CASALMORO (MN) - Castello Gonzaga e Torre Mangeri
In epoca medievale, con l'alternarsi del dominio della signoria milanese,
mantovana e veneziana, il comune di Casalmoro (l'attuale denominazione risale
al 1192) fu direttamente coinvolto nelle aspre lotte tra guelfi e ghibellini,
schierandosi a favore di quest'ultimi. Per ritorsione, nel XIV secolo fu
saccheggiato e dato alle fiamme dalla parte guelfa di Asola. Nel 1438 un
trattato di pace tra i visconti di Milano e i Gonzaga, alleati alla Serenissima
assegnò definitivamente il territorio ai marchesi di Mantova. Risalgono a
questo tormentato periodo di guerre e carestie, la Rocca Militare
originariamente delimitata da un fossato denominata "Casotto", la
costruzione del Castello anch'esso circondato da un fossato di cui resta ampia
memoria nella denominazione della via principale del paese, ma soprattutto la
realizzazione nella seconda metà del XIV secolo ad opera di Barnabò Visconti
della Fossa Magna, che traendo le sue acque a nord-est di Carpendolo, scorre
attraverso l'abitato di Acquafredda e Casalmoro per raggiungere Asola. Le
condizioni materiali e lo stato spirituale della comunità di Casalmoro in quei
tempi emergono nitide dalle Historie del Mangini, contrassegnate
dall'insopportabile pressione fiscale, dalle distruzioni e dalle rapine
provocate dagli eventi bellici, dallo scorrere delle soldatesche
(particolarmente rovinoso, da questo punto di vista, fu il passaggio a
Casalmoro delle truppe mercenarie francesi inviate dai Gonzaga nel 1509) e
nell'infuriare delle pestilenze (tristemente famosa la peste che tra il finire
del XIV e i primi anni del secolo successivo falcidiò la popolazione). Ulteriori
elementi inerenti l'aspetto economico e demografico della popolazione si
ricercavano dai resoconti delle visite pastorali: significativa quella di Mons.
Bollani del 14 Maggio 1566 in cui si impartirono indicazioni in merito alle
sistemazioni da apportare alle varie chiese del luogo che comprendevano la
chiesa dei S. Quirico, dei Disciplini, di S. Maria del Monte (del Dosso), di S.
Stefano (la parrocchiale). Nei secoli successivi, Casalmoro seguì le sorti poco
propizie del piccolo ducato gonzaghesco, in lotta per la sopravvivenza fino
all'avvento di Napoleone: emblematica del periodo, ci resta in località
Corobiolo, una stele di marmo di botticino, alta 2 metri, fatta commissionare
ad un artigiano del posto dai nobili Mangeri nel 1762 che riproduce in sintesi
un proclama del Doge Loredan di Venezia in merito alle leggi che punivano le
ruberie e i vandalismi. A parte il cosiddetto "Casotto dei Visconti"
e un edificio secentesco, Casalmoro non possiede palazzi di particolare
interesse artistico e storico. Le uniche costruzioni degne di nota sono invece
quelle di carattere religioso. Il castello è una delle più antiche costruzioni
militari che ci sono pervenute, voluta dai Gonzaga di Mantova, che fece da
testimone a tutte vicende riguardanti le loro terre di confine ovest. Il
complesso, nei secoli riadattato a cascina agricola, presenta un corpo centrale
risalente alla prima metà del Trecento e alcuni edifici annessi, di epoca
successiva. Fu inizialmente edificato come rocca di difesa probabilmente da Francesco
I Gonzaga, al tempo in cui i Visconti occuparono Casalmoro. A protezione della
rocca venne scavato un fossato, alimentato dalla Fossa Regia. Nel 1380
l'edificio venne venduto ai Visconti per 30.000 ducati, passando nel 1389
ancora ai Gonzaga con l’intera "Quadra di Asola". Nel 1405 la rocca
fu venduta ai Malatesta. Nel 1419 Casalmoro divenne di proprietà del duca di
Milano Filippo Maria Visconti, conquistato con l'intera "Quadra
Asolana" da Francesco Bussone detto "il Carmagnola": il 7
settembre dello stesso anno il popolo firmò un atto di dedizione ai signori di
Milano. Il futuro marchese di Mantova Gianfrancesco Gonzaga fece costruire, a
spese della comunità, il castello accanto alla rocca preesistente a difesa dei
suoi sudditi in caso di un attacco e per sua residenza da caccia. Nel 1429 il doge
Francesco Foscari inserì
Casalismaurum nella "Quadra
bresciana" di Asola. Nel 1438 fu ospite del castello il capitano Gattamelata,
coi suoi uomini al servizio della Serenissima. Casalmoro il 10 agosto 1482
passò nuovamente ai Gonzaga. Si ha notizia del possesso del castello già dal 1541
da parte di Alfonso Gonzaga, secondo marchese di Castel Goffredo. Nel 2011 la
corte è stata oggetto di un'importante opera di restauro. Nel fabbricato
principale si ravviserebbe la mano del noto architetto fiorentino Luca Fancelli,
al servizio del marchese di Mantova Ludovico III Gonzaga. In primavera 2018 la
corte castello sarà inaugurata. Un altro edificio storico di Casalmoro è la Torre
Mangeri, è situata alla periferia sud del paese. Essa veniva utilizzata a
difesa della vicina corte rurale. Circondata anticamente da un fossato e dotata
di passerella retraibile, era munita di apparato a sporgere, che aveva una
funzione decorativa più che difensiva. La torre fu eretta dalla nobile famiglia
Mangeri di Asola, che lasciò il suo stemma in marmo sulla facciata, e si
sviluppa per quattro piani. Oggi è di proprietà privata.
Fonti: http://www.comune.casalmoro.mn.it/, https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Casalmoro,
https://it.wikipedia.org/wiki/Torre_Mangeri_(Casalmoro), http://www.lecicloviedelpo.movimentolento.it/it/resource/poi/poi-671/
Foto: entrambe di Massimo Telò, la prima - relativa al
castello Gonzaga - è presa da https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Casalmoro#/media/File:Casalmoro-Cascina_Castello.jpg.
La seconda - relativa alla Torre Mangeri - è presa da https://it.wikipedia.org/wiki/Torre_Mangeri_(Casalmoro)#/media/File:Casalmoro-Torre_Mangeri.jpg
Nessun commento:
Posta un commento