Secondo Polibio Erbesso dovette essere un villaggio distrutto dai romani nella Prima guerra punica, durante l'assedio della città di Agrigento, e del quale essi si servirono come luogo di deposito di viveri e di materiale bellico. Grotte sotto gli Aragonesi fu terra feudale, cioè terra in cui l'amministrazione del re veniva delegata ad un vassallo che la riceveva in beneficio. Appartenne pertanto ai Ventimiglia, ai Montaperto, poi, nella seconda metà del XVIII secolo a Don Vincenzo La Grua Talmanca Principe di Carini, discendente del protagonista del truce episodio in "La baronessa di Carini" che tanto eco suscitò nel cinquecento in tutta la Sicilia. La Grua, carico di debiti, nel 1800 vendette ed assegnò le proprie terre ai vari creditori. Nel 1471 Giovanni II d'Aragona concesse al Barone Montaperto l'autorizzazione a costruire "... una turri seu fortiliziu cum soi barbacani, baglu et merguli per tutela et defentioni di li persuni coversanti in dictu fegu". La torre di guardia, provvista di merli, venne costruita nella parte più alta del territorio. Nel 1627 il Barone Gaffore acquistò dal vicerè l'autorizzazione all'esercizio della giustizia penale (e ad innalzare nel paese... "furcas, perticas, palos..."); fece perciò erigere, accanto alla già esistente torre, un palo. Da allora la torre venne chiamata "Torre del palo". La costruzione tuttora esistente è ciò che rimane dell'edificio originario, dopo uno scriteriato "restauro". Visitando i tre piani della torre, al primo c’è una piccola stanza con un libro aperto su un leggio; attraverso una scala strettissima e piccolissima, a chiocciola e senza ringhiera, si sale al secondo piano, dove ci sono un tavolo e delle sedie; da lì salendo una scala ancora più ripida e stretta si sale al terzo, per visitare l’osservatorio. E' una stanza con 14 finestre, ognuna delle quali si affaccia in una direzione diversa del territorio di Grotte. Si racconta che in passato la torre era abitata da un monaco che era un grande appassionato di astronomia e da quelle finestre osservava le stelle. Prima del restauro le finestre però erano dodici, come i mesi dell’anno.
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Grotte, http://www.grotte.info/ag/territorio.htm, https://www.malgradotuttoweb.it/grotte-i-bambini-del-roncalli-adottano-la-torre-del-palo/
Foto: la prima è presa da https://www.malgradotuttoweb.it/alla-scoperta-della-torre-del-palo/, la seconda (che mostra la torre prima del restauro) è presa da http://www.grotte.info/ag/territorio.htm
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