mercoledì 22 marzo 2023

Il castello di mercoledì 22 marzo



ASSISI (PG) - Castello di Armenzano

Il nome Armenzano deriva dal latino "armentum", che vuol dire mandria di buoi, cavalli, ... La risorsa principale del paese fu infatti, per molto tempo, l'allevamento anche perchè la sua conformazione geologica, fortemente scoscesa, si presta ai pascoli ma non all'agricoltura. La sua popolazione nel periodo medievale si componeva di circa 400 persone (40 fuochi); nel 1950 contava 550 persone, ora ridotte ad una trentina. Uno dei signorotti che nel medioevo comandava il castello era Napoleone di Umbertino dei Monaldi, figlio di Libertino, che dominava anche sui castelli di Nottiano, Rocca Paida, Villa Caberta, Villa Marforio e Serra di Valtopina. Aveva inoltre la sua residenza in Assisi, con uomini d’arme e famiglia; anzi due di questi ultimi, Benvenuto e Leonardo “serventes Nepuleonis” furono cacciati dal Comune per aver ucciso Buono di Oportolo. Tumultuoso era l’animo di Napoleone d’Armenzano; egli ospitava nel suo castello San Francesco di, cui era amico ed ammiratore, tutte le volte che il Santo si recava a predicare nella zona. Ma l’affetto per il Santo non aveva mitigato la violenza di quel temperamento. Troviamo infatti il nome del Conte in una accesa controversia con la cattedrale di San Rufino, a causa di alcuni diritti sul castello di Serra di Valtopina. Tuttavia grande era il suo prestigio: nel 1232, essendo tra i notabili, è elencato come primo tra tutti i cittadini che assistettero nella Cattedrale di Assisi alla solenne processione fatta dai rappresentanti del Comune di Todi per liberare la città di Perugia dalle obbligazioni da essa assunte verso il Pontefice. Innocenzo IV, nel 1249 ordinò ai canonici di Assisi di accogliere come scolaro Ugolino nipote del “dilecti filii nobilis viri Neapolionis de Armezzano“. Alla morte di Napoleone avvenuta il 16 Giugno 1255, la famiglia decise di vendere la Rocca Paida; venti anni dopo, nel 1271 anche il castello di Armezzano venne ceduto dietro compenso al Comune di Assisi. Conosciamo i nomi dei figli di Napoleone: Bonconte, Ugolino, Ubertino, Angeleia, Elena, rispettivamente sposati a Palmira, Bionda, Aldobrandina, Nicola di Cristiano, Ermannino di Bevagna. Dagli atti notarili risultano anche quelli dei suoi nipoti Adeleta, sposa di Guidone d’Andrea, Nopoleuccio, Dialta, Cristianuccio, Francesco e Giovanni. Dialta, ancora fanciulla, appena Chiara degli Scifi fondò l’ordine delle Monache Clarisse, entrò in convento cambiando il suo nome profano, celebrato nelle danze e nelle canzoni d’amore, in quello di suor Lucia. Nelle Riformane, in data 14 ottobre 1380, si ha ancora la discendenza di questa famiglia, trovandovi un certo “Iohannes Cecce Napulutii, costellanus castri Armenzani, comitatus Asisii”; pur non avendo più la sua dimora privata ad Armezzano, egli fu qui in veste di castellano della contrada, indicata chiaramente nel testo con il vocabolo “castri”, ossia luogo chiuso e fortificato, secondo le definizioni del tempo. Dei luoghi intorno alle dipendenze del castello si ricorda Nottiano, che diede origine al beato Giovanni il semplice, seguace di san Francesco episodio raccontato in questo sito riferito al Castello di Nottiano. Edificato lungo la strada che unisce Spello ad Assisi, Armenzano è adagiato su un colle dal quale si gode lo splendido panorama delle colline e dei monti nocerini e della verde valle del torrente Anna. Il poggio su cui Armenzano sorge, tondeggiante e ristretto, ha reso obbligatoria la costruzione delle case in due cerchi concentrici; più in alto svetta isolata l'abitazione del signorotto medievale. Le mura che cingevano il castello sono ora completamente diroccate. La porta del castello è posizionata a sud-ovest e, una volta superata, si apre una stretta via a spirale delimitata da case in pietra che guardano all’esterno verso le colline e sale fino al Cassero che emerge sull’intero abitato e ancora costituisce l’immagine più tangibile del potere feudale. L’arco della porta di fattura etrusca a tutto sesto fu costruito originariamente in pietra serena, con il passare del tempo la poca manutenzione portò, nei primi anni 50 al crollo e gli abitanti del paese ricostruirono in laterizio l’arcata esterna, mentre quella interna è stata ristrutturata in pietra serena. Altri link consigliati: http://cultura.ilsentierodiarmenzano.it/castello-armenzano-assisi/, https://www.youtube.com/watch?v=zHa_732jL-k&t=48s (video di Vania Cavicchioli in cui si vede il castello nei primi 23 secondi)

Fonti: http://www.armenzano.it/paese.asp, https://www.iluoghidelsilenzio.it/castello-di-armezzano/

Foto: entrambe prese da http://www.luoghidelsilenzio.it/umbria/02_fortezze/03_folignate-spoletino/00048/index.htm

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