Con l'avvento del feudalesimo, Valenzano (denominata Ballenzanum) acquisì le caratteristiche di un feudo di media importanza. Il paese era dotato di mura ed aveva una forma pressoché quadrata, dal lato di circa 180 m. Le porte erano tre, quali la porta di via Bari, la porta di Santa Croce e la porta di Levante. Entro le mura vi erano numerose costruzioni, quali le carceri e le residenze del feudatario e dell'arciprete. I proprietari del feudo di Valenzano noti furono:
Nicolò De Cicala (1177)
Elia Sclavo (1187)
Iccerio De Mignach (1283)
Nicolò Spinelli (1354)
Moncello Arcamone (1382)
Nicolò Fusco (1400)
Famiglia Dottula (1417)
Giacomo Caldora (1434)
Famiglia Passarelli
Famiglia Mangliabeto
Famiglia Buci
Famiglia Carafa (1470)
Famiglia Furietti (1603)
Famiglia Zevallos (1748)
Famiglia Martucci (1806)
Il borgo rimase un feudo sino alle leggi eversive della feudalità, promulgate il 2 agosto 1806 da Giuseppe Bonaparte. Il Castello Baronale Martucci è sito nel borgo antico di Valenzano. La sua costruzione risale all'anno Mille ed ebbe particolare importanza nella guerra tra Normanni e Bizantini. Attorno si sviluppò successivamente tutto il borgo medioevale. Fra il 1220 e il 1250, all’epoca di Federico II, nel fervore di nuove iniziative architettoniche, ebbe inizio il ripristino o l’edificazione vera e propria del castello. In età angioina, prima metà del XIV sec., venne edificato il torrione. Nei sec. XV e XVI, a causa di lotte interminabili tra case regnanti per il possesso dell’Italia Meridionale, si impadronirono del feudo di Valenzano ben 9 casate. Il castello vide dunque il succedersi di numerosi feudatari (ben sedici) i quali apportarono svariate modifiche in funzione delle loro esigenze. L'accesso è sbarrato da un cancello in metallo che immette nell'atrio: quest'ultimo è circondato dalla massiccia struttura, sulla quale spicca la possente torre costruita dai Normanni nel 1060 e usata per controllare un'area che spaziava da Ceglie del Campo a Capurso. Essa è alta 20 mt. ed è strutturata su 3 piani. Il castello si sviluppa intorno a una corte interna e conta venti stanze al piano terra (comprendenti forni, cucine, lavatoi, carceri, tre cantine, una stalla capace di accogliere 14 cavalli e persino una cappella dedicata alla Madonna del Rosario) e diciotto al piano superiore, abbellito da tre arcate ben visibili dall'esterno. Le stanze al piano terra erano utilizzate come magazzino, luogo di lavoro e di riposo, dimore per i servi. Tra quelle al primo piano vi sono eleganti saloni, tra cui quello chiamato "dorato". Le finestre avevano tutte le inferiate in ferro e, nella parte sotterranea, c'era una neviera per conservare il cibo e l'acqua. Nel 1806 il feudo fu acquistato dal nobile di Altamura Pietro Aurelio Martucci. Da allora è rimasto di proprietà della famiglia fino ai nostri giorni. Attualmente il monumento è proprietà, infatti, della baronessa Matilde Falagario Martucci la quale ha restaurato ed ampliato la struttura per favorire l'organizzazione, da parte sua e delle associazioni locali, di convegni, manifestazioni culturali e musicali. La proprietaria nel 2003 ha istituito, in ricordo del marito, il “Premio Nazionale di Poesia, Prosa e Teatro” con cadenza annuale. Nel 2004, d’intesa con i docenti dell’Istituto Margherita di Bari ha fondato la Piccola Accademia Artistico-Musicale “Nicola Martucci”. Altri link: https://www.youtube.com/watch?v=Ou5XwQK-uSk (video di Vincenzo Lampignano), http://www.baronimartucci.com/la-storia/, http://rete.comuni-italiani.it/wiki/Valenzano/Castello_Baronale (con varie foto)
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Valenzano, http://www.barinedita.it/storie-e-curiosita/n2698-chiese-antiche-castelli-e-leggende--alla-scoperta-del-centro-storico-di-valenzano, http://www.prolocobisceglie.it/il-club-unesco-bisceglie-al-castello-di-valenzano/
Foto: la prima è presa da https://www.geoplan.it/luoghi-interesse-italia/monumenti-provincia-bari/cartina-monumenti-valenzano/monumenti-valenzano-castello-baronale-martucci.htm, la seconda è presa da http://www.baronimartucci.com/la-storia/
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