la secentesca Stanza del Vescovo, interamente rivestita di legno di cirmolo, con soffitto a cassettoni e stufa in maiolica. Nel 1992 la Provincia Autonoma di Trento, ha comperato Castel Thun provvedendo al suo restauro e alla catalogazione degli arredi e della ricca biblioteca (con 10.000 volumi), nonché all'inventariazione dell'archivio di famiglia. A partire dal 17 aprile 2010, a conclusione dei lavori di restauro, il castello è aperto al pubblico e visitabile. Nel periodo di apertura, i giardini del Castello fanno da cornice a concerti e manifestazioni culturali. Costituiscono una grande attrazione per i visitatori gli arredi del maniero (tra cui un’armeria ed un gran numero di stufe di maiolica), utili per restituire l'immagine di un castello utilizzato lungo i secoli fino alla seconda metà del Novecento. Il castello è diventato la quarta sede del museo Castello del Buonconsiglio. Monumenti e collezioni provinciali (assieme al Castello del Buonconsiglio di Trento, a Castel Beseno di Besenello e al Castello di Stenico di Stenico). Il Museo ne cura l'apertura e le attività essa correlate. Altri link suggeriti: https://www.castelthun.com/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=12&Itemid=158 (per approfondire la storia del castello), https://www.visittrentino.info/it/guida/da-vedere/castelli/castel-thun_md_2666, https://www.ilovevaldinon.it/5-buoni-motivi-per-visitare-castel-thun, https://www.youtube.com/watch?v=nZU8WE5AWnc (video di gattopardes), https://www.youtube.com/watch?v=snxZl9SlDiI (video di renedulac), https://www.youtube.com/watch?v=rW7XQbm6s6E (video di Girovagando in Trentino), https://www.youtube.com/watch?v=D9pQU1gJcgM (video di Claudio Mortini).
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Castel_Thun, https://www.castelthun.com/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=12&Itemid=158, https://www.trentino.com/it/cultura-e-territorio/castelli/castel-thun/
Foto: la prima è presa da https://www.visittrentino.info/website/var/tmp/image-thumbnails/20000/29559/thumb__lightboximage/25966.jpeg , la seconda è di Paolo Bertocchi nella pagina Facebook "Castelli Rocche e Fortificazioni in Italia" (https://www.facebook.com/308856780344/photos/a.10152070062695345/10150666104550345/?type=3&theater)
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