sabato 16 dicembre 2017

Il castello di domenica 17 dicembre




GROPPARELLO (PC) – Castello di Montechino

Si trova nella val Riglio, una piccola valle all'interno della val Nure, in provincia di Piacenza. Sorge sul monte Occhino, posto a picco sul torrente Riglio. Riconducibile al XII secolo, fu costruito come avamposto strategico a difesa della val Riglio. Fu prima di proprietà dei Confalonieri, apparsi in Piacenza alla fine dell'XI secolo, ai quali nel 1393 Gian Galeazzo Visconti concesse l'investitura feudale delle terre che già tenevano nel piacentino. Si racconta in Val Riglio che fu un uomo d’arme dei Confalonieri di Piacenza quello che circa otto secoli fa scavò la montagna e posò a terra la primissima pietra su una pre-esistente fortificazione romana. Una pietra che, da allora, è rimasta nello stesso luogo intatta a sostegno della torre. Fu l'inizio del castello di Montechino, un'opera imponente costruita con la sola forza delle mani. Nel 1492 i Confalonieri vendettero il castello alla potente famiglia dei Nicelli, signori per secoli della val Nure. Di questo maniero si conosce con precisione la storia a partire dal 1441, quando Filippo Maria Visconti, duca di Milano, investì della contea di Montechino Bertolino e Cabrino Nicelli. Di Montechino, ricordato nelle vecchie carte anche come Monte Occhino, furono, come si è detto, feudatari i Confalonieri, i quali nel 1492, nella persona di Niccolò, vendevano il castello omonimo e le terre pertinenti a Bartolino Nicelli il quale, per intercessione di Orlando Lampugnani, con rescritto ducale successivo, ottenne l'investitura feudale sul luogo stesso e su Rossoreggio e, in seguito, il titolo di conte. Con rogito del 20 luglio 1842 del notaio Baciocchi il castello fu venduto per 40mila lire al signor Giacomo Riva il quale, a sua volta, lo alienava ai conti Marazzani. Nel 1944 ospitò il Distaccamento «Ursus» della Divisione partigiana val d'Arda. Posto in vendita nel 1955, dopo la guerra, in seguito a una vertenza sorta fra gli eredi del conte Filippo Marazzani, il castello venne acquistato da mons. Stefano Fumagalli, arciprete di San Polo, il quale due anni dopo lo donò all'Ordinariato delle Suore per essere destinato a luogo di riposo delle monache di clausura. Attualmente di proprietà di un privato, è stato nel corso degli ultimi venticinque anni perfettamente ristrutturato nel pieno rispetto della struttura originaria. Il castello è costruito in pietra, su pianta rettangolare, con un torrione quadrato angolare orlato da merli guelfi. Nel frontone si possono ancora vedere gli originari incastri del ponte e del ponticello levatoi. L’edificio è in perfetto stato di conservazione, immerso in 27 ettari di parco, boschi con alberi secolari e campi coltivati, si sviluppa su due piani per un totale di 1.100 mq. Altri link suggeriti: http://www.preboggion.it/Castello_di_Gropparello-Montechino.htm (per vedere alcune foto di Solaxart 2013), https://www.youtube.com/watch?v=SLWUVMQlWKI (video di Danilo Doronzo).

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Montechino, http://www.bocachicaplaya.com/montechino_castle.it.html (da visitare per trovare altre foto e notizie), http://www.altavaltrebbia.net/castelli/valli/2238-castello-di-montechino.html,

Foto: la prima è di arzan su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/309057/view, la seconda è presa da http://www.bocachicaplaya.com/bocachicaphoto/montechino_castello_danilo/castello_neve_maxi_web.jpg





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