MONTECALVO IRPINO (AV) - Castello Pignatelli
La prima notizia storica di Montecalvo è contenuta in un documento del 1096, in cui si fa riferimento all'invio di circa sessanta armati di quella zona nella spedizione in Terrasanta voluta da Guglielmo il Buono. La cronaca di Alessandro Telesino ricorda che nel 1137 re Ruggero II, sovrano normanno in guerra con il conte di Avellino, si accampò ai piedi del castello di Montecalvo. Nel Catalogo dei baroni risulta che la prima famiglia feudataria fu quella dei Potofranco. In seguito alle distruzioni provocate dalle truppe di Manfredi di Svevia, il feudo venne concesso dapprima al nobile Matteo Diletto (1276) e poi donato dal re Carlo I d'Angiò al salernitano Giovanni Mansella. Dalla fine del 1300 Montecalvo seguì le vicende della contea di Ariano, alla quale rimase aggregata durante i governi dei de Sabran, degli Sforza e dei Guevara. Il violento terremoto del 1456 determinò lo sprofondamento di parte del centro abitato (probabilmente nel Fosso Palumbo) e la successiva espansione urbana fuori dalle mura, che non furono più ricostruite. Nel 1486 il feudo passò sotto il diretto governo della Regia Corte e otto anni più tardi fu venduto, assieme ai feudi di Corsano e Pietrapiccola, dal re Alfonso II d'Aragona a Ettore Pignatelli, duca di Monteleone e viceré di Sicilia. Costui gestì le rendite provenienti dal territorio fino al 1501, anno in cui il paese fu venduto ad Alberico Carafa primo duca di Ariano. Durante la breve dominazione francese, che ebbe inizio nello stesso anno 1501, signore di Montecalvo fu Pietro del Rohan, maresciallo di Francia e fedelissimo di re Ludovico. Ristabilito il potere spagnolo, re Ferdinando il Cattolico restaurò il ducato arianese che, con Montecalvo, tornò in possesso di Alberico Carafa. Nel 1505 Montecalvo fu donata da questi al figlio secondogenito Sigismondo, che nel 1525 ne fu nominato conte. Per quasi un secolo i Carafa amministrarono la contea di Montecalvo, fino a quando, nel 1594, fu acquistata da Carlo Gagliardi, che nel 1611 si fregiò del titolo di duca. Alla sua morte, nel 1624, il ducato tornò alla famiglia Pignatelli, a cui appartenne fino al 1806, anno dell'abolizione dei diritti feudali nell'Italia meridionale. Situato nel punto più alto del paese, il castello subì molte trasformazioni nel corso dei secoli, con la distruzione delle torri originarie e l'aggiunta dei bastioni sul lato nord-ovest. L'aspetto odierno dell'edificio lo si deve all'importante opera di restaurazione voluta dai Pignatelli, dopo il forte danneggiamento causato alla struttura dal terremoto del 1456, nonché a quella dei Carafa che hanno detenuto il feudo per più di trecento anni, fino agli inizi dell'Ottocento. Nel 1611 il Castello venne definitivamente mutato in Palazzo ducale. Altri due eventi tellurici del 1930 e del 1962 hanno danneggiato la struttura del Palazzo. L'edificio era diviso internamente in due piani; le cortine si elevano per oltre dieci metri e si sviluppano per una lunghezza di venti metri. Di più antico restano le imponenti strutture del piano terra e pochi ruderi del piano superiore. Si possono ancora ammirare, inoltre, i bastioni settencenteschi progettati per difendersi dall'assalto delle truppe nemiche. Oggi al Castello Pignatelli, restaurato nuovamente di recente, si accede attraverso un artistico portale in pietra arenaria datato al 1505 e delimitato da due colonne ioniche antistanti in rilievo. Esse sorreggono un frontone rettangolare in cui è visibile lo stemma della famiglia Gagliardi. Il portale immette nel cortile interno dove un secondo portale archivoltato conduce ad uno degli ambienti situati al pianterreno. All’esterno sono ancora visibili una torre di forma cilindrica, caratterizzata dalla presenza di una cisterna con pozzo situata al primo livello, e le cortine murarie che circondano tutta la corte del castello. Esse appartengono sia all’edificio rinascimentale che alla più antica struttura difensiva medioevale, in origine costituita dalla torre circolare e da un recinto fortificato. Altri link suggeriti: http://www.irpinia.info/sito/towns/montecalvo/castle.htm, https://www.youtube.com/watch?v=WjWvgl85HuA (video di IP motive, quello di Montecalvo è il primo castello mostrato), https://www.youtube.com/watch?v=N0qpTwaAU24 (video di Castelli d'Irpinia)
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Montecalvo_Irpino, https://sistemairpinia.provincia.avellino.it/it/luoghi/castello-pignatelli-di-montecalvo-irpino, http://www.castellidirpinia.com/montecalvo_it.html, https://www.museodeicastelli.it/castelli/montecalvo-irpino-castello-ducale-pignatelli/
Foto: la prima è di vlv_official_one su http://www.paesaggiirpini.it/foto/montecalvo-irpino/castello/6384/, la seconda è della mia amica Romina Berretti
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