AMELIA (TR) - Castello di Canale
La storia medievale di Collicello è
però legata indissolubilmente a quella del dirimpettaio castello di Canale,
oggi purtroppo nascosto dalla vegetazione e a rischio di crolli. Questa
fortificazione eretta tra il X e il XII secolo, divenne, nel Trecento l’oggetto
del contendere fra lo Stato della Chiesa e la famiglia Chiaravalle, che ne
reclamava il possesso. Negli anni si susseguirono le lotte tra Canale e
Collicello che costituiva l’avamposto dello stato pontificio. Nel 1353 il cardinale Albornoz nel tentativo di riportare ordine
nello stato pontificio, iniziò le operazioni per la conquista di Canale e la
sua successiva distruzione, il terreno tornò in possesso della Chiesa che nel
1362 inviò un castellano per la riedificazione della rocca. Nel 1377 i
Chiaravalle riuscirono a rientrarne in possesso e la resero praticamente
inespugnabile. Con la sua tetra figura dominava la valle meta delle scorrerie
delle milizie chiaravallesi. I borghi limitrofi e in particolar
modo Collicello furono spesso soggetti ad attacchi e per questi motivi il
governo di Amelia decise di costruire un cassero a Collicello. A tale scopo
venne inviato il maestro Giovanni di Bettona insieme a Giovenale da Narni e
altri mastri del luogo costruì la torre che ancora oggi ammiriamo. La presenza
della fortificazione non scoraggiò gli attacchi chiaravallesi tanto che nel
1449 la torre dovette essere restaurata a seguito dei gravi danni riportati.
L’11 Settembre del 1461 Matteo di Chiaravalle e le sue truppe, approfittando
dell’assenza degli abitanti di Collicello recatisi alla fiera di Amelia,
attaccarono il vicino castello, demolirono gran parte delle mura di cinta, fino
alla torre grande e bruciarono le case all’interno del paese. La replica dello
stato pontificio si attuò già l’anno successivo ed infine nel 1464 il castello
di Canale fu demolito definitivamente. Un ultimo sussulto dei Chiaravalle ci fu
alla fine del secolo quando il famoso condottiero Altobello, a seguito dei
servigi prestati agli Amerini, si vide riconoscere il possesso dei territori di
Canale. Nel 1500 fu tuttavia, sconfitto ad Acquasparta e ucciso dal popolo a
cui era stato dato in pasto. La posizione defilata rispetto alle vie di
comunicazione, che aveva preservato Collicello dalle scorrerie, rese la
comunità alquanto isolata dagli sviluppi dei secoli successivi rispetto ai
borghi limitrofi, quali Sambucetole e Castel dell’Aquila. Il paese rimase, fino
al XX secolo, confinato al centro storico e ai grandi casali che punteggiano la
campagna e non conobbe uno sviluppo urbano. Nel Novecento il borgo si espanse
oltre la piazza della “buca”, così detta per il fatto che vi si accedeva
tramite un’apertura creatasi nelle mura di cinta, poi sostituita con un arco a
tutto sesto che oggi costituisce l’ingresso al centro storico. La crescita però
si arrestò negli anni '80 quando di fronte alla richiesta di abitazioni più
spaziose e confortevoli, non si riuscì a far fronte con un piano urbanistico
adeguato. Il castello di Canale non è completamente scomparso, esistono
ancora visibili i resti delle mura e un brandello di torre. Si raggiunge
facilmente a piedi attraverso un sentiero nel bosco.
Fonti: http://collicello.it/lastoria.htm,
http://www.iluoghidelsilenzio.it/castello-di-canale-collicello-di-amelia-tr/
(da visitare per approfondire le notizie storiche e ammirare varie foto)
Foto: entrambe prese da http://www.iluoghidelsilenzio.it/castello-di-canale-collicello-di-amelia-tr/
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