MONTECATINI VAL DI CECINA (PI) - Torre in frazione La Sassa
Il borgo è situato alla sinistra dello Sterza, un affluente del fiume Cecina, sulle propaggini orientali del Poggio al Pruno, dalle quali si può ammirare anche un ampio tratto di mare, comprese alcune isole dell'Arcipelago Toscano. Il primo documento che nomina il sito risale al 1128, quando Tebaldo, abate del monastero di San Pietro in Palazzuolo, presso Monteverdi Marittimo, richiese la restituzione, da parte di un certo Ansaldo, cui in precedenza erano stati dati in affitto, di alcuni terreni ubicati in corti e castelli della val di Cecina e della limitrofa val di Sterza, ove si trova Sassa. Il castello figura nel 1158 tra i possedimenti del vescovo di Massa Marittima, ma la questione non è ben chiara, dal momento che sul castello sembrano esercitare i diritti di signoria i monaci di Monteverdi ed alcune famiglie note successivamente nella documentazione scritta come Lambardi di Sassa, imparentati con i signori di Querceto, altro castello della zona. Le vicende del castello hanno seguito la storia di Volterra per tutti i secoli XIII e XIV fino al sacco perpetuato a danno della città nel 1472 per opera di Lorenzo il Magnifico. Il comune di Volterra, ad un certo punto, mirò a sostituirsi, nella gestione del territorio, al vescovo di Volterra, che fin dall'età di Carlo Magno aveva goduto di ampi privilegi con i quali aveva gettato la base e consolidato il proprio potere signorile nel territorio. Lo scontro tra comune e vescovo raggiunse livelli molto elevati, soprattutto quando a sedere sulla cattedra episcopale ci furono gli appartenenti alla famiglia dei Pannocchieschi. Una volta che il comune volterrano si rafforzò iniziò l'occupazione e l'annessione dei comunelli del territorio; tale sorte toccò pure alla Sassa, per la quale si ricordano ben quattro atti di sottomissione a vantaggio di Volterra: nel 1208, nel 1248, nel 1255 ed infine nel 1262, segno evidente della difficoltà da parte del comune di affermare in maniera definitiva la propria supremazia territoriale. Una leggenda collega la Sassa ai primi anni del Cristianesimo, quando nei boschi di Montalpruno sarebbe avvenuto l'incontro tra san Pietro e Cristo Redentore. Presso il Botro della Canonica, in località "La Chiesa", dove oggi sono visibili alcune rovine parzialmente coperte dalla vegetazione, Pietro avrebbe trovato rifugio dalle persecuzioni dei Romani e lì gli sarebbe apparso il Signore al quale si sarebbe rivolto con la famosa frase "Quo vadis?". Ricevuto l'invito di seguirlo a Roma e di accettare il martirio, Pietro avrebbe lasciato questi luoghi dove, a conferma dell'incontro, sarebbe rimasta l'impronta del piede di Cristo su una pietra, al margine della strada. La leggenda spiega il particolare culto per il Cristo Redentore che da secoli è radicato alla Sassa. Dell'antico castello di Sassa rimane una torre, forse il resto dell’antico mastio e una chiesa dedicata a San Martino, che fu pesantemente restaurata dopo il terremoto del 1846. Il castello di Sassa ebbe una storia molto simile a quella degli altri castelli che si trovano in Val di Cecina:in origine, erano formati da una semplice torre in pietra circondata da un fossato o da una palizzata in legno. All’interno di questa protezione si potevano trovare altri edifici in legno che erano usati come stalle, magazzini, dormitori, cucine. Nel corso dei secoli il legno venne sostituito dalla pietra e le torri, trasformata in palazzo, ospitavano i personaggi che governavano il territorio. Quando i castelli, dal XV secolo, persero la loro importanza militare, furono abbandonati ma sopravvissero i borghi. Altri link suggeriti: https://www.youtube.com/watch?v=odp6fbNbGB8 (video con drone di TheDarkhunter1982), https://www.borgodellasassa.it/, https://www.youtube.com/watch?v=GlMejK6u9lE (video di Maremma), http://irintronauti.altervista.org/borghi-in-val-cecina/
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/La_Sassa, http://www.settemuse.it/viaggi_italia_toscana/pisa_montecatini_la_sassa.htm
Foto: la prima è di Paladini Franco su https://www.ilmeteo.it/foto/Montecatini%20Val%20di%20Cecina/id/14123741219, la seconda è un fermo immagine del video di TheDarkhunter1982 (https://www.youtube.com/watch?v=odp6fbNbGB8)
Il borgo è situato alla sinistra dello Sterza, un affluente del fiume Cecina, sulle propaggini orientali del Poggio al Pruno, dalle quali si può ammirare anche un ampio tratto di mare, comprese alcune isole dell'Arcipelago Toscano. Il primo documento che nomina il sito risale al 1128, quando Tebaldo, abate del monastero di San Pietro in Palazzuolo, presso Monteverdi Marittimo, richiese la restituzione, da parte di un certo Ansaldo, cui in precedenza erano stati dati in affitto, di alcuni terreni ubicati in corti e castelli della val di Cecina e della limitrofa val di Sterza, ove si trova Sassa. Il castello figura nel 1158 tra i possedimenti del vescovo di Massa Marittima, ma la questione non è ben chiara, dal momento che sul castello sembrano esercitare i diritti di signoria i monaci di Monteverdi ed alcune famiglie note successivamente nella documentazione scritta come Lambardi di Sassa, imparentati con i signori di Querceto, altro castello della zona. Le vicende del castello hanno seguito la storia di Volterra per tutti i secoli XIII e XIV fino al sacco perpetuato a danno della città nel 1472 per opera di Lorenzo il Magnifico. Il comune di Volterra, ad un certo punto, mirò a sostituirsi, nella gestione del territorio, al vescovo di Volterra, che fin dall'età di Carlo Magno aveva goduto di ampi privilegi con i quali aveva gettato la base e consolidato il proprio potere signorile nel territorio. Lo scontro tra comune e vescovo raggiunse livelli molto elevati, soprattutto quando a sedere sulla cattedra episcopale ci furono gli appartenenti alla famiglia dei Pannocchieschi. Una volta che il comune volterrano si rafforzò iniziò l'occupazione e l'annessione dei comunelli del territorio; tale sorte toccò pure alla Sassa, per la quale si ricordano ben quattro atti di sottomissione a vantaggio di Volterra: nel 1208, nel 1248, nel 1255 ed infine nel 1262, segno evidente della difficoltà da parte del comune di affermare in maniera definitiva la propria supremazia territoriale. Una leggenda collega la Sassa ai primi anni del Cristianesimo, quando nei boschi di Montalpruno sarebbe avvenuto l'incontro tra san Pietro e Cristo Redentore. Presso il Botro della Canonica, in località "La Chiesa", dove oggi sono visibili alcune rovine parzialmente coperte dalla vegetazione, Pietro avrebbe trovato rifugio dalle persecuzioni dei Romani e lì gli sarebbe apparso il Signore al quale si sarebbe rivolto con la famosa frase "Quo vadis?". Ricevuto l'invito di seguirlo a Roma e di accettare il martirio, Pietro avrebbe lasciato questi luoghi dove, a conferma dell'incontro, sarebbe rimasta l'impronta del piede di Cristo su una pietra, al margine della strada. La leggenda spiega il particolare culto per il Cristo Redentore che da secoli è radicato alla Sassa. Dell'antico castello di Sassa rimane una torre, forse il resto dell’antico mastio e una chiesa dedicata a San Martino, che fu pesantemente restaurata dopo il terremoto del 1846. Il castello di Sassa ebbe una storia molto simile a quella degli altri castelli che si trovano in Val di Cecina:in origine, erano formati da una semplice torre in pietra circondata da un fossato o da una palizzata in legno. All’interno di questa protezione si potevano trovare altri edifici in legno che erano usati come stalle, magazzini, dormitori, cucine. Nel corso dei secoli il legno venne sostituito dalla pietra e le torri, trasformata in palazzo, ospitavano i personaggi che governavano il territorio. Quando i castelli, dal XV secolo, persero la loro importanza militare, furono abbandonati ma sopravvissero i borghi. Altri link suggeriti: https://www.youtube.com/watch?v=odp6fbNbGB8 (video con drone di TheDarkhunter1982), https://www.borgodellasassa.it/, https://www.youtube.com/watch?v=GlMejK6u9lE (video di Maremma), http://irintronauti.altervista.org/borghi-in-val-cecina/
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/La_Sassa, http://www.settemuse.it/viaggi_italia_toscana/pisa_montecatini_la_sassa.htm
Foto: la prima è di Paladini Franco su https://www.ilmeteo.it/foto/Montecatini%20Val%20di%20Cecina/id/14123741219, la seconda è un fermo immagine del video di TheDarkhunter1982 (https://www.youtube.com/watch?v=odp6fbNbGB8)
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