TIZZANO VAL PARMA (PR) - Rocca di Belvedere
La rocca di Belvedere, nota anche come castello di Rusino o castello di Moragnano, era un maniero medievale, i cui resti sorgono tra le piccole omonime frazioni del comune di Tizzano Val Parma. Si ipotizza che dalla zona in cui sorge la rocca abbia avuto origine, nell'XI secolo, la nobile famiglia dei Da Moragnano, che furono vassalli degli Obertenghi ed ebbero il proprio storico feudo a Nasseta, oggi nel comune di Collagna. La rocca fu probabilmente edificata nei primi anni del XV secolo per volere di Ottobuono de' Terzi, signore di Tizzano, quale presidio fortificato sulla val d'Enza. Nel 1409, in seguito all'uccisione del condottiero, il castello di Rusino fu occupato dal marchese Odoardo Pallavicino e subito dopo dal marchese di Ferrara Niccolò III d'Este. Dopo la cessione di Parma in cambio di Reggio Emilia nel 1420 al duca di Milano Filippo Maria Visconti, quest'ultimo nel 1441 investì nuovamente del feudo di Belvedere i conti Guido e Giberto Terzi. Nel 1447 il Comune di Parma affidò direttamente la gestione del territorio, comprendente le località di Rusino, Moragnano, Vezzano, Groppizioso, Lalatta, Treviglio e Musiara, al podestà Antonio Caviceo; tuttavia, nel 1450 il duca Francesco Sforza elevò il feudo al rango di contea e lo assegnò ancora ai Terzi, che ricevettero conferma dell'investitura nove anni dopo. Nel 1479 il maniero fu assediato dal conte di Caiazzo Roberto Sanseverino d'Aragona, ma l'assalitore fu costretto a desistere. Nel 1518 la rocca fu nuovamente assediata, questa volta dal bandito reggiano Domenico Amorotto, che non riuscì nell'impresa. Nel 1666 il marchese Scipione I de' Rossi, oberato dai debiti contratti per rientrare in possesso della contea di San Secondo, fu costretto a cedere alla Camera Ducale di Parma tutte le rocche appenniniche in suo possesso. Il feudo di Belvedere fu in seguito assegnato ai conti Camuti; nel 1790 il conte Giuseppe lo cedette, in cambio di alcune terre a Ronchetti di San Secondo, al conte Pietro Andrea Leggiadri Gallani, che ne mantenne i diritti fino al 1805, quando i decreti napoleonici sancirono la loro abolizione nell'ex ducato di Parma e Piacenza. Dell'antico castello rimane oggi soltanto una torre mozzata, parzialmente recuperata agli inizi del XX secolo, con il rinforzo strutturale e l'eliminazione delle parti in pericolo di crollo. Gli ambienti interni sono stati inoltre svuotati dai detriti. La massiccia struttura in pietra, sviluppata su una pianta quadrata, è caratterizzata dalla presenza di piccole feritoie e dello stretto portale d'ingresso ad arco a tutto sesto, chiuso da cancello. Altri link suggeriti: http://geo.regione.emilia-romagna.it/schede/castelli/index.jsp?id=2790, https://www.youtube.com/watch?v=gsBwAT87JGQ (video con drone di Flying Cat), http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/52809/view (foto di bormiolina)
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Rocca_di_Belvedere
Foto: la prima è presa da https://www.rblob.com/dci/index.asp?cok=OK&fun=view&campo=REF&dat=PR068, la seconda è un fermo immagine tratto dal video su Youtube già menzionato sopra.
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