sabato 13 giugno 2020

Il castello di sabato 13 giugno



MAZZARINO (CL) - Castello

Numerose fonti fanno derivare il nome Mazzarino da "Mazzara" per deformazione dall'antico toponimo "Maktorium". Maktorium (o Maktorion) sarebbe stato un centro indigeno ellenizzato (greco: Μακτώριον), citato da Erodoto (VII, 53) e che è stato identificato con i resti venuti alla luce nei pressi di Monte Bubbonia, nel territorio di Mazzarino, scavati da Paolo Orsi nei primi del Novecento. Il centro attuale invece si formò in età medievale attorno ad un castello di origine araba, del quale oggi si trovano solo pochi resti. Nel 1143 l'aleramico Manfredi fu il primo signore di Mazzarino. Nel 1304 passò sotto alla dinastia dei Branciforte, fino all'abolizione della feudalità, nel 1812. Infine nel 1818 fece parte della provincia di Caltanissetta. Mazzarino è considerata la perla del barocco siciliano della provincia nissena per la bellezza delle sue chiese e non solo. La località è stata dichiarata centro d'arte e può offrire al turista diversi spunti per una visita, come il castello, volgarmente detto "U cannuni", probabilmente per la similitudine che, nella fantasia popolare, assume la cilindrica torre di sud-ovest, unica interamente superstite, con un grande cannone. E' il monumento maggiormente rappresentativo ed è stato teatro di una puntata della serie TV "La piovra" girata all'interno di esso. D'origine romano-bizantina, il castello subì nel corso dei secoli numerosi rifacimenti. Sorge su una lieve altura, in prossimità dell'attuale centro storico. I resti fuori terra visibili consentono una lettura ricostruttiva dell'impianto a pianta quadrangolare con torri cilindriche angolari. Il castello garantiva il controllo delle sottostanti vallate dei torrenti Braemi e Disueri. Anche dopo l'edificazione dell'attuale abitato di Mazzari­no, sviluppatosi alle pendici del castello verso sud, mantenne nei confronti del paese tale posizione strategica. In origine il castello era costituito da quattro torri cilindriche legate da cortine murarie merlate, all'interno delle quali si sviluppavano gli ambienti abitativi e di servizio, oltre vari cortili interni. Oggi rimangono ben definite, anche se frammentate in alzato, soltanto la parete sud ed in parte le cortine a nord ed ovest. Le torri occidentali, dimensionalmente maggiori rispetto a quelle orientali, erano costituite da tre livelli collegati da scale in pietra ricavate all'interno delle stesse. L'ingresso avveniva attraverso una apertura a sesto acuto sita tra le due torri occidentali, della quale oggi restano poche tracce visibili. Le pareti nord e sud presentano varie aperture tipologicamente diverse a dimostrazione della edificazione in varie fasi, rilevabile anche dalla lettura della merlatura inglobata a quota del calpestio del terzo livello della parete sud. I resti di un grande camino sono ancora visibili sulla parete rivolta a nord. Con il restauro del castello si è operato un intervento di tipo conservativo per la salvaguardia delle strutture superstiti. Lo scavo effettuato all'interno dell'area delimitata dal perimetro murario, ricolma di sfabbricidi, ha consentito la ricostruzione planimetrica di alcuni ambienti e l'individuazione di numerose cisterne interrate per la raccolta di aridi e liquidi. Per quanto riguarda la storia del castello, la sua data di nascita è incerta. Quel che si sa è che Mazzarino e il suo Castello furono acquistati da Stefano Branciforti tra il 1282 e il 1292. È dunque molto probabile che esistesse già prima di queste date e che venisse utilizzato da signori e conti. In seguito un Branciforti prese la decisione di costruire il proprio Palazzo e vi si trasferì abbandonando il Castello al suo rapido ed inesorabile destino. Con una “Patente”, cioè con un decreto, il Principe di Butera e Conte di Mazzarino, Salvatore Branciforti, il 18 maggio 1790, nominò Don Pietro Accardi, benché‚ in età minorile, “Castellano di codesto Castello di Mazzarino, che trovasi vacante”. Altri link suggeriti: https://www.youtube.com/watch?v=C_QfQY1WcNs (video di Emanuele Collodoro), https://www.youtube.com/watch?v=bCewkhflz_E (video con drone di Gaetano Barbarino), http://www.virtualsicily.it/Monumento-Castello%20di%20Mazzarino-CL-249, https://www.typicalsicily.it/virtual-tour/v045/ (tour virtuale), https://www.youtube.com/watch?v=8i6kOgCzJeE (video con drone di Davide Saporito)

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Mazzarino_(Italia), https://www.icastelli.it/it/sicilia/caltanissetta/mazzarino/castello-di-mazzarino, https://www.siciliafan.it/castello-di-mazzarino/

Foto: la prima è una cartolina della mia collezione, la seconda è un fermo immagine del video https://www.youtube.com/watch?v=8i6kOgCzJeE sopra menzionato

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