venerdì 10 novembre 2023

Il castello di venerdì 10 novembre



MARANO DI NAPOLI (NA) - Torre Caracciolo

Il maniero nacque a Marano nel XV secolo, sulle colline dei Camaldoli, per volere del sovrano Ferrante I D’Aragona, re di Napoli dal 1459 al 1494. Costruito come dimora-fortezza in realtà pare non sia mai stato coinvolto in eventi bellici. Tuttavia si riscontra nell'impianto planimetrico l'intento di creare un presidio stabile di difesa del territorio che fosse capace di resistere ad un eventuale attacco per un lasso di tempo breve ma tale da permettere l'arrivo di aiuto da presidi vicini quali i castelli Scilla e Monteleone, che insieme ad Aversa ospitavano guarnigioni; ancora bisogna tener conto della vicinanza alla città di Napoli e al castello di Baia. Alla caduta del regime aragonese e con l’avvento del vicereame spagnolo (1504), Torre Caracciolo divenne proprietà della famiglia Ricca, baroni di Ampollosa, con i quali il complesso fu adibito ad austera residenza di campagna. Dopo una lunga e travagliata successione nel settecento il castello passò alla famiglia Capace Piscicelli che si occupò di un rimaneggiamento senza però intaccare la struttura originaria. Dal 1860 al 1935 il luogo rimase abbandonato fin quando il conte Ambrogino Caracciolo di Torchiarolo, dal quale deriva l’attuale denominazione, ne venne in possesso. Nell’ultimo periodo bellico in Italia, la Torre tornò alla sua originaria vocazione ospitando la sede del comando tedesco, che la utilizzò come punto d'avvistamento temendo uno sbarco degli Alleati sul litoraneo domizio. Il complesso di oltre 2400 mq si estende attorno ad un cortile rettangolare ed è composto da una torre costituente il mastio, da due corpi di fabbrica, di cui il primo ha sviluppo planimetrico a "L" e cinge il cortile a sud e ad ovest, mentre il secondo, a pianta quasi rettangolare, lo chiude a nord. Immancabile la cappella gentilizia a pianta quadrata impreziosita da un altare in marmo grigio. La torre costituente il mastio si eleva per tre livelli fuori terra, presenta una pianta rettangolare, interrotta da torrette in corrispondenza degli spigoli, ed è attualmente a copertura piana. La muratura perimetrale del mastio si innalza a scarpa sino all'estradosso del primo impalcato proseguendo, poi, verso il piano di copertura in perfetta verticalità. Le torrette, invece, presentano solo pareti a piombo. Parte dei materiali da costruzione utilizzati provengono dai vicinissimi Campi Flegrei, ma è interessante sottolineare che la maggior parte del tufo giallo adoperato è stato cavato direttamente in loco. Attualmente è di proprietà privata.

Fonti: testo di Roberta Zannella su https://www.visitquarto.it/2022/05/17/torre-caracciolo/, https://it.wikipedia.org/wiki/Marano_di_Napoli#Architetture_militari, https://www.mondimedievali.net/Castelli/Campania/napoli/provincia000.htm#torrecaracc

Foto: la prima è presa da https://calvizzanoweb.blogspot.com/2020/10/marano-il-giovane-e-la-verginella.html, la seconda è presa da https://www.visitquarto.it/2022/05/17/torre-caracciolo/

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