ERICE (TP) - Castello normanno (o di Venere)
E' una fortificazione di fattura normanna del XII secolo che sorge su una rupe isolata nell'angolo sud-orientale della vetta del Monte Erice, costruita sulle rovine di un tempio elimo-fenicio-romano. A Erice nell'antichissimo santuario, il culto della divinità femminile della fecondità assunse, con il passare dei secoli e dei popoli, nomi diversi. Prima il culto fenicio della dea Astarte, adorata dagli Elimi. Diodoro Siculo scrisse che "Erice", figlio di Bute e di Afrodite stessa, aveva eretto il tempio dedicato alla propria madre e fondato la città. Poi narra l'arrivo di Liparo, figlio di Ausonio, alle Isole Eolie (V, 6,7), aggiungendo che i Sicani "abitavano le alte vette dei monti e adoravano Venere Ericina". Fu saccheggiato da Amilcare Barca. Per la costruzione della fortezza medievale, ad opera dei Normanni, furono utilizzati anche frammenti dell'antichissimo santuario, e del tempio di epoca romana. Il Castello di Venere era anticamente collegato attraverso un ponte levatoio, lo stesso del quale fa menzione il geografo arabo Ibn-Giubayr (sec.XII), con le cosiddette Torri del Balio. Nel castello dimorarono i maggiori rappresentanti dell’autorità regia fra cui il Castellano che amministrava la giustizia penale e che annoverava, tra i suoi compiti principali, la direzione del carcere e la manutenzione della fortezza il Bajulo che soprintendeva alla giustizia civile oltre che al controllo sul pagamento delle tasse. L’area circostante il Castello assunse il nome di “Balio” proprio dalla figura del Bajulo del regno. La fortezza fu "piazza reale" per i viceré aragonesi fino al XVI secolo. Con i Borbone divenne carcere. Nei primi decenni del XIX secolo passò al comune, che alla fine del secolo lo diede in concessione al conte Agostino Pepoli in cambio di un restauro. Quest'ultimo, infatti effettuò una bonifica dell’area, creò un giardino, restaurò due delle tre torri ormai diroccate, e ricostruì la torre pentagonale andata distrutta nel XV secolo. Furono poi effettuati degli scavi archeologici alla ricerca del tempio dal Cultrera nel 1934-36. Gran parte dei ritrovamenti sono conservati al conservata nel Museo Pepoli di Trapani. In età moderna l’area intorno al castello subì ulteriori manomissioni a partire dalla costruzione dell’attuale rampa di accesso (nel XVI sec.) che sostituì l’antico ponte levatoio, colmando il fossato che divideva la parte bassa fortificata (noto con il toponimo di castello del “Balio”) dal nucleo sulla rocca. La facciata del castello, volta ad occidente, è sovrastata da merli ghibellini, e il muro del complesso segue, con rientranze e sporgenze il contorno della rupe. Al di sopra del portone d'ingresso si possono notare: lo stemma Asburgo di Spagna, un piombatoio che serviva per ostacolare il nemico e una meravigliosa bifora trecentesca. All'interno del recinto fortificato si possono ammirare, oltre ad una vista panoramica senza tempo, dei reperti archeologici databili dall'età arcaica fino all'età normanna, come: le terme romane, il pozzo di Venere, resti del tempio di Venere, il ponte di Dedalo, la colombaia, la muraglia medievale, le feritoie, un tunnel medievale e le carceri borboniche. È osservabile l'imboccatura di una galleria segreta, che era sotterranea rispetto agli edifici scomparsi e conduceva fuori dal castello. Nella ripida parete rocciosa, a tramontana, si innalza un muro, attribuito a Dedalo, composto di dodici filari orizzontali di pietre pulitamente squadrate e sovrapposte ad opus rectum. Altri link suggeriti: http://www.italianways.com/il-castello-normanno-di-erice-fortezza-di-venere/, http://www.medioevosicilia.eu/markIII/castello-di-erice/, https://www.youtube.com/watch?v=Qqqfuprys8M (video di Ybor88), https://www.youtube.com/watch?v=2vjLpIUxXjY (secondo video di Ybor88), https://www.youtube.com/watch?v=ZaQH60_IuFs (video con drone di Mike Anuci), https://www.youtube.com/watch?v=v5E_zhee6RE (video di Testimonianza di Vita)
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Venere, https://www.fondazioneericearte.org/castellodivenere.php, https://www.turismo.it/italia/poi/castello-normanno-castello-di-venere/scheda/erice/, http://www.prolocoerice.it/index.asp?pag=informazioni&cat=3&sotcat=26&art=59
Foto: la prima è una cartolina della mia collezione, la seconda è presa da https://www.icastelli.it/it/sicilia/trapani/erice/castello-di-venere
E' una fortificazione di fattura normanna del XII secolo che sorge su una rupe isolata nell'angolo sud-orientale della vetta del Monte Erice, costruita sulle rovine di un tempio elimo-fenicio-romano. A Erice nell'antichissimo santuario, il culto della divinità femminile della fecondità assunse, con il passare dei secoli e dei popoli, nomi diversi. Prima il culto fenicio della dea Astarte, adorata dagli Elimi. Diodoro Siculo scrisse che "Erice", figlio di Bute e di Afrodite stessa, aveva eretto il tempio dedicato alla propria madre e fondato la città. Poi narra l'arrivo di Liparo, figlio di Ausonio, alle Isole Eolie (V, 6,7), aggiungendo che i Sicani "abitavano le alte vette dei monti e adoravano Venere Ericina". Fu saccheggiato da Amilcare Barca. Per la costruzione della fortezza medievale, ad opera dei Normanni, furono utilizzati anche frammenti dell'antichissimo santuario, e del tempio di epoca romana. Il Castello di Venere era anticamente collegato attraverso un ponte levatoio, lo stesso del quale fa menzione il geografo arabo Ibn-Giubayr (sec.XII), con le cosiddette Torri del Balio. Nel castello dimorarono i maggiori rappresentanti dell’autorità regia fra cui il Castellano che amministrava la giustizia penale e che annoverava, tra i suoi compiti principali, la direzione del carcere e la manutenzione della fortezza il Bajulo che soprintendeva alla giustizia civile oltre che al controllo sul pagamento delle tasse. L’area circostante il Castello assunse il nome di “Balio” proprio dalla figura del Bajulo del regno. La fortezza fu "piazza reale" per i viceré aragonesi fino al XVI secolo. Con i Borbone divenne carcere. Nei primi decenni del XIX secolo passò al comune, che alla fine del secolo lo diede in concessione al conte Agostino Pepoli in cambio di un restauro. Quest'ultimo, infatti effettuò una bonifica dell’area, creò un giardino, restaurò due delle tre torri ormai diroccate, e ricostruì la torre pentagonale andata distrutta nel XV secolo. Furono poi effettuati degli scavi archeologici alla ricerca del tempio dal Cultrera nel 1934-36. Gran parte dei ritrovamenti sono conservati al conservata nel Museo Pepoli di Trapani. In età moderna l’area intorno al castello subì ulteriori manomissioni a partire dalla costruzione dell’attuale rampa di accesso (nel XVI sec.) che sostituì l’antico ponte levatoio, colmando il fossato che divideva la parte bassa fortificata (noto con il toponimo di castello del “Balio”) dal nucleo sulla rocca. La facciata del castello, volta ad occidente, è sovrastata da merli ghibellini, e il muro del complesso segue, con rientranze e sporgenze il contorno della rupe. Al di sopra del portone d'ingresso si possono notare: lo stemma Asburgo di Spagna, un piombatoio che serviva per ostacolare il nemico e una meravigliosa bifora trecentesca. All'interno del recinto fortificato si possono ammirare, oltre ad una vista panoramica senza tempo, dei reperti archeologici databili dall'età arcaica fino all'età normanna, come: le terme romane, il pozzo di Venere, resti del tempio di Venere, il ponte di Dedalo, la colombaia, la muraglia medievale, le feritoie, un tunnel medievale e le carceri borboniche. È osservabile l'imboccatura di una galleria segreta, che era sotterranea rispetto agli edifici scomparsi e conduceva fuori dal castello. Nella ripida parete rocciosa, a tramontana, si innalza un muro, attribuito a Dedalo, composto di dodici filari orizzontali di pietre pulitamente squadrate e sovrapposte ad opus rectum. Altri link suggeriti: http://www.italianways.com/il-castello-normanno-di-erice-fortezza-di-venere/, http://www.medioevosicilia.eu/markIII/castello-di-erice/, https://www.youtube.com/watch?v=Qqqfuprys8M (video di Ybor88), https://www.youtube.com/watch?v=2vjLpIUxXjY (secondo video di Ybor88), https://www.youtube.com/watch?v=ZaQH60_IuFs (video con drone di Mike Anuci), https://www.youtube.com/watch?v=v5E_zhee6RE (video di Testimonianza di Vita)
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Venere, https://www.fondazioneericearte.org/castellodivenere.php, https://www.turismo.it/italia/poi/castello-normanno-castello-di-venere/scheda/erice/, http://www.prolocoerice.it/index.asp?pag=informazioni&cat=3&sotcat=26&art=59
Foto: la prima è una cartolina della mia collezione, la seconda è presa da https://www.icastelli.it/it/sicilia/trapani/erice/castello-di-venere
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