venerdì 8 giugno 2018

Il castello di venerdì 8 giugno




AREZZO - Castello in frazione Rondine

Rondine è una piccola frazione del comune di Arezzo, nell’omonima provincia, situata a 12 chilometri dal centro su un’ansa del fiume Arno. Il borgo, molto piccolo e ben conservato, risale all’XI secolo, periodo in cui fu edificato anche l’attiguo castello, i cui ruderi sono attualmente sottoposti a lavori di consolidamento e di restauro. Il castello di Rondine fu nel medioevo una delle più potenti roccaforti del contado aretino fra il Valdarno e il Casentino. Era evidentemente a controllo del fiume e della strada che da Arezzo procedeva verso Firenze e prima ancora verso Fiesole e passava nei pressi da Ponte Buriano. La sua origine è precedente al XII secolo. Un rogito del 1136 cita dei possedimenti nel castello della famiglia degli Uberti (Ubertini) che vengono donati alla Badia di Santa Trinita in Alpe. Il castello con certezza apparteneva a questa famiglia ed era sotto il patrocinio della Badia fin dal 1196. Molti furono gli episodi legati alle guerre fra guelfi e ghibellini che interessarono il castello. Nel 1287 fu conquistato dai guelfi aretini fuoriusciti, e divenne per molti anni una piazzaforte fiorentina. In seguito fu conquistato dal Vescovo di Arezzo Guido Tarlati nel 1323 come risulta da una formella inserita nel cenotafio del Vescovo nella Cattedrale di Arezzo. Nella seconda metà del XIV secolo, a seguito della sconfitta di Arezzo da parte di Firenze il castello passò definitivamente sotto la potestà di Firenze. Pochi anni dopo, nel 1338, Rondine, come del resto Arezzo e il suo distretto, passò sotto la Repubblica Fiorentina e non venne più interessato in fatti storici rilevanti, tanto da venire abbandonato e lasciato lentamente andare in rovina. Il castello è situato a pochi chilometri da Castiglion Fibocchi. Dal capoluogo è raggiungibile seguendo le indicazioni per quest'ultimo paese. La strada, sterrata, che porta sotto i suoi resti è segnalata da un normale cartello stradale senza accenno alla presenza dei ruderi. Oggi è diruto e abbandonato, invaso dalla vegetazione tanto da renderne difficile l'identificazione. Sorge al centro di una proprietà privata ed è recintato in quanto pericoloso addentrarsi tra i ruderi per la possibile caduta di pietre. Il possente mastio in parte svetta ancora ed è quasi intatto, tra gli arbusti si possono notare anche i resti della cinta muraria. La fortificazione ha un impianto rettangolare con un torrione che ancora è presente, fronteggiante la pianura e a strapiombo sull’Arno. Molti sono i resti delle murature ancora esistenti e denotano la grande robustezza dell’insieme. In effetti il castello, che attualmente è sede di una organizzazione religiosa di livello internazionale e che è stato restaurato, è ancora perfettamente leggibile. All’interno è presente la chiesa di San Pietro e Paolo che è citata in una relazione della visita pastorale del 1424. Altri link suggeriti: http://www.ruderimedievali.altervista.org/castello_rondine.html, http://stats-1.archeogr.unisi.it/repetti/includes/pdf/main.php?id=3683

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Rondine_(Arezzo), http://www.castellitoscani.com/italian/rondine.htm, http://www.caivaldarnosuperiore.it/il-castello-di-rondine/

Foto: la prima è presa da http://i3cipressi.blogspot.com/2015/02/la-setteponti-ponte-buriano-e-rondine.html, la seconda è presa da http://www.caivaldarnosuperiore.it/il-castello-di-rondine/

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