lunedì 7 maggio 2018

Il castello di lunedì 7 maggio







MASIO (AL) - Torre

La prima localizzazione di cui si ha notizia risale ad una carta del 1292 conservata in una raccolta della Biblioteca Nazionale di Torino. L'importanza del Comune nelle varie epoche è evidenziata da una ricca serie di avvenimenti di notevole rilevanza storica già negli anni a ridosso dell'anno mille, di cui si può indicare la seguente cronologia:
- nel 907, secondo un'antichissima tradizione locale, attraversò il Tanaro a Masio il corteo di monaci che traslò le reliquie di San Dalmazzo da Borgo San Dalmazzo a Quargnento. Nella parrocchia di S. Maria e S. Dalmazzo ancora oggi è conservata una reliquia del Santo.
- nel 980 venne infeudato dal Vescovo di Asti ai Visconti di Asti;
- nel 1190, i Consoli di Masio, che già era organizzato in Comune, conclusero un accordo con Alessandria e Asti concedendo esenzioni dal pedaggio ed aiuti di guerra ad entrambi; in cambio ottennero esenzioni da qualsiasi pedaggio per gli uomini di Masio che diventarono di diritto cittadini dei due Comuni maggiori;
- nel 1204 venne concordata una tregua tra Milano e Piacenza da una parte e Asti ed il Marchese del Monferrato dall'altra;
- nel 1218 i Lanerio e gli Orando di Quattordio cedettero ad Asti parte della loro giurisdizione su Masio;
- nel 1223 nella chiesa di S. Maria venne firmata la pace tra Alessandria, Asti e Alba, pace presto rotta per quanto riguarda l'applicazione del trattato circa Masio e le terre dell'Acquisana;
- nel 1227 venne diviso tra Alessandria e Asti e fu imposto il divieto di costruzione di fortificazioni sul suo territorio;
- nel 1357 i Guttuari acquistarono la signoria dai Lanerio;
- nel 1372, in occasione dell'approvazione degli Statuti, la signoria apparteneva ai Visconti;
- nel 1428 Masio fu infeudata ai Valperga che ottennero successivamente l'investitura degli Sforza;
- nel 1451 Francesco Sforza concedette Redabue agli Scarampi;
- nel 1605 Filippo III Re di Spagna investì Francesco Valperga;
- nel 1650, venne raso al suolo dai francesi e al termine della guerra dei trent'anni il Governatore di Milano, in nome di Carlo II Re di Spagna, reintegrò nel feudo i Valperga;
- nel 1674 i due ultimi Valperga cedettero metà del feudo ad Annibale Civalieri e metà a Carlo Olivasso.

Nei secoli successivi, con la fine dell'epoca feudale, nascono le piccole e medie proprietà terriere delle famiglie nobili (Marchese di Masio, Conti Baiveri). Ha origini masiesi la famiglia Rattazzi che ha avuto in Urbano il suo massimo esponente. Grazie all'attività politica di quest'ultimo, nella residenza estiva dei Rattazzi, Villa Marina, avvenne uno storico e decisivo incontro con Camillo Benso, conte di Cavour che diede vita al famoso "connubio" che portò l'uomo politico di Masio e Cavour alla guida dei governi decisivi per l'Unità d'Italia. A Masio sono state conservate la torre medievale, il simbolo del paese che ne rende inconfondibile la fisionomia, e parte delle mura che circondarono il paese. Alta circa 27 metri, insieme ad alcuni pezzi degli imponenti bastioni che restano, la torre faceva parte di una vasta opera di fortificazione esistente nel tredicesimo secolo (i nomi degli edifici di un tempo sono rimasti nella toponomastica del paese: Castello, Rocca, Spalto e Fontane). Presenta una struttura a pianta quadrata in laterizio ed è consunta nella parte terminale. Nel 2013, a seguito del completamento di restauri interni, è stato inaugurato il Museo La Torre e il Fiume (http://www.latorreeilfiume.it/) dedicato alla storia delle torri, da strumento di difesa ad elemento caratteristico del paesaggio. Lungo i sette piani della Torre sono illustrate le entiche tecniche di costruzione utilizzate in epoca medievale, l'evoluzione delle tipologie architettoniche, i sistemi di difesa e di assedio. Man mano che si sale si arriva qll'epoca contemporanea, quando le torri perdono il loro utilizzo a protezione del territorio e diventano un elemento caratterizzante del paesaggio, che a Masio si identifica con le colline ed il fiume Tanaro (l'ultimo piano è dedicato alle attività sul fiume). Il percorso conduce alla sommità esterna della torre da cui si gode un panorama mozzasiato sulla pianura del Tanaro e il Monferrato. Altri link: https://www.youtube.com/watch?v=ELMNluJrA24 (video di Francesco Petroli), https://www.youtube.com/watch?v=MY069J8ZgKw (video di Roby Allario)

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Masio, http://www.castelliaperti.it/it/news/item/visita-al-museo-la-torre-e-il-fiume-di-masio.html, testo su pubblicazione "Castelli in Piemonte" di Rosella Seren Rosso (1999)

Foto: la prima è di Artist46 su https://it.wikipedia.org/wiki/Masio#/media/File:Torre_Masio.jpg, la seconda è presa da http://www.provincia.alessandria.gov.it/sentieri/index.php?whattodo=sentieri&file=singola&id=187

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