mercoledì 25 luglio 2018

Il castello di mercoledì 25 luglio






PECCIOLI (PI) - Rocca di Castruccio Castracani

Il paese è ricordato in una pergamena del 1021 nella quale si fa riferimento alla località Petiole posta sull'Era, pervenuta alla badia di Poggibonsi per donazione di un certo Marchese Alberto figlio del Marchese Obizzo; nonostante un luogo denominato Pecciole desse il titolo ad una chiesa nel secolo VIII, come riportato da una pergamena del maggio 793 scritta presso la chiesa di San Quirico in Picciole (Brunetti - Codice Diplomatico), la storia di Peccioli si conosce a partire dalla prima della metà del sec. XII. Nel 1193 l'imperatore Arrigo VI concesse al comune di Pisa la giurisdizione su quello di Peccioli, che era sotto il controllo dei Pannocchieschi di Volterra. Nel 1202 il vescovo di Volterra fece istanza al papa Innocenzo III, il quale scomunicò il potestà pisano, perché non erano stati lasciati a Ildebrando Vescovo di Volterra i suoi castelli. Nel 1282 i guelfi pecciolesi insorsero contro i ghibellini pisani che persero quasi tutti i castelli della Valdera. Nel 1284 il vescovo di Volterra, approfittando della sconfitta dei Pisani nella battaglia della Meloria, invocò e ottenne la protezione della Repubblica fiorentina. Ma con la pace di Fucecchio siglata il 12 luglio 1293 i Fiorentini restituirono a Pisa i castelli di Montecuccoli e di Peccioli. Nel 1362 Peccioli cadde nuovamente sotto il governo fiorentino e vi restò fino al 1364, quando una nuova pace la ristabilì sotto la giurisdizione di Pisa. Infine, dal 1406 passò definitivamente sotto l'egemonia fiorentina. Nel 1529 fu invasa dai soldati dei principi d'Orange che vi si stanziarono durante l'attacco a Firenze. Analogamente a quanto accaduto nella vicina Palaia, al plebiscito del 1860 per l'annessione della Toscana al Regno di Sardegna i favorevoli ai Savoia raggiunsero la maggioranza dei votanti, ma con una percentuale di favorevoli al regno separato tra le più alte della Toscana (31% sul totale dei votanti per Peccioli, 20% per Palaia). Tra i monumenti di maggiore rilievo vi è la Rocca di Castruccio Castracani, duramente contesa e infine distrutta dai Pisani, di cui restano solo i ruderi.

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Peccioli, http://www.cittadelvino.it/scheda_sito.php?comune-di-peccioli&id=204, https://www.bandierearancioni.it/borgo/peccioli

Foto: scattate dal mio amico e "inviato speciale" del blog Claudio Vagaggini sul luogo dove sorgeva la rocca, di cui oggi come si può vedere non si intravede praticamente più niente

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