martedì 27 luglio 2021

Il castello di martedì 27 luglio


 
BISTAGNO (AL) - Castello

Bistagno compare in documenti del 991 e 1155 col nome di Bestagnio, del 1052 con Bistanno. Secondo l'Olivieri « Bistagno esistette con termine di topolessigrafia: da spiegare come variante peggiorativa della parola stagno coi valore di terreno acquitrinoso ». Forse il nome attuale proviene da quello di uno dei tre borghi distrutti, situato nei pressi dell'antica chiesa di S. Maria « de plebe » (riedificata sul finir dei '700 col titolo di N. D. Assunta) nella piana a est del nuovo borgo. In poco tempo Bistagno crebbe in potenza e autorità, al punto che nel 1264 venne fondato un ospedale sotto il titolo di San Nicolao. Il castello, di cui resta la torre, sorgeva a uno degli angoli della base del triangolo (la caratteristica forma del nucleo urbano originario, oggi occupata dal centro storico), a strapiombo sul fiume, e fu per parecchi anni sicura residenza episcopale, quando nel 1343 a causa delle furiose lotte che si combattevano in Acqui tra le fazioni Guelfa e Ghibellina, il Vescovo Guido II dei Marchesi di Incisa preferì abbandonare la città e rifugiarsi nella fortezza di Bistagno, che poi donò al Marchese di Monferrato. Il paese, dopo un breve ritorno alla Chiesa sotto il Vescovo De Regibus, fece parte della dote di Lucrezia del Monferrato, venne conquistato da Amedeo VIII di Savoia e poi restituito alla dinastia casalese con la pace di Torino del 1435. Dal 1491 al 1651 fu dei Della Rovere di Monastero, parenti del papa Giulio II, e poi dei Bassi di Savona. Nel periodo dell'invasione napoleonica Bistagno fu teatro di scaramucce e insorgenze contro i Francesi, con conseguente saccheggio e pesante risarcimento. Il castello ha rappresentato il fulcro della vita bistagnese attraverso i secoli, ma, paradossalmente, è stato allo stesso tempo il punto più oscuro della storia del borgo. E' veramente più unico che raro, che un popolo non abbia saputo, voluto e potuto tramandare o conservare notizie attendibili su questo argomento. Il castello nacque nel XIII secolo ad opera del vescovo Enrico e aveva una cinta muraria intervallata da ben sei grosse torri che la suddividevano nelle relative cortine. Il XIII secolo si deduce in quanto il castrum bistagnese, da cui quasi certamente come ovunque altrove ebbe origine il castellum, viene nominato per la prima volta verso la conclusione di quel periodo storico. Quando il vescovo Enrico nel 1253, diede vita al nuovo concentrico bistagnese, certamente provvedette, come sempre in quei tempi, alla sua difesa con progetti per un fortilizio, che nei decenni seguenti deve aver visto l'avvio, se non la sua definitiva costruzione. L'attuale torre doveva far parte dell'edificio o palazzo, in quanto proprio nel punto più alto dello spazio interno era normalmente eretta una torre, ben più alta delle altre che sorgevano lungo le mura. Che il castello primigenio fosse munito del ponte levatoio e che fosse circondato da un ampio fosso, lo si ricava da ripetute citazioni negli ordinati. Oggi, però, poco o nulla, oltre la torre, rimane. La stessa, di forma esagonale è già per questo di aspetto poco comune e piuttosto rara. L'unico luogo ancora conservato della struttura originaria sono le cantine. Le riproduzioni inserite, ci mostrano rispettivamente un angolo ad arco, annerito dal tempo, ma con ancora ben visibili i materiali con cui fu costruita la muratura del tempo; l'altra, invece, offre alla nostra attenzione l'angolo più caratteristico, forse, dell'intero sottosuolo dei castello. Si tratta degli ultimi gradini di una scala che proviene dal piano terra e conduce ad un profondo e buio pozzo sottostante, evidentemente uno di quei pozzi che erano destinati ad oscure funzioni, non rare nel medioevo.La torre è dotata di cortina in laterizio coronata superiormente da una fascia di archetti ciechi.
Altri link suggeriti: http://lnx.iislevimontalcini.it/sitob/Bistagno/assedio2.html, https://langhe.net/town/bistagno-piemonte/

Fonti: https://www.comune.bistagno.al.it/it-it/vivere-il-comune/storia, https://www.comune.bistagno.al.it/it-it/vivere-il-comune/cosa-vedere/il-castello-e-la-torre-34521-1-b063f4b7ba98491ac556d67fd2cfa779, testo da pubblicazione "Castelli in Piemonte" di Rosella Seren Rosso (1999)

Foto: la prima è di mpvicenza su https://www.flickr.com/photos/36102477@N04/11136465956, la seconda è di michele anesa su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/172732/view

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