lunedì 8 gennaio 2018

Il castello di lunedì 8 gennaio






CAPRESE MICHELANGELO (AR) - Rocca

Caprese Michelangelo è collocato sulla dorsale appenninica, nell’area più verde della Val Tiberina Toscana. Il territorio, che raggiunge l’altitudine di 1415 metri nell’Alpe di Catenaria (M. Castello), è attraversato da numerosi corsi d’acqua confluenti nel torrente Singerna, che si unisce al Tevere nel lago di Montedoglio. Dopo il 568 d.C. iniziò la dominazione longobarda, che esercitò un forte e duraturo influsso sulla realtà locale; lo testimoniano i nomi di vari luoghi, come Mezzano (Dicciano), Agitone (Giglione), Perello (Priello) ecc., il pluteo in pietra dell’VII secolo, decorato a bassorilievo, rinvenuto durante i lavori di restauro nella Chiesa di S. Cristoforo, e la menzione, nei documenti dell’Archivio Capitolatore Aretino, dei “Longobardi de Caprise”. Signori di Caprese furono nei secoli XI e XII i Conti Ranieri di Galbino fino a quando, nel 1226, il Comune, stanco delle lotte tra i feudatari, si mise sotto la protezione di Arezzo. Nel 1260 i Conti Guidi di Romena presero il possesso del territorio, ma nel 1324, dopo un assedio di tre mesi, conquistò il castello il vescovo di Arezzo Guido Tarlati. Dopo alcuni decenni di anarchia, nel 1384, i Capresani fecero volontaria dedizione alla Repubblica di Firenze. Il dominio fiorentino fu sancito, nel 1386, con l’istituzione di una Podesteria che rimase in vigore fino al 1783. Nacque a Caprese, il 6 marzo 1475, Michelangelo Buonarroti, nel periodo in cui il padre Ludovico di Buonarroto Simoni vi svolgeva la funzione di Podestà. Nel 1737, terminata la secolare epoca dei Medici, il territorio passò sotto l’amministrazione degli Asburgo-Lorena, intercalata in breve, ma importante dominio francese (1799-1814). Con il plebiscito del 1860, Caprese, come tutta la Toscana, entrò a far parte del regno di Sardegna e poi di’Italia. In questo periodo nuovo lustro venne a Caprese dalla figura e dell’opera di Giovanni Santini (Caprese 1787 – Noventa Padovana 1877), astronomico e matematico eminente nell’insegnamento e nella ricerca. Con Regio Decreto del 9 Febbraio 1913, fu aggiunto all’antico nome quello di Michelangelo, a significare i natali che qui ebbe il Sommo Artista. Il ricordo del Buonarroti vive ancora oggi nella Chiesa di San Giovanni, e all’interno delle mura castellane che ospitarono il Museo Michelangiolesco: la Casa Natale, il Palazzo Clusini, oggi sede del Municipio, le Sale della Rocca, in cui si trovano antichi calchi in gesso donati dalle Gallerie Fiorentine, ed il suggestivo Museo di Scultura all’aperto. Le tracce di questa storia intensa si possono ammirare ancora oggi nei monumenti più significativi di Caprese: la Rocca medioevale, l’Abbazia camaldolese di Tifi, la Pieve di San Cassiano, esaltata dalla potenza espressiva del suo ambiente, la romantica Chiesa di San Cristoforo ed il Santuario della Madonna della Selva. Suscitano ammirazione e rispetto i luoghi che testimoniano il passaggio di San Francesco durante i suoi viaggi da Assisi al Sacro Monte della Verna: la Chiesa di San Polo, la Cappella di Zenzano, l’Eremo della Casella. La rocca iniziò ad essere realizzata sulla cima più elevata del colle (corte alta) per svilupparsi poi in un sottostante grande recinto e, successivamente, in una corte bassa (l'attuale entrata del castello). Mentre l'abitazione del signore era collocata nella corte alta, nella quale sono ancora esistenti i resti di una magnifica sala, nella corte bassa erano le abitazioni della gente comune e la chiesa. Di questa chiesa si intravede ancora la traccia della volta, sul muro sopra la fonte immediatamente a destra della porta di ingresso. Al millecento dovrebbe essere riferita la torre quadrangolare tuttora visibile nel castello ed alcune strutture murarie. Tra il 1323 e il 1324 la Rocca di Caprese venne assediata da Guido Tarlati, il vescovo guerriero signore di Arezzo, e, per quanto imprendibile, alla fine si dovette arrendere per fame. A seguito delle distruzioni operate dal vescovo, tra la fine del Trecento e l'inizio del Quattrocento, allorché Caprese passò sotto il dominio di Firenze (1386) la cinta muraria venne restaurata e fu eretto, all'inteno delle mura, il Palazzo del Podestà dove, nel 1475, nacque - come detto - Michelangelo Buonarroti. Della Corte Alta rimangono alcuni ambienti, una parte del circuito murario con porta, una cisterna ed una grande sala con volta a botte. A quest'ultima è riferibile un frammento di affresco parietale a motivi geometrici policromi e rosoni rinvenuto nel 1966 negli scavi della grande sala ed attualmente collocato negli spazi espositivi. Nei secoli successivi la Rocca perse di importanza e subì crolli e danneggiamenti. Nel 1667 una torre delle mura crollò, nel 1782 un forte terremoto danneggiò murature e torri. Nel 1875, con il rinvenimento dell'atto di nascita di Michelangelo a Caprese, venne fondato, all'interno dell'antico Palazzo del Podestà e quindi casa natale dell'Artista, il Museo Michelangiolesco. Agli inizi degli anni Sessanta venne poi restaurata la Rocca, nella parte della corte alta e del recinto all'aperto, e l'intera area destinata a Museo. I ruderi vennero inglobati in strutture moderne e vennero creati nuovi ambienti espositivi. Questo conserva oggi numerosi pregevoli calchi delle opere dello scultore presentate anche con un interessante percorso per bambini: i “Prigioni” realizzati per la tomba di papa Giulio II, la Madonna di Bruges, il Cristo della Minerva, il Bacco, ecc.. A partire dagli anni 70 del '900 il Museo ha ospitato una serie di eventi legati all'arte contemporanea che hanno generato un piccolo nucleo dedicato alla scultura del XX secolo, nel quale compaiono nomi di illustri artisti quali Greco, Fazzini, Vivarelli. Negli ultimi anni, poi, grazie alla donazione di Enrico Guidoni, la sezione contemporanea del Museo si è ulteriormente allargata arrivando a comprendere più di 150 opere di medio e piccolo formato in diversi materiali (bronzo, marmo, gesso, cera) di artisti di spicco del panorama italiano. Altro link suggeriti: https://www.youtube.com/watch?v=paaZTHEyNS8 (video di paoloslavazza).

Fonti: http://www.capresemichelangelo.net/storia/, http://www.valtiberinaintoscana.it/rocca-michelangelo, http://www.capresemichelangelo.net/costume/museo/#rocca,

Foto: la prima è presa da http://www.capresemichelangelo.net/storia/, la seconda è presa da https://www.tripadvisor.it/LocationPhotoDirectLink-g1632622-d3246824-i43531242-Museo_Michelangiolesco-Caprese_Michelangelo_Province_of_Arezzo_Tuscany.html

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