venerdì 23 luglio 2021

Il castello di venerdì 23 luglio


CERESETO (AL) - Castello

Il borgo, sorto in vicinanza dell’antica abbazia di San Cassiano venne infeudato da dei seguaci di Ardoino d’Ivrea e poi confiscato al cavaliere sàssone Granseverto suo sostenitore. Divenne in seguito possedimento dei monasteri della Novalesa e di Breme, dei marchesi di Monferrato aleramici e paleologi. Alla fine del 1500 Vincenzo I di Gonzaga lo concesse a Germanico Sarvognan costruttore della cittadella di Casale Monferrato. Il Castello di Cereseto sorge proprio nelle vicinanze di Casale Monferrato. L'attuale struttura è di origine relativamente recente e risale al 1910 circa. Fu eretto dall'industriale e mecenate Riccardo Gualino, su progetto dell'ingegnere casalese Vittorio Tornielli, in stile tardo quattrocentesco piemontese. L’edificio ha dimensioni monumentali, la sua costruzione impegnò per un decennio un numero considerevole di maestranze che portarono movimento ed attività in paese. L’imprenditore curò moltissimo anche gli interni, costruendo una collezione di mobili di pregio provenienti da tutta Italia e dall’estero, indispensabili per creare una sontuosa dimora. Il castello però sorge sulle ceneri di una roccaforte molto più antica che venne completamente abbattuta nel 1600: la datazione dell'antica roccaforte ricade nel periodo medievale, in quanto Cereseto era un piccolo feudo nato tra il 500 e il 600 d.C. e tra il 900 ed il 1000 venne governato dalla nobile famiglia astigiana dei Groseverto ed è proprio in questo periodo che probabilmente venne eretta la roccaforte, poi abbattuta nel 1600 e successivamente restaurata dai conti De-Maistre Lovera di Maria, per lasciare spazio alla bellissima e sontuosa ricostruzione novecentesca che ancora oggi è possibile ammirare. Nel 2019 a Torino, all'interno della importante mostra su Riccardo Gualino, sono stati esposte le opere e le fotografie storiche della vita all'interno del castello. Contemporaneamente la famiglia Sangiovanni, attuale proprietaria, ha aperto il castello ai visitatori ed attraverso una rappresentazione olografica del conte Gualino ha accolto un numeroso pubblico. Il Castello ed il suo stupendo parco sono stati visitati ed apprezzati dal Fondo Ambiente Italiano e sono oggetto di un progetto di ristrutturazione per trasformazione in Hotel e centro eventi del Basso Monferrato. Oggi il Castello si presenta in ottimo stato esternamente, in quanto abitato fino a pochi decenni or sono, mentre internamente ha perso molto degli originali fasti. Conta 153 stanze, 6000 metri quadrati lordi di abitazione e 170.000 metri quadrati di parco. Nel parco vi erano grotte e tane artificiali, una voliera, un’enorme serra in vetro, una vigna che era chiamata “la colonnella”, dei laghi artificiali, le fontane, i ruscelli e i giochi d’acqua. Tra le opere raccolte molti dipinti di valore sono poi stati ceduti alla Galleria Sabauda, come il trittico di Andrea Giusto che arredava il salottino d’ingresso, la lunetta di Matteo da Gualco che faceva bella mostra nel salone del pianterreno oppure il ritratto di Sofonisba Anguissola di Van Dyck che abbelliva la seconda sala dello stesso piano. Il giorno dell’inaugurazione del castello, l’8 settembre 1912, i proprietari e gli amici erano vestiti con abiti quattrocenteschi così da formare un colpo d’occhio unico nella storia monferrina; pareva essere resuscitato l’ambiente medievale. Una storia di sfarzi e cultura quella del Castello di Cereseto, che vide l’inizio del suo tramonto nel periodo che seguì immediatamente la fine della prima guerra mondiale. Ma quello che avvenne dopo va ben al di là di ogni previsione che si potesse fare. Un declino inarrestabile, con la vegetazione che giorno dopo giorno ha ricoperto quanto un tempo risuonava di note musicali e coppie danzanti, all’ombra delle imponenti torri che sembravano vigilare su ogni movimento interno ed esterno al maniero. Eppure, gli anni trascorsero inarrestabili e tra quelle mura iniziarono ad accadere cose di cui nessuno sembrava accorgersi nell’anonimato di un’imponenza che da fastosa diventava sempre più lugubre e impenetrabile. Non storie di fantasmi o mobili che inspiegabilmente cambiano stanza al passaggio dell’ultimo testimone disposto a spergiurare che non fossero collocati lì appena il giorno prima. Protetto dalle imponenti mura il Castello di Cereseto, è diventato negli anni ’80 il peggior posto che il maniero potesse diventare: la base per una banda di loschi criminali. Quanto le illegali attività di trasformazione e raffinazione di droghe pesanti siano durate non è certo individuabile, sta di fatto però che un giorno, una nutrita compagine di uomini della Guardia di Finanza riuscì a penetrare nel Castello di Cereseto, sgominando la banda di delinquenti che da qualche tempo sfruttava la tranquilla dimora per gli affari più loschi. Tutto sommato una storia come tante di cui sono pieni i quotidiani, dall’esito se vogliamo positivo ma, quando si costruisce sulle rovine di qualcosa di cui non si conosce la storia, essa è destinata a ripetersi senza che nessuno possa indicare mai il come e il quando. E infatti, dopo l’intervento per ripristinare la legalità nel Castello di Cereseto, accadde qualcosa di veramente inaspettato in grado però di scuotere molte coscienze ma più di tutte quelle che di certo non ne erano all’oscuro. Da un’intercapedine, in un luogo angusto, alla ricerca di chissà quale nascondiglio dei trafficanti di droga insediatisi tra quelle mura, venne scoperto quello che per sempre resterà il segreto più atroce del Castello di Cereseto: una piccola bara di zinco. Cosa conteneva è facile immaginarlo, come siano accaduti i fatti, senz’altro è meno intuibile. Sta di fatto che mai nessuno scorderà quel ritrovamento ma è certo che da qualche parte, una o più coscienze hanno visto parzialmente svelato il loro terribile segreto. Altri link proposti: https://www.youtube.com/watch?v=hKRvPplyK94 (video di Paolo Crepaldi), https://www.youtube.com/watch?v=vCMBSyWVEng (video de Il castello di Cereseto), https://www.youtube.com/watch?v=zo17Xvy068o (video di Rino Mansi), https://www.youtube.com/watch?v=Bymu95ekaH4 (video di Albyphoto - Urbex Italia), http://www.monferrato.org/ita/risorse-turistiche/castelli-fortezze/castello-di-cereseto/6bf7d467fc1e138be90fd428307a221c.pdf

Fonti: http://www.comune.cereseto.al.it/Home/Guida-al-paese?IDDettaglio=30395, https://it.wikipedia.org/wiki/Cereseto#Castello_di_Cereseto, http://www.comune.cereseto.al.it/Home/Guida-al-paese?IDDettaglio=30397, https://www.percorsimonferrato.com/castello-cereseto-monferrato/, https://www.fondoambiente.it/luoghi/castello-di-cereseto, https://www.gognasrl.it/antiquariato/blog-rassegna-stampa-pubblicazioni/personaggi-luoghi/castello-di-cereseto/, https://arte.icrewplay.com/castello-di-cereseto-monferrato-gualino-1900/

Foto: la prima è presa da https://www.cuneo24.it/2021/02/nel-monferrato-la-maestosa-bellezza-del-castello-di-cereseto-104956/, la seconda è presa da https://www.ilmonferrato.it/articolo/p5DnKiTHF0Wi2atdkpzm6A/cereseto-lavori-al-castello-danneggiato-dalla-tromba-d-aria-d-agosto

Nessun commento: