La frazione Pretola si trova a pochi chilometri ad est di Perugia, sulla riva destra del fiume Tevere e prospiciente all'abitato di Ponte Valleceppi. Il tratto del Fiume Tevere dove sorge Pretola è il più vicino al nucleo antico della città di Perugia e probabilmente la via che scende lungo il Fosso del Camposanto, parte dell'attuale sentiero della Lavandaie, rappresentava la strada che collegava l'insediamento prima umbro e poi etrusco di Perugia oltre il Tevere a Oriente. Almeno fino all'epoca romana il guado del fiume verso est, verso Arna e Gubbio avveniva ove oggi sorge l'abitato di Pretola. La chiesa di Pretola, dedicata a San Nicola, viene nominata in un documento imperiale del 1163, ciò può essere un'indicazione sul periodo in cui nacque l'insediamento di Pretola, legato alla messa a coltura della zona. Nella documentazione più antica troviamo il toponimo di Fracta Iamperetole. Fracta indica il disboscamento volto a creare fratti ossia parti di terreno distrutte o spezzate. Iamperetole secondo alcuni storici potrebbe indicare il pietrame o i ciottoli del Tevere. Una seconda teoria lo vede legato alla presenza di alberi di pera. In seguito venne edificato un mulino posto in una posizione protetta da attacchi nemici in quanto lontano dai ponti sul Tevere e riparato dalla ripida collina verso Perugia. Il mulino venne con molta probabilità fatto costruire da un ordine religioso. Successivamente l'area venne a trovarsi sotto il dominio della Famiglia Boccoli che - tra il 1367 e il 1370 - edificò una torre a difesa del mulino e della villa di loro proprietà corrispondente oggi al nucleo di case di fronte alla stessa torre. I Boccoli persero Pretola nel corso della disputa tra Beccherini e Raspanti, ma con la sconfitta di questi ultimi ne tornarono in possesso. Tra gli strascichi di questa disputa va inserito il saccheggio e la distruzione dei molini lungo il Tevere da parte di Braccio Fortebraccio. Il capitano di ventura nell'aprile 1410 devastò case e ville di Pretola e incendiò il mulino. Tre anni dopo Matteo Boccoli vendette la villa e la torre all'Ospedale Santa Maria della Misericordia che intendeva dotarsi di un granaio produttivo. È ancor oggi visibile sulla facciata della torre lo stemma dell'Opera Ospedaliera. La torre, un possente mastio a pianta quadrata che sorge in prossimità della riva fluviale, venne ristrutturata intorno al 1440. Cento anni dopo il territorio di Pretola fu teatro di un nuovo conflitto: il 28 maggio 1540 a si tenne uno degli scontri più cruenti della Guerra del Sale con oltre duecento morti tra Perugini e truppe pontificie. La vittoria papalina della guerra segnò l'assoggettamento di Perugia e del suo contado allo Stato Pontificio. Altri link suggeriti: http://www.cittadeltevere.it/tesori/la-torre-di-pretola/, http://turismo.comune.perugia.it/poi/pretola, http://www.emozioninumbria.com/pretola-dallaltra-parte-del-fiume-tevere/
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Pretola
Foto: tutte del mio amico, e "inviato speciale" del blog, Claudio Vagaggini, recatosi sul posto proprio oggi.
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