PETRELLA TIFERNINA (CB) – Palazzo Girardi (o dei “Sette Medici”)
Il più antico documento di cui si parla del paese è la Pergamena montaganese del 1039. Nel frattempo il territorio veniva riordinato nel Contado di Molise, ex circondario del castaldato longobardo di Bojano. Tale Contado nel periodo degli Svevi (XIII secolo) fu unito al Giustizierato d'Abruzzo con capitale Sulmona, successivamente ripartito nel settore della Terra di Lavoro. Dal passaggio del dominio Svevo a quello Angioino non ci sono molte notizie, tranne che Petrella nel 1270 veniva ceduta da Carlo I d'Angiò a Pandolfo di Pietro De Grossis, mentre la zona della Rocca andava a Tommaso di Agnone. Tuttavia già 9 anni dopo, sempre per intercessione di Carlo, il feudo passò ad altri signori, ed era uno dei più fiorenti del Molise per le campagne circostanti. Nel '400 la famiglia Stella fu feudataria, finché nel 1443 passò ai De Sangro per concessione di Alfonso I d'Aragona, e di seguito Petrella venne venduta a Camillo Mormile per 13.000 ducati. Nel 1456 il paese fu danneggiato da un grave terremoto che sconvolse gran parte del Molise, verificatosi tra le montagne del Matese e Pontelandolfo. Nel 1562 il paese passò a Raimondo Carafa, nuovo padrone, fino alla vendita nel 1570 ai Pignatelli. Per un secolo intero Petrella non ebbe padroni fissi, ma venne continuamente ceduta a famiglie della zona di Termoli e Larino. Una prima battuta di arresto nella bolgia del feudalesimo si ebbe nel 1799, durante la Repubblica Partenopea, quando i feudatari erano i Pulce da Montepulciano. Lo smembramento del Molise assegnò a Petrella il posto nel cantone di Campobasso, e con l'abolizione del feudalesimo nel 1806, a Petrella si costituirono associazioni della terra con capi uomini dell'alta borghesia. Nacque così il latifondo, e Petrella non uscì gravata al livello sociale ed economico, dopo la fine del feudalesimo, tanto che il Molise, con legge speciale, fu staccato dalla Capitanata di Foggia, e nel 1808 il paese divenne comune. Il Palazzo Girardi, detto anche dei “Sette Medici”, sorge fra gli stretti vicoli del paese, poco lontano dalla splendida chiesa di S. Giorgio. La struttura, risalente al 1615, fu oggetto di numerosi interventi di ricostruzione, il più importante dei quali agli inizi del XVII secolo. L’edificio costituisce un esempio di architettura rinascimentale sovrapposta ad una costruzione medievale. Nella sua facciata principale, è particolarmente suggestivo il loggiato con 4 archi a tutto sesto su colonne lavorate, a cui si accede tramite una importante scalinata d'ingresso. E’ stato acquisito al patrimonio comunale come “Centro Sociale Polivalente”, Centro Espositivo di Arti Figurative” e sede dell’archivio storico.
Fonti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Petrella_Tifernina,
http://www.comunitamontanamolisecentrale.it/palazzo_petrella.htm,
http://www.regione.molise.it/cstc/files/e3edcc7051cdb883c1256a6e003a939f.htm,
http://www.borghiandsagre.it/Borgo/petrella_tifernina_campobasso.htmlFoto: la prima è presa da
https://www.mondimedievali.net/Castelli/Molise/campobasso/petrella02.jpg, la seconda è presa da
http://www.regione.molise.it/cstc/files/e3edcc7051cdb883c1256a6e003a939f_file/0.jpg
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