martedì 14 febbraio 2023

Il castello di martedì 14 febbraio



CESENA (FC) - Rocca Malatesta

La Rocca di Cesena è una delle più imponenti dell'Emilia Romagna. Si trova nel centro della città, vicinissima a Piazza del Popolo. È situata sulla sommità del Colle Garampo e circondata dal Parco della Rimembranza. L'esistenza di una Rocca cosiddetta vecchia, spostata più verso sud-est, di cui restano oggi poche sopravvivenze ( i paramenti murari compresi fra la spianata del cosiddetto gioco del pallone e l'arco di Porta Montanara, sulla via Malatesta Novello) e fra queste i due archi comunemente denominati "occhi di civetta", è attestata fin dal sec. XII. In seguito vi soggiornarono pure gli imperatori Federico Barbarossa e Federico II, a cui in particolare sono da attribuire restauri e ampliamenti; nuove fortificazioni venivano apprestate ancora verso il 1350. Non si sa invece dove sorgesse il fortilizio tardo-antico ed altomedioevale, pure citato dalle fonti, anche se si può supporre che si trovasse probabilmente nello stesso sito poi occupato dalla rocca premalatestiana. La Rocca cosiddetta nuova, cioè la “Rocca Malatestiana”, venne costruita a partire dal 1380, dopo la sconfitta di Cia degli Ordelaffi da parte del cardinale Albornoz e dopo i sanguinosi fatti del "sacco dei Bretoni", che avevano quasi distrutto la città e le sue antiche fortificazioni. I Malatesta si dedicarono con tenacia alla costruzione della nuova fortezza: dapprima Galeotto Malatesta, poi dal 1385 il figlio Andrea, dal 1416 Carlo e Pandolfo Malatesta da Rimini, e infine Domenico Malatesta Novello, che si avvalse pure delle consulenze di Brunelleschi e quindi di Matteo Nuti. Ma al ritorno del governo pontificio l'opera non era ancora stata completata. Infatti con la comparsa in Italia delle armi da fuoco, a partire dal 1450, si resero urgenti e necessarie delle modifiche sostanziali attorno al fortilizio, che doveva adeguarsi al collocamento in batteria delle "bocche da fuoco" e doveva saper reggere l'assalto delle "bombarde". La nuova rocca dunque, situata più a valle rispetto a quella precedente, venne completata dal governatore pontificio Lorenzo Zane nel 1480, avvalendosi dei progetti di Matteo Nuti; infine fu rafforzata nel 1503 dal duca Valentino che vi tenne prigioniera per un certo periodo la famosa Caterina Sforza. Già a partire dal sec. XVI, restaurato lo stato pontificio, la fortezza di Cesena, ormai resa inespugnabile, assunse sempre più il ruolo di baluardo interno e di deterrente contro chiunque volesse contrastare i poteri costituiti. La Rocca fa parte di un più ampio sistema di fortificazioni che circonda la città, sistema che ha affascinato anche Leonardo da Vinci quando nell'estate del 1502 soggiornò a Cesena, incaricato da Cesare Borgia di ispezionare e revisionare le fortificazioni delle giurisdizioni conquistate e migliorare le difese. Rimangono come sue testimonianze alcuni disegni della Rocca (le mura della Rocca Vecchia e della Rocca Nuova, i Rastelli, con la Porta Maestra), il rilievo completo della cinta muraria della città, annotazioni sugli usi e costumi di Romagna, appuntati sul suo taccuino, oggi custodito presso la Biblioteca dell'Istituto di Francia a Parigi. La rocca malatestiana ha una pianta pentagonale ed una cinta perimetrale con bastioni messi tra loro in comunicazione attraverso un corridoio continuo, che prende luce da una fitta rete di feritoie; sul lato sud era munita di un fossato con ponte levatoio; dal lato della Piazza il camminamento della "loggetta veneziana" la collegava col palazzo del Governatore. La Fortezza si caratterizza per la sua maestosa mole, per gli spalti panoramici e per i suggestivi camminamenti interni alle cortine. Nella corte è inclusa una cittadella fortificata che comprende due imponenti fabbricati, la Torre Maestra (Mastio o Maschio) alta e squadrata, al cui interno oggi sono esposte alcune armature e selle (originali), che venivano utilizzate per la “Giostra d'incontro” e il Palatium (Femmina), costruzione rettangolare e più tozza, dove ha sede il Museo di Storia dell'Agricoltura. Intorno ai camminamenti interni si sono sviluppate diverse leggende relative a passaggi e stanze segrete, compreso un famigerato corridoio dei fantasmi. Sotto i bastioni si trova lo Sferisterio, un tempo usato per giocare le partite di palla al bracciale, cinquecentesco gioco nazionale. Dall'età napoleonica, tramontata la sua funzione preminentemente militare, la rocca fu utilizzata come carcere (nel maschio oggi si possono visitare le celle che hanno ospitato decine di detenuti), funzione che perdurò fino agli anni Sessanta. Solo di recente dunque è stata restaurata e restituita alla città, destinata ad attività culturali (Museo dell'agricoltura, esposizioni artistiche, spettacoli musicali, manifestazioni di cultura e folclore locale), ed essa stessa Museo (http://roccacesena.it/). Le fa da corona il Parco della Rimembranza, uno dei polmoni verdi più suggestivi della città. I lavori di realizzazione del Parco, con la costruzione del muro di contenimento compreso fra v.le Mazzoni e la Piazza ( in cui nel 1944 furono ricavati anche rifugi antiaerei con gli ingressi protetti da archi rampanti ancor oggi ben visibili), furono avviati nel 1921, in seguito alla costruzione del sacrario ai Caduti della Prima Guerra Mondiale inaugurato nel 1924. Altri link consigliati per approfondimento: https://it.wikipedia.org/wiki/Rocca_Malatestiana_(Cesena), https://resistenzamappe.it/cesena/cs_antifascismo/cs_roccamalatestiana, https://www.youtube.com/watch?v=_0C8YiPDtts&t=3s (video di cesenawebtv), https://www.youtube.com/watch?v=NgE2e94veAE (video di Storie Enogastronomiche), https://www.youtube.com/watch?v=D7Ob59g2Vvk e https://www.youtube.com/watch?v=j0t_Y10QAHM (entrambi i video di Luigi Bavagnoli)

Fonti: https://www.comune.cesena.fc.it/cesenaturismo/rocca-malatestiana, https://castelliemiliaromagna.it/it/s/cesena/6029-rocca_malatestiana, https://www.homolaicus.com/arte/cesena/storia/Rocca%20e%20Cinta/Rocca.htm, https://www.romagna.net/cesena/monumenti/rocca-malatestiana-di-cesena/

Foto: la prima è di Michele Buda su https://castelliemiliaromagna.it/it/s/cesena/6029-rocca_malatestiana, la seconda è una foto della mia amica Romina Berretti

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