giovedì 2 febbraio 2023

Il castello di giovedì 2 febbraio



NICHELINO (TO) - Castelvecchio in frazione Stupinigi

Il castello detto “Castelvecchio” si trova in località Stupinigi ed è posto sul fianco destro della Palazzina di Caccia juvarriana, proprio alla svolta della strada da Vinovo. E’ un grande edificio di fondazione basso medievale, pesantemente rimaneggiato nel Settecento a pianta vagamente quadrata, con al centro un ampio cortile, affiancato da una tettoia per il ricovero di attrezzi agricoli e animali, costruito in mattoni rossi e sormontato da tre torri dello stesso materiale. La muratura è decorata a rilievo con mensole scalari in laterizio. All'impianto medievale è stato aggiunto, in epoca più recente, il corpo di fabbrica a quattro piani che sovrasta in altezza persino l’originaria torre a pianta quadrata, posta a difesa dell’ingresso. Il primo nucleo del castello è già documentato nel 1288. Passò in diverse mani: la famiglia Sili, i cistercensi dell’Abbazia di Staffarda. Nel 1396 il castello e il territorio di pertinenza vennero venduti a Pietro de Caburreto. In seguito la proprietà fu acquisita dalla principessa Bona di Savoia e alla sua morte nel 1431, con gli altri beni degli Acaia, tornò al primo duca Amedeo VIII. Poi per più di un secolo restò in feudo ai marchesi Pallavicino (i fratelli Carlo e Oddenino), subendo diverse modifiche e rifacimenti e assumendo le fattezze di fortezza quattrocentesca. Nel 1556 vi si insediò il governatore francese del Piemonte Carlo di Cossè, signore di Brissac e, nel 1562, fu ceduto ai cavalieri De Enrice e De Cremieux. Nella trattativa, però, qualcosa andò storto e il prezzo pattuito non venne pagato. I beni furono quindi venduti al conte Matteo di Cocconato, figura ombra per il duca Emanuele Filiberto. Il 29 gennaio 1573 lo stesso duca dichiarò che l’acquisto era a suo nome e fece dono di beni, giurisdizioni e diritti all’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro da lui appena fondato. Nel Settecento con la costruzione della Palazzina di Caccia il paesaggio di Stupinigi cambiò radicalmente: alcune case e la chiesa del borgo furono abbattute e il castello, decisamente ridimensionato, assunse il suffisso di “vecchio”. Di fatto per tutto l’Ottocento divenne un popolato condominio che ospitava decine di affittuari, personale, militari e guardiacaccia di servizio a Stupinigi. Mantenne però gli elementi del castello quattrocentesco: le torri quadrate, i cortili interni, gli spettacolari soffitti a botte e le tracce dell’impianto medievale. Dal 2005 il castello è in stato di completo abbandono; rientra tra le proprietà inalienabili della Fondazione Ordine Mauriziano (presieduta dall’ex segretario generale della CRT Angelo Miglietta), a cui secondo statuto spetta la salvaguardia del “patrimonio storico, culturale, religioso e paesaggistico di pertinenza sabauda nei secoli raccolto dall’ordine”, e che annovera tra le proprietà gioielli come la Palazzina di Caccia di Stupinigi, Sant’Antonio di Ranverso, l’Abbazia di Staffarda, la Basilica Mauriziana, le Chiese di Cagliari e Asti e terreni vari quasi impossibili da vendere per il vincolo d’uso che si portano addosso. 
Altri link suggeriti: http://www.parchireali.it/parco.stupinigi/punti-interesse-dettaglio.php?id_pun=1466, https://www.youtube.com/watch?v=9CP8S_rPaxI (video di A.G ARTIVISION), https://www.youtube.com/watch?v=s1NdV4SbELc (video di Albyphoto-Urbex Italia), https://www.nichelino.com/news/index.php/come-eravamo/22-c-era-una-volta/2531-castelvecchio-degrado-irreversibile, https://www.youtube.com/watch?v=fA6yxryIak4 (video di Max Wave)

Fonti: http://archeocarta.org/nichelino-to-castelvecchio-di-stupinigi/, https://comune.nichelino.to.it/stupinigi/la-zona-di-stupinigi/, https://www.univoca.org/nichelino-to-loc-stupinigi-castelvecchio/

Foto: la prima è di PR Stupinigi su http://www.parchireali.it/parco.stupinigi/punti-interesse-dettaglio.php?id_pun=1466, la seconda è presa da https://www.univoca.org/nichelino-to-loc-stupinigi-castelvecchio/

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