lunedì 7 novembre 2022

Il castello di lunedì 7 novembre

 


SAN MARCO D'ALUNZIO (ME) - Castello normanno

I Normanni, sconfitti gli arabi, ne fecero il loro centro di governo e la chiamarono San Marco in onore dell'evangelista e in ricordo della prima città conquistata in Calabria. Dall'XI secolo fu dominio di Roberto il Guiscardo degli Altavilla, che la scelse come punto di partenza e come presidio militare per la conquista della Sicilia. In questo periodo fu edificato il monastero delle monache benedettine con l'annessa chiesa del Santissimo Salvatore. Nel 1061 Roberto il Guiscardo vi fondava il primo castello normanno della Sicilia dedicandolo a San Marco cancellando così la memoria di Demenna, nel tentativo di sradicare il ricordo dell'epoca araba. Dal 1090 al 1112, essendo il castello ben difeso e fortificato, divenne la residenza degli Altavilla (in modo particolare di Adelasia, terza moglie del re Ruggero, nonchè madre e reggente di Ruggero II), ma anche un luogo sicuro tanto che in seguito, vi si rinchiusero i cospiratori più importanti della congiura contro il cancelliere Stefano de Pérche. Numerose pergamene documentano ancora oggi la presenza degli Altavilla nel castello di San Marco. Nel 1150 il geografo ibn Idris la descrive come: "località prospera, con una fiorente produzione di seta e con un arsenale sulla costa per la costruzione di navigli con i legni tratti dai ricchi boschi dell'entroterra.". Le origini di San Marco d'Alunzio descritte da Tommaso Fazello e Filippo Cluverio sono ulteriormente integrate dall'abate Francesco Sacco che descrive sinteticamente i passaggi di proprietà dei possedimenti.La cittadina da Federico III di Sicilia venne concessa a Sancio d'Aragona suo figlio naturale.
 - Da Sanciolo la proprietà della "Contea di San Marco" passò a Federico d'Aragona suo figlio, confermata dal nonno il sovrano Federico III di Sicilia.
- Federico d'Aragona sposò Giovanna d'Auria, generò Sanciolo d'Aragona e Vinciguerra d'Aragona, i possedimenti furono conferiti a Sanciolo d'Aragona.
- Sanciolo d'Aragona sposò Lucia Palizzi, generò Mattiolo d'Aragona erede delle terre.
- Mattiolo d'Aragona morì senza discendenti, la proprietà fu conferita in linea ereditaria allo zio Vinciguerra d'Aragona.
- A Vinciguerra d'Aragona subentrò il figlio Federico d'Aragona il Fellone che ne venne privato il 2 settembre 1398, reo di fellonia. I possedimenti furono assegnati a Abbo Filangieri Alcaide di Cefalù, Maestro Razionale del Regno per volontà di re Martino I di Sicilia che ne decretò lo scambio con la baronia di Isnello.
Abbo Filangieri e la sua famiglia governarono la città sino alla fine del feudalesimo in Sicilia. Sotto il controllo della famiglia Filingieri, San Marco divenne un centro economicamente e culturalmente ben sviluppato e fu arricchito di molte chiese. I ruderi del castello di San Marco d'Alunzio sorgono nella parte più alta dell’abitato omonimo. Eretto sulla cima del monte Rotondo in una posizione strategica tale da permettere il controllo della costa tirrenica da Cefalù a Capo d’Orlando e fino alle isole Eolie, esso divenne ben presto un avamposto militare di primaria importanza. Il recente restauro delle mura di questo castello, nonché il recupero della piazza e dei vicoli adiacenti, ne hanno fatto il fiore all’occhiello del paesino rendendola meta obbligata per turisti e giovani sposi. Altri link suggeriti:https://www.youtube.com/watch?v=2TD_X8ukNpE (video di Bella Sicilia), https://m.facebook.com/VieniinSicilia.Trinacria/videos/in-sicilia-ti-aspetta-questo-luogo-san-marco-dalunzio-me-i-ruderi-del-castello/501016301069907/ (video), https://www.youtube.com/watch?v=VSPrBpGtgEE&t=164s (video di Vincenzo Ceraso)

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/San_Marco_d%27Alunzio, https://www.icastelli.it/it/sicilia/messina/san-marco-dalunzio/castello-di-san-marco-dalunzio, https://www.ttattago.com/cosa-vedere/san-marco-d-alunzio/points/ruderi-del-castello-normanno,

Foto: la prima è presa da https://www.viaggiamo.it/castello-normanno-san-marco-dalunzio/, la seconda è di emanuelea su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2012/49160/view

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