NOCERA UMBRA (PG) - Castello di Salmaregia
Il castello di Salmaregia, fatto costruire da Rodolfo I, di stirpe longobarda e Conte di Nocera, era il principale e più importante della rete di fortilizi che dominava e proteggeva l'omonima valle e dei quali attualmente in territorio nocerino rimane il solo Giuggiano, l'odierna Casaluna. Al castello che, malgrado alcuni interventi discutibili, è ancora ben conservato si giunge principalmente attraverso la strada provinciale che passando per monte Alago si ricongiunge alla via Clementina al Passo del Termine. Anticamente alla valle di “Somaregia” si arrivava per mezzo del “diverticulum” della via Flaminia che da Nocera portava ad Ancona, tracciato modificato e migliorato da papa Clemente XII (da cui il nome della strada “Clementina”) nel 1734. Salmaregia è un castello di poggio posto su una piccola collina che ne garantisce almeno su tre lati una buona difesa. La sua pianta è ellissoidale e sia le abitazioni che le strade seguono questo andamento sfruttando le curve di livello. L'elemento principale che caratterizza l'insediamento e lo domina è il grande cassero di forma quadrangolare e alto attualmente circa 22 metri, il cui interno è purtroppo completamente diruto. Tra le altre costruzioni del castello di notevole c'é il palazzo dei signori, anche se fortemente rimaneggiato, mentre le mura sono leggibili solo nei tratti in cui coincidevano con le pareti esterne degli edifici. Fuori le mura e in epoca successiva al nucleo originale, si sviluppò un piccolo borgo forse anch'esso circondato da mura. Salmaregia aveva anche una “villa” (l'attuale Ville Santa lucia) caratteristica che l'accomuna all'altro dei due castelli più importanti del nocerino, Postignano. Secondo la leggenda il nome deriverebbe da Soma-Regia (corpo di re) poiché nei sotterranei della torre sarebbe stato sepolto col suo tesoro, il re Ottone III nell'anno 1002. E secondo i racconti popolari tramandati nei secoli, era costituito dalla statua del re con armatura e spada e una chioccia con pulcini, tutto in oro massiccio. Per anni il favoloso tesoro ha attirato ricercatori che però scavando sono rimasti a mani vuote. E tra storia e leggende di questo luogo misterioso e pittoresco del territorio nocerino ci soffermiamo, quasi due secoli dopo, sui testamenti di Monalduccio e Sebilia, personalità eminenti che vissero nel castello fra la prima e seconda metà del XIII secolo. Monalduccio, figlio primogenito di Namerio, aveva ricevuto dal padre il comando dei possedimenti e scrisse il proprio documento testamentario in data 28 Febbraio 1279. Da questo si possono estrapolare delle notizie essenziali per comprendere comportamenti, mentalità e vita dell'epoca. La sua prima parte del testamento riguarda lasciti in denaro che dovevano essere di una certa consistenza a chiese e autorità religiose con le quali egli aveva avuto stretti rapporti. Nell'ultima parte si arriva a stabilire l'eredità spettante ai propri figli che erano numerosi: risultano cinque figli maschi e tre figlie femmine: Meruzio, Fra Pelosino, Alberto, Rinaldo, Nerio, Zuccia, Dialtuccia e Floruccia. Riguardo al primogenito Meruzio si sospetta che fosse nato da un precedente matrimonio. Floruccia si ritrova invece col nome di suor Illuminata come un altro figlio è indicato come religioso, il già citato Fra Pelosino. La struttura del testamento di Sebilia è simile a quella del marito e appare proprietaria di un buon quantitativo di denari e beni frutto della dote di provenienza. Un aspetto importante è che i testamenti vennero stilati all'interno della casa dei signori stessi, nel castello di Salmaregia. Ciò avvenne alla presenza di numerosi testimoni. Monalduccio dettò le proprie volontà al notaio sotto gli occhi di tre religiosi che poi non sono altro che i reggenti di alcune delle chiese destinatarie dei suoi beni e alla presenza dei suoi fratelli e del primogenito nonché otto notabili che avevano l'esclusiva funzione di essere a conoscenza del contenuto testamentario. Altri link suggeriti: https://www.youtube.com/watch?v=pMBipGO99x8 (video di Oltre sentiero), https://www.youtube.com/watch?v=s5hYHRIm-DM (video di Giardinoweb), https://www.iluoghidelsilenzio.it/castello-di-salmaregia/
Fonti: https://noceraumbraturismo.it/contenuti/190086/castello-salmaregia, https://oltreilsentiero.altervista.org/salmaregia/, https://www.facebook.com/profile/100064712974630/search/?q=longobarda
Foto: entrambe prese da http://www.luoghidelsilenzio.it/umbria/02_fortezze/03_folignate-spoletino/00075/index.htm
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