ANDRIA (BT) – Palazzo Ducale
Sull’attuale sito del Palazzo Ducale certamente in epoca remota, forse normanno-sveva, è esistito un palazzo che fu utilizzato dall’autorità civile che governava Andria. Nel 1308 Beatrice d’Angiò, contessa di Andria, trasferì la sua residenza da Napoli ad Andria sposando il Duca Bertrando Del Balzo; agli sposi fu donata la Sacra Spina della Corona di Gesù Cristo. Beatrice, venuta in Andria, donò la reliquia al Capitolo della Cattedrale e, quest’ultimo, per riconoscenza, consentì la costruzione di un tronetto con relativa tribuna che collegava il Palazzo Ducale alla Cattedrale, per consentire alla famiglia di assistere alle funzioni religiose. A metà del Cinquecento il feudo di Andria fu affidato al Duca Consalvo de Cordoba che, trovandosi in cattive acque, lo vendette al Conte di Ruvo Fabrizio Carafa. Quest’ultimo lo ristrutturò completamente ampliandolo nella dimensione planimetrica in stile tardo rinascimentale come oggi è possibile ammirarlo. Successivamente, caduti in disgrazia, i Carafa vendettero il Palazzo agli Spagnoletti-Zeuli che, nell’Ottocento lo modificarono, ristrutturarono, sopraelevarono e se lo divisero, dando alla struttura l’attuale configurazione; la parte del palazzo prospicente piazza la Corte fu venduta, mentre quella che si affaccia piazza Vaglio e piazza Catuma è rimasta agli Spagnoletti che l’abitano tutt’oggi. Da poco la porzione del Palazzo Ducale che prospetta piazza la Corte è diventata di proprietà comunale e sono iniziati i lavori di recupero per destinarlo a contenitore culturale. La voce del popolo tramanda da secoli l’esistenza di un passaggio sotterraneo che collegava il Castel del Monte con il Palazzo Ducale. La galleria doveva servire come via di fuga in caso di assedio. Nella facciata principale del Palazzo spicca l’ampio portale a pilastri su cui poggiano un balcone ed una balaustra. Il Palazzo si sviluppa in quattro piani fuori terra. Il primo, a livello stradale, era riservato essenzialmente all'accoglienza e ai relativi servizi indispensabili di cortile, scuderia, stalle e rimesse, vestiboli, chiesa pubblica. Con la emergente balconata su maestoso portale, il piano nobile presenta balconi e finestre al di là della cornice marcapiano; essi davano luce e sfogo agli appartamenti della famiglia ducale, alla vastissima sala delle feste, alla sala da biliardo, ai vari salotti, col giardino pensile a nord e la cappella privata.Tra gli ambienti a livello cortile ed il piano nobile, si estende in parte l'ammezzato, che ospitava essenzialmente scale ed altri ambienti di servizio per il detto piano nobile superiore, come le cucine, alcune dispense, la lavanderia. L'ultimo piano, con volte più basse di quello nobile, era riservato essenzialmente ad abitazione della servitù. La parte inferiore del Palazzo fino alla cornice marcapiano è realizzata in pietra locale bocciardata, oltre tale cornice è invece costruito in tufo calcarenile squadrato con riporti in pietra sparsi nei muri e soprattutto, in modo massiccio, negli angoli per una loro maggiore consistenza. L'imponente edificio termina con un notevole cornicione a peducci pensili, caratteristico degli edifici tardo-rinascimentali, come (ad "alto" esempio) quello di Palazzo Strozzi a Firenze. Il prospetto Nord-Ovest del Palazzo, a pianta trapezoidale, è la parte dove al tempo dei Carafa sullo stallone ed il supportico sporgeva verso la Catuma il giardino pensile; nella seconda metà dell'Ottocento queste strutture furono tutte abbattute per edificare, nello stile del già esistente, questo lato del Palazzo con un altro portale verso Porta Castello, e allestendo nuovi e necessari vani scala interni. Altri link suggeriti: http://www.andriarte.it/PalazzoDucale/FontiStoriche.html, http://www.andrialive.it/news/attualita/407001/e-in-coma-il-palazzo-ducale-di-andria, https://www.videoandria.com/il-palazzo-ducale-di-andria-un-enorme-scrigno-culturale-oggi-sigillato-inaccessibile-e-domani/, https://www.youtube.com/watch?v=Hlj0uEB1uBQ (video di Tele Sveva), https://www.youtube.com/watch?v=lfqLwLKx1BM (altro video di Tele Sveva)
Fonti: http://www.comune.andria.bt.it/informazioni-utili/luoghi-di-interesse/palazzo-ducale/,
http://www.pugliaimperiale.com/turismo/wheretogo/beniculturali/content.asp?art=142&lang=IT, http://www.viaggioadriatico.it/ViaggiADR/rete_interadriatica/beni/palazzo-comunale, http://www.andriarte.it/PalazzoDucale/PalazzoDucale-index.html
Foto: entrambe di S. Di Tommaso su http://www.andriarte.it/PalazzoDucale/PalazzoDucale-index.html
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