giovedì 17 novembre 2022

Il castello di giovedì 17 novembre



ALA (TN) - Castel Sajori

E' un castello medievale ormai in rovina che si trova ad un'altezza di 669 m s.l.m. su un dosso roccioso sopra la frazione di Chizzola. Il suo nome deriva probabilmente da una contrazione del termine "San Giorgio" a cui era dedicata la cappella del castello. Il castello costituiva insieme al sottostante castel Chizzola (https://castelliere.blogspot.com/2016/06/il-castello-di-mercoledi-8-giugno.html) e al castello di Serravalle, una linea fortificata che sbarrava la valle dell'Adige. Fu costruito nel XII secolo dai Castelbarco (le prime fonti documentarie relative al castello risalgono al 1218) e circa un secolo dopo il castello risultava in comproprietà con la linea castrobarcense dei Rovione. Nel 1387, con l´estinzione di questo ramo della famiglia, le relative proprietà passarono parte in concessione al ramo castrobarcense di Avio e parte ai Castelbarco di Albano e di Gresta. Con la morte di Francesco, unico erede di Azzone, secondo la volontà testamentaria di quest´ultimo, il patrimonio, compreso il castello, venne lasciato alla Repubblica di Venezia. Nel 1440 il castello venne acquistato dalla famiglia dei Betta dal Toldo di Rovereto dopo che la Serenissima aveva alienato quasi tutti i diritti privati feudali delle ex signorie castrobarcensi in Vallagarina. Rimasto giuridicamente patrimonio inalienabile della Chiesa il castello fu rivendicato senza successo dal principe-vescovo Giorgio Hack. Le fonti non recano informazioni riguardo agli ultimi decenni del XV secolo, periodo nel quale il castello svolse forse la funzione di osservatorio del campo veneziano di Serravalle-Chizzola. Nel 1509 le posizioni venete vennero sgomberate a causa dell´offensiva delle truppe di Massimiliano I d'Asburgo, che occupò i castelli lagarini. Il Castello di San Giorgio in quel periodo risultava da tempo abbandonato, poiché anche il sistema viario che controllava aveva perso la sua importanza. Al tempo della guerra di successione per il trono di Spagna pare che il castello fosse minato dalle truppe francesi. Il castello fu dunque distrutto e mai più ricostruito. Il maniero si ergeva sull´estremo crinale delle terrazze rocciose che delimitano la conca di Brentonico; i suoi ruderi, tra cui tra cui i resti delle fondamenta del mastio e tratti delle mura disposti intorno alla sommità della vetta, indicano come la costruzione si adattasse rigorosamente alla morfologia della roccia. La vista sulla vallata sottostante ne faceva indubbiamente un punto privilegiato per il controllo capillare del territorio e del suo sistema fortificato. L´intera area su cui sorgeva il castello è stata soggetta a fortificazioni durante il primo conflitto mondiale, perciò le evidenze medievali si intrecciano a quelle belliche. La fortificazione presenta una pianta vagamente ellittica delimitata da una robusta cinta di mura; l´articolazione interna, piuttosto semplice, comprendeva il mastio (probabilmente quadrangolare) e altri tre ambienti di cui non è stato possibile individuare con certezza la funzione. Oggi è liberamente visitabile e raggiungibile con un sentiero dalla sottostante frazione di Chizzola. Altri link suggeriti: https://lovetrentino.it/castel-sajori/, https://www.youtube.com/watch?v=NuHcdnmN9KM (video di Matteo Crivellaro), https://www.youtube.com/watch?v=-jb38YtSnyA (video con drone di Emilio Fontanari)

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Castel_Sajori, http://www.castellideltrentino.it/Siti/Castel-Saiori-Castel-San-Giorgio,

Foto: la prima è presa da https://lovetrentino.it/castel-sajori/, la seconda è presa da https://www.ladigetto.it/Arte+e+Cultura/teatro/79453-%C2%ABla-siora-verda%C2%BB-domenica-9-settembre-a-castel-sajori.html

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