ALBONESE (PV) - Castello
Probabilmente Albonese trae il suo nome dal torrente Arbogna (Albona?) su cui sorge. Fece parte del comitato (contea) di Lomello, ed ebbe signori propri, forse derivati dai conti palatini di Lomello. Certo è che gli Albonese sono sempre ricordati come Conti, il che indica che discendevano da qualche antica famiglia comitale. Nel 1164 Albonese è nominato nel diploma con cui Federico I assegnò ufficialmente a Pavia il dominio sulle terre dell'antica contea, che da qualche tempo di fatto i Pavesi avevano sottomesso. I conti Albonese continuarono sotto Pavia ad esercitare la signoria locale sul paese, e questo possesso feudale non fu mai interrotto fino alla fine del feudalesimo (1797). L'antica famiglia si divise ben presto in più rami e tra di essi ci fu qualche lite; altre liti gli Albonese le ebbero con il Comune, che (caso molto raro) possedeva in tutto o in parte i redditi feudali (dazi ecc.), che altrove erano quasi sempre nelle mani dei feudatari. Comunque Albonese resta un caso raro di lunghissimo e pacifico dominio feudale di un luogo da parte di un'unica famiglia. Anche Albonese, con tutta la Lomellina, nel 1713 fu aggregata agli Stati dei Savoia e nel 1859 entrò a far parte della provincia di Pavia. Il castello venne costruito probabilmente nel XIV secolo, ma fu ampiamente trasformato in età barocca (XVII secolo). Per lungo tempo appartenne ai conti Langosco, fino a quando non venne distrutto, nel 1407, dal milanese Facino Cane. Ha subito notevoli rimaneggiamenti anche in periodi successivi. Indicato talvolta storicamente come casaforte nobiliare (a ciò si rifà il simbolo), ha già per dimensioni e struttura l'impianto del castello, con compiti prevalentemente di protezione delle derrate. L' edificio ha forma piuttosto massiccia, dall'impianto a blocco con base scarpata e cordolo marcapiano piuttosto pronunciato. Sorge in fregio alla strada che porta Cilavegna, un po' arretrato, in mezzo a un tessuto urbano degradato. Mantiene una sua spiccata individualità e una forte coerenza espressiva, che lo fanno spiccare nel contesto in cui si trova. Notevoli le dentellature in cotto delle torri e alcune finestre archiacute ancora sopravvissute. Il mastio ha mantenuto tuttora la merlatura bifida, su cui poggia la copertura a falde. Utilizzato attualmente ad abitazione. Altro link suggerito: https://m.facebook.com/storiedilomellina/photos/albonese-il-castellopiccolo-paesino-al-confine-tra-la-provincia-di-pavia-e-quell/1651290615070876/?_rdr
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Albonese, https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/1A050-00116/, https://www.mondimedievali.net/Castelli/Lombardia/pavia/provincia000.htm#albones,
Foto: la prima è presa da https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/1A050-00116/, la seconda è presa da http://www.infolomellina.net/sito/comuni/albonese.htm
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