mercoledì 30 ottobre 2019

Il castello di mercoledì 30 ottobre





GARLASCO (PV) - Castello

Di probabile origine preromana (almeno a giudicare dal nome), è citato fin dal X secolo; nel 981 fu donato dall'imperatore Ottone II al monastero di San Salvatore di Pavia, a quell'epoca tra i massimi possidenti della zona. Nel XII secolo, se non prima, entrò a far parte dei domini pavesi, sotto i quali fu sede di podesteria, restando a lungo (come d'altra parte gli altri centri maggiori del territorio pavese) libero da signorie feudali. Nel 1356, durante la guerra tra Pavia ed i Visconti, Garlasco fu assediata dalle forze dei signori di Milano e, dopo un duro assedio, conquistata. Solo nel 1436 il conte palatino Guarnerio Castiglioni fu investito di Garlasco da Filippo Maria Visconti, e il feudo rimase poi ai suoi discendenti, divisi in più linee che ebbero la consignoria su Garlasco; solo Alessandro Castiglioni nel 1761 riunificò il potere nelle sue mani; suo nipote Alfonso Gaetano nel 1774 ebbe il titolo di Conte di Garlasco, ma fu anche l'ultimo feudatario, poiché il feudalesimo fu abolito nel 1797. La presenza di fortilizi medioevali originò, a cavallo tra il XIV e il XV secolo, uno dei castelli più importanti della Lomellina, tanto da essere detto, all'epoca, Propugnaculum Papiæ. La struttura era quella tipica lombardo-viscontea, a pianta quadrata con corte interna e torri quadrangolari agli angoli. All’esterno dell’edificio, sorgeva quasi sicuramente un fossato. Il castello venne saccheggiato e devastato più volte. Nel marzo del 1524, un devastante attacco da parte di Francesco Maria della Rovere, assistito da Giovanni de Medici (Giovanni dalle bande nere), fece crollare completamente il maniero. I condottieri non solo lo espugnarono, ma lo rasero al suolo, proprio per non permetterne la ricostruzione. Ricostruito e rivisitato architettonicamente e funzionalmente nel corso dei secoli, dell'edificio originario non vi è quasi più traccia: l'unica testimonianza tangibile è data dal torrione posto alle spalle della piazza (anch'esso commistione di stili diversi), oltre ad alcuni resti delle fondazioni ed una piccola torre. Riguardo al torrione, qui si vuole che un frate, spaventato, invocò l’aiuto di Dio, chiedendo che quella torre fosse risparmiata, per salvare alcuni civili al suo interno… A quanto pare funzionò! Altro link suggerito: http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/1A050-00161/

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Garlasco, testo di Simone Tabarini su https://www.vivivigevano.com/il-castello-di-garlasco/,

Foto: la prima è di Alessandro Vecchi su https://it.m.wikipedia.org/wiki/File:Garlasco_castello.jpg, la seconda è presa da https://www.francigenaitalia.com/comuni/garlasco/

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