VARANO DE’ MELEGARI (PR) – Castello in frazione Vianino
Agli inizi dell'XI secolo il borgo apparteneva a Ildegarda, moglie del longobardo Odone; nel 1028 la nobildonna vendette tutte le sue terre, tra cui rientravano anche il paese di Viazzano e il castello di Roccalanzona, al rettore della chiesa di San Pietro di Paderna, che a sua volta nel 1043 le donò al monastero di San Savino di Piacenza, s
otto la diretta autorità del vescovo. Nel 1188 Vianino passò sotto la gestione del Comune di Piacenza, ma già nel 1209 fu assegnato alla famiglia Scarpa. Nel 1382 il signore di Milano Gian Galeazzo Visconti concesse in feudo Vianino e Specchio al marchese Galvano Pallavicino. Nel 1428 il duca di Milano Filippo Maria Visconti inviò le sue truppe, guidate dal capitano di ventura Niccolò Piccinino, contro Manfredo Pallavicino, assaltandone il castello di Pellegrino; il marchese fu arrestato e costretto sotto tortura a confessare di aver congiurato contro il duca, che lo condannò a morte e confiscò tutti i suoi beni; Vianino fu allora assegnato con Pellegrino al Piccinino, ma nel 1447 gli abitanti del piccolo borgo si ribellarono e uccisero il suo terzo figlio Angelo. Il feudo fu quindi riassorbito dalla Camera ducale di Milano. Nel 1481 il duca Gian Galeazzo Maria Sforza assegnò Vianino al marchese Pallavicino Pallavicini, i cui eredi mantennero il possesso del feudo fino al 1579, quando alla morte del marchese Gerolamo Pallavicino il territorio fu assorbito dalla Camera ducale di Parma. Nel 1592 il duca di Parma Alessandro Farnese assegnò Vianino ai marchesi Facchinetti, bolognesi, ai quali seguirono nel 1647 i marchesi Dalla Rosa Prati e nel 1752 i Fogliani Sforza. Nel 1805 i decreti napoleonici abolirono i diritti feudali e il borgo divenne frazione del comune di Pellegrino Parmense; nel 1870 i confini amministrativi furono modificati e il paese fu assorbito dal comune di Varano de' Melegari. Il 9 luglio del 1944, durante le lotte partigiane della seconda guerra mondiale, l'antico paese fu dato alle fiamme e gli abitanti furono costretti ad abbandonarlo per alcuni giorni, prima di potervi rientrare. Dell'antico castello, rimaneggiato e frazionato più volte, oggi rimane soltanto una torre angolare a pianta circolare, posta a strapiombo sul margine del piccolo centro abitato, acquistata da privati. La minuta struttura, dalle tipiche forme delle architetture militari piacentine, tra cui in particolare il vicino castello di Varsi, è interamente rivestita in pietra e coperta con un tetto in lastre d'ardesia; sono pochissime le aperture, tutte rivolte verso il borgo, a dimostrazione del carattere pressoché difensivo dell'edificio; la porta d'accesso ad arco ribassato è raggiungibile attraverso una scaletta.
Fonti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Vianino,
https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Vianino,
https://caiparma.it/scn/schede/castello-di-vianino/Foto: la prima è presa da
http://www.dodecapoli.com/pagine/castelli_pagine/t-u-v-z/vianino.htm, la seconda è presa da
https://comepiaceavoi.wordpress.com/2017/05/20/vianino-piccolo-ma-al-quale-non-manca-nulla/
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