lunedì 12 novembre 2018

Il castello di lunedì 12 novembre




LAPEDONA (FM) - Borgo fortificato

Lapedona è uno dei numerosi castelli del fermano che attorniano e difendono il capoluogo, fin dal passato. La sua caratteristica principale è che, assieme ai vicini Altidona e Campofilone, è un munito borgo fortificato a difesa degli attacchi dal mare e dal vicino confine con il piceno ascolano. E' costruito su un rilievo di 263 metri di altezza, tra due piccole e strette vallate che corrono parallele verso il mare Adriatico, da cui dista appena 5 chilometri. Lapedona è un antico borgo pieno di storia e monumenti, ben mantenuto e collocato in un suggestivo contesto agricolo, tra ondulate colline, piccoli boschi e verdi vallate. Come molti altri borghi marchigiani, anche Lapedona si è mantenuta integra nella sua cerchia muraria antica ed è solo attorniata da agglomerati urbani più recenti. Arrivando in paese dalla provinciale dal mare, si è accolti da possenti mura difensive, un 'erta rampa di accesso e dalla maestosa Porta Marina. Questa si apre in direzione sud est, con una bella visuale sulle non lontane spiagge fermane, ed è l' unico accesso carrabile al centro storico. Ha un aspetto trecentesco con un arco gotico a sesto acuto, munita di beccatelli e merli ghibellini. In realtà si tratta di una controporta costruita a pochi metri dal vero ingresso al borgo, sulla rampa d'accesso, che serviva principalmente per smorzare la foga delle cariche degli assedianti. L'origine di Porta Marina risale al XIV secolo, ma è stata rimaneggiata nei secoli scorsi, fino ad assumere l'attuale aspetto monumentale. Dell'originale, demolita nei primi del'900, rimane solo la decorazione in cotto dell'arco installato sopra l'attuale fornice. Di gradevole impatto scenico, si addossa ai resti delle mura civiche orientali e la merlatura risulta aggiunta in epoca recente. Una feritoia completa le difesa della struttura, mentre nello spessore murario è stata ricavata un'edicola votiva nei pressi della quale vi è murata una pietra in arenaria raffigurante una sirena e due pavoni che si abbeverano ad una fonte. Più avanti è presente una strettoia che immette nel tessuto viario del borgo: qui sorgeva l'antica porta Marina, visibile in qualche foto d'epoca. Mentre la parte nord del paese è boscata e dirupata verso la valle del torrente Molinetto, la parte sud è ancora delimitata da un'integra cinta muraria risalente al XIV secolo. Questa, in seguito, venne rinforzata con la scarpatura adeguata alle nuove armi da fuoco. La seconda ed ultima antica entrata al centro storico era la Porta da Sole, che si erge alla fine di una stretta e tortuosa rampa che sale, fuori le mura, dalla base del palazzo comunale fino ai portici, che si aprono sulla piazza principale del paese. Una torre di pianta quadrata, probabilmente più elevata e fornita di difese aggettanti, controllava il ripido passaggio rendendolo difficilmente espugnabile, aiutato probabilmente da altre opere difensive site dirimpetto alla porta. Tramite una piccola porta è possibile accedere alla casamatta sopra la volta, dove prendevano posto i difensori. Nel corso dei tempi la porta è stata inglobata al palazzo comunale ed è possibile riconoscere, su una delle pareti, delle feritoie murate. Il borgo castello di Lapedona incominciò a prendere forma nel XIII secolo, quando gli insediamenti vari sparsi nel territorio si unificarono sull' altura più alta della zona. Qui era presente una torre di avvistamento che, nel tempo, divenne il maestoso campanile della Collegiata di S. Lorenzo, singolarmente rimasto isolato dal resto dell'edificio. Ma la storia del territorio di Lapedona porta tracce della presenza picena prima e della colonizzazione romana poi. Nel medio evo avviene l' insediamento dell'autorità benedettina in tutto l'agro fermano, con lo sviluppo di vari centri, attività agricole, artigianali, bonifica del territorio ed un progresso generale delle varie attività ed arti. Dopo essere passata per diverse volte di mano tra enti ecclesiastici e privati fermani, Lapedona passò definitivamente sotto la giurisdizione di Fermo. Il castrum Lapidone è inserito nell’elenco dei castelli che Aldobrandino d’Este, marchese di Ancona, assegnò alla città di Fermo il 10 giugno 1214, malgrado l'effettiva sua dipendenza iniziò dal 1238, ossia quando il vescovo-conte di Fermo Filippo II affidò al comune tutte le proprietà della chiesa, dal fiume Potenza al Tronto. Divenne uno dei molteplici castelli del circondario fermano, seppure con una limitata autonomia amministrativa. Lo sviluppo del territorio attorno al borgo castello avvenne tra il Quattrocento ed il Cinquecento con la diffusione della mezzadria. Nacquero diverse case coloniche sparse di contadini, mentre nel centro storico risiedevano gli artigiani, i commercianti ed i professionisti. L' attività agricola rimase la principale risorsa economica, fino verso il 1950. Con la gradinata della Porta da Sole si arriva al grande porticato del Palazzo Comunale. Il centro storico di Lapedona è stretto ed allungato, con tre vie parallele e diversi vicoli di collegamento. Tre sono le piazze presenti e tra queste Piazza Leopardi si può considerare il cuore del borgo. Altri link suggeriti: http://www.infofermo.it/2012/03/24/si-rifugiarono-su-un-colle-e-fondarono-un-castello-lo-chiamarono-lapedona/, http://www.beniculturali.marche.it/Ricerca.aspx?ids=67314, https://www.habitualtourist.com/cinta_muraria(lapedona), https://www.youtube.com/watch?v=BYd014ruhkY (video di Marca fermana)

Fonti: http://www.themarcheexperience.com/2018/06/lapedona-fm-suggestivo-borgo-castello.html, https://www.turismo.marche.it/Dettaglio/Title/Lapedona/IdPOI/5750/C/109009, https://www.habitualtourist.com/porta_marina(lapedona), https://www.habitualtourist.com/porta_da_sole(lapedona)

Foto: la prima è presa da http://www.themarcheexperience.com/2018/06/lapedona-fm-suggestivo-borgo-castello.html, la seconda è di Perdamiano su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/390903

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