OTTONE (PC) - Castello Malaspina
Il territorio entrò nei possedimenti dell'abbazia di San Colombano di Bobbio, fondata da san Colombano nel 614. Prima fondazione in Ottone con l'oracolo di San Bartolomeo e le celle di Ottone Soprano e Fabbrica e i possedimenti di Oneto, Cariseto, Croce, Santa Maria e Cà Fredda. Dopo la caduta dei Longobardi a opera di Carlo Magno, il Sacro Romano Impero costituì i feudi imperiali, all'interno della Marca Obertenga, con lo scopo di mantenere un passaggio sicuro verso il mare, assegnò Ottone, con molti dei territori limitrofi, alla famiglia dei Malaspina che vi eressero un castello successivamente divenne centro pievano ed il castello della Marca Obertenga, il feudo divenuto marchesato con il titolo di Croce di val Trebbia, passò successivamente ai Fieschi ed ai Doria come contado o Feudo di Montagna, unendo al feudo di Croce anche i feudi di Cariseto e Casanova. Il contado di Ottone, dipendente poi dal Marchesato di Torriglia, è documentato ancora come autonomo fra il 1548 e il 1797 sotto i Doria separato dagli altri feudi definiti come Stati o Feudi di Montagna come Torriglia, Carrega Ligure, Garbagna e S. Stefano d'Aveto. I confini erano posti a sud-est con S. Stefano d'Aveto, a sud con Torriglia, Campi e la signoria di Fontanarossa di Gorreto, a sud-ovest con Carrega Ligure, a est in Val Nure con il Ducato di Parma e Piacenza e col piccolo feudo di Orezzoli, a ovest con il Marchesato di Pregòla e a nord con il Ducato di Milano. Le comunità del contado erano composte: Rovegno e Loco, Pietra Nera e Foppiano, Cariseto con Selva, Lisore e Rovereto, Casanova, Ponte e Carisasca con Traschio, Lozo [e Pratolongo], Gramizzola con Croce e Garbarino, Gorreto (fino al 1640), Il borgo di Ottone [Ottone, Frassi e Fabbrica (passati ai Doria dopo il 1652), e Cà], Ottone Soprano e Monfagiano, Oneto e Santa Maria con Abrà, Serra e Castello, Cerignale e Zerba. Con la nuova dominazione francese napoleonica, vi fu l'abolizione dei feudi imperiali, il contado di Ottone dal 2 dicembre 1797, rientrò nel Dipartimento dei Monti Liguri Orientali, con capoluogo Ottone, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, fece parte del II cantone della Giurisdizione dei Monti Liguri Orientali e dal 1803 del IV cantone della Trebbia nella Giurisdizione dell'Entella. Dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento di Genova aggregandolo alla giurisdizione di Bobbio. Il castello fu costruito dai Malaspina nel 1164, acquistato da Gian Luigi Fieschi nel XVI secolo e poi passò ai Doria che lo possedettero fino al 1797, quando fu trasformato in carcere. Il possente complesso fortificato, a controllo del "guado" sulla Trebbia e sulle mulattiere ivi confluenti, domina un ampio tratto di valle, quasi a perpendicolo sul rio Fosselino ed il torrente Ventra, marcati confini di levante e di ponente il suo antico borgo. Era considerato inespugnabile ed ancora incute rispetto la notevole mole in pietra ben squadrata, secondo lo stile romanico rustico. Perfettamente conservato, anche grazie alle intelligenti cure dei proprietari, rappresenta una colorata pagina di storia, medievale/moderna, non solo locale. L'insieme delle fortificazioni consiste in due strutture indipendenti, poste a breve distanza tra loro ed un tempo racchiuse in una stessa cerchia muraria di cui permangono imponenti tracce. La più grande è una massiccia torre medievale, forse l'antico mastio, rimaneggiata nel XVII secolo, mediante corpi di fabbrica disposti lungo i lati, a valle e a monte del nucleo originale. La "ristrutturazione" consentendo il raddoppio delia superficie interna, ha permesso l'ampliamento delle prigioni, la realizzazione di una nuova cappella e dello scalone d'accesso al 1° piano, disponibilità di ulteriori ambienti, per uso militare o signorile. La seconda torre, giunta quasi intatta fino a noi, è detta "il Paraso" (= il Palazzo) e rappresenta, di certo, la parte più antica ed interessante del fortilizio, con mura a scarpata, di rinforzo e slancio; strette, rare feritoie; eccellente posizione strategica sul sottostante borgo. Attualmente il castello è di proprietà privata. Altri link suggeriti: https://www.youtube.com/watch?v=y5_uAmRLEF4, https://www.youtube.com/watch?v=gjJVW6EUao0, https://www.youtube.com/watch?v=YrqKI4FylNc, https://www.youtube.com/watch?v=TM47fAKvYp8, https://www.youtube.com/watch?v=sqn_WIGfYRk, https://www.youtube.com/watch?v=jYtJi05flpk (tutti video di MI SA), http://geo.regione.emilia-romagna.it/schede/castelli/index.jsp?id=1796
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Ottone_(Italia), http://www.altavaltrebbia.net/castelli/alta-e-media-val-trebbia/2103-castello-di-ottone.html,
Foto: la prima è di Ivan Ascione su http://www.altavaltrebbia.net/galleria/picture.php?/4501, la seconda è di Andrea Bagnasco su http://www.altavaltrebbia.net/galleria/picture.php?/8022
Il territorio entrò nei possedimenti dell'abbazia di San Colombano di Bobbio, fondata da san Colombano nel 614. Prima fondazione in Ottone con l'oracolo di San Bartolomeo e le celle di Ottone Soprano e Fabbrica e i possedimenti di Oneto, Cariseto, Croce, Santa Maria e Cà Fredda. Dopo la caduta dei Longobardi a opera di Carlo Magno, il Sacro Romano Impero costituì i feudi imperiali, all'interno della Marca Obertenga, con lo scopo di mantenere un passaggio sicuro verso il mare, assegnò Ottone, con molti dei territori limitrofi, alla famiglia dei Malaspina che vi eressero un castello successivamente divenne centro pievano ed il castello della Marca Obertenga, il feudo divenuto marchesato con il titolo di Croce di val Trebbia, passò successivamente ai Fieschi ed ai Doria come contado o Feudo di Montagna, unendo al feudo di Croce anche i feudi di Cariseto e Casanova. Il contado di Ottone, dipendente poi dal Marchesato di Torriglia, è documentato ancora come autonomo fra il 1548 e il 1797 sotto i Doria separato dagli altri feudi definiti come Stati o Feudi di Montagna come Torriglia, Carrega Ligure, Garbagna e S. Stefano d'Aveto. I confini erano posti a sud-est con S. Stefano d'Aveto, a sud con Torriglia, Campi e la signoria di Fontanarossa di Gorreto, a sud-ovest con Carrega Ligure, a est in Val Nure con il Ducato di Parma e Piacenza e col piccolo feudo di Orezzoli, a ovest con il Marchesato di Pregòla e a nord con il Ducato di Milano. Le comunità del contado erano composte: Rovegno e Loco, Pietra Nera e Foppiano, Cariseto con Selva, Lisore e Rovereto, Casanova, Ponte e Carisasca con Traschio, Lozo [e Pratolongo], Gramizzola con Croce e Garbarino, Gorreto (fino al 1640), Il borgo di Ottone [Ottone, Frassi e Fabbrica (passati ai Doria dopo il 1652), e Cà], Ottone Soprano e Monfagiano, Oneto e Santa Maria con Abrà, Serra e Castello, Cerignale e Zerba. Con la nuova dominazione francese napoleonica, vi fu l'abolizione dei feudi imperiali, il contado di Ottone dal 2 dicembre 1797, rientrò nel Dipartimento dei Monti Liguri Orientali, con capoluogo Ottone, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, fece parte del II cantone della Giurisdizione dei Monti Liguri Orientali e dal 1803 del IV cantone della Trebbia nella Giurisdizione dell'Entella. Dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento di Genova aggregandolo alla giurisdizione di Bobbio. Il castello fu costruito dai Malaspina nel 1164, acquistato da Gian Luigi Fieschi nel XVI secolo e poi passò ai Doria che lo possedettero fino al 1797, quando fu trasformato in carcere. Il possente complesso fortificato, a controllo del "guado" sulla Trebbia e sulle mulattiere ivi confluenti, domina un ampio tratto di valle, quasi a perpendicolo sul rio Fosselino ed il torrente Ventra, marcati confini di levante e di ponente il suo antico borgo. Era considerato inespugnabile ed ancora incute rispetto la notevole mole in pietra ben squadrata, secondo lo stile romanico rustico. Perfettamente conservato, anche grazie alle intelligenti cure dei proprietari, rappresenta una colorata pagina di storia, medievale/moderna, non solo locale. L'insieme delle fortificazioni consiste in due strutture indipendenti, poste a breve distanza tra loro ed un tempo racchiuse in una stessa cerchia muraria di cui permangono imponenti tracce. La più grande è una massiccia torre medievale, forse l'antico mastio, rimaneggiata nel XVII secolo, mediante corpi di fabbrica disposti lungo i lati, a valle e a monte del nucleo originale. La "ristrutturazione" consentendo il raddoppio delia superficie interna, ha permesso l'ampliamento delle prigioni, la realizzazione di una nuova cappella e dello scalone d'accesso al 1° piano, disponibilità di ulteriori ambienti, per uso militare o signorile. La seconda torre, giunta quasi intatta fino a noi, è detta "il Paraso" (= il Palazzo) e rappresenta, di certo, la parte più antica ed interessante del fortilizio, con mura a scarpata, di rinforzo e slancio; strette, rare feritoie; eccellente posizione strategica sul sottostante borgo. Attualmente il castello è di proprietà privata. Altri link suggeriti: https://www.youtube.com/watch?v=y5_uAmRLEF4, https://www.youtube.com/watch?v=gjJVW6EUao0, https://www.youtube.com/watch?v=YrqKI4FylNc, https://www.youtube.com/watch?v=TM47fAKvYp8, https://www.youtube.com/watch?v=sqn_WIGfYRk, https://www.youtube.com/watch?v=jYtJi05flpk (tutti video di MI SA), http://geo.regione.emilia-romagna.it/schede/castelli/index.jsp?id=1796
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Ottone_(Italia), http://www.altavaltrebbia.net/castelli/alta-e-media-val-trebbia/2103-castello-di-ottone.html,
Foto: la prima è di Ivan Ascione su http://www.altavaltrebbia.net/galleria/picture.php?/4501, la seconda è di Andrea Bagnasco su http://www.altavaltrebbia.net/galleria/picture.php?/8022
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